Spesso nelle mie notti insonni domande inquietanti si insinuano e si annidano nella mia mente arrugginita e ossidata: penso che necessariamente le azioni umane debbano essere guidate da uno scopo, e più questo fine profuma d'eternità più l'umano troverà energia motivante il proprio agire...
La mia domanda è: esiste un dopo??? E che "forme" immaginate che abbia quaesto dopo??? Credete in una giustizia e meritocrazia ultraterrena oppure il perdono del Sovrumano concederà a tutti di vivere sul Suo piano illuminato??? Nella vostra vita terrena percepite contatti con ciò che terreno non è?? E come li sentite?? Sareste capaci di descriverli??
Io personalmente vivo un rapporto di confusione amorosa con la mia religione e religiosità, ma ciò non mi impedisce di sentire e vivere le energie intangibili del cosmo, di sentire gli universi infiniti come permeati da un'anima in cui l'uomo è allo stesso tempo puntino infinitesimale e possessore totale...
Per questo mi incuriosisce, ma non riesco a capacitarmi di chi riesce a vivere energicamente pur avendo una concezione atea dell'esistenza... voi da dove traete la forza, la resistenza, la caparbietà e l'energia delle vostre azioni???

mamma mia Inos... stavolta non ci sei andato giù troppo leggero...
però mi piace sapere di non essere la sola a farsi queste domande...
provo a spiegare...
la morte di due persone a me molto care nel giro di due anni hanno dato il via ad una serie infinita di domande sulla morte e sulla vita dopo la morte...
come si dice: nessuno è mai tornato dall'altro regno per raccontarci cosa c'è... come si vive...cosa si vede...cosa si sente...
una risposta non ce l'ho alle tue domande perchè sono anche le mie...
però una cosa sì... mi è stata fatta leggere da qualcuno qualche tempo fa...:

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto.Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!

Sant’Agostino


non so se possa servire a darti qualche risposta....

Aiuto!!!Inos,diciamo che do un'occhiata al vocabolario e poi ti dico,perchè non ho capito la metà delle parole che hai scritto...bo non so dire se esista un dopo,non so ancora neppure se ci credo...ma forse è questo che mi spinge ad andare avanti,a vivere ogni istante per quello che è,a non rimandare le cose:il fatto che potrebbe finire tutto in un secondo e che non so,non sono sicura che ci sarà un dopo in cui potrò dire,fare ciò che non ho detto e fatto mentre avrei dovuto,lungo il corso della mia vita...

risposte e certezze forse non ce ne saranno,ma ciò che hai letto e scritto può sicuramente dare serenità e attenuare il dolore nei momenti difficili.............

afterlife....Inos...non so se qlc1 potrà rispondere ad alcune di queste tue domande...cosa c'è dopo?!..boh..ma c'è davvero qlc?!..io sono dell'idea ke quando morirò non troverò una strada ke porterà ad un cancello dorato dove un uomo dalla lunga barba bianca controllerà, leggendo un librone gigante, se io sono "invitata" o meno ad entrare...xò non so nemmeno dirti come mi aspetto il dopo....secondo me sarà come un lungo sonno....durante il quale xò non ci saranno nè sogni nè incubi....durante il quale le cose intorno a noi continuano a muoversi...come quando ti addormenti durante un film e quando ti risvegli passano le liste del cast e dei collaboratori ke hanno partecipato alla produzione....posso dirti anke, xò, ke una persona ke io amo e stimo molto, più volte ad un passo dalla morte, mi ha detto di aver visto LA Luce...non una luce qualsiasi...quella luce...tutta questione di fede...io credo...ma ki lo sa...

che topic difficile.... cavolo questo è veramente un mattone...
cosa c'è dopo la vita??? o meglio anora, c'è un dopo alla vita?
nessuno può dirlo, nessuno con certezza, almeno. Ci sono tante persone che dicono di avere visto luci, sentito voci, visto angeli... c'è da credere??La vita è così strana, succedono cose che ti stravolgono, che ti cambiano totalmente, giovani vite spezzate, altre volte invece qualcuno sul punto di morire torna a sorridere con te... cosa è stato a salvarlo??? solo la cosiddetta "tecnologia" farmaceutica?? ne siamo davvero convinti?
c'è qualcuno che da lassù ci sorveglia e guida i nostri passi??
secondo me sì, punto e basta... io ci credo, anche se tante, troppe volte, mi vengono dubbi inceretezze e paure... non credo neanche io all'omino con la barba davanti al cancello che guarda sulla lista, ma credo ci sia qualcosa, qualcuno... di cui potersi fidare... anche se a volte è difficile......................

Per me esiste qualcosa dopo la vita terrena, senza se e senza ma. Esiste.
Come non lo so. Non mi immagino ne cancelli e tantomeno una lista dei buoni ed una dei cattivi. L'unica cosa che so è che quel dopo è per sempre e ogni volta che ci penso mi vengono i brividi... per sempre c***o!!!! Credo che questa vita non sia altro che una sorta di prova di ingresso brevissima per vedere se siamo degni di vivere in un mondo migliore di questo.
Per quanto mi riguarda l'affare più spinoso sta nel credere ciecamente in questo mondo dopo la morte e non darmi da fare sempre per vivere la mia vita terrena al fine di arrivare al momento fatidico in condizioni di poter guardarmi indietro e dire: "bene, ho fatto del mio meglio, posso essere soddisfatto".
Purtroppo vivo la religione a modo mio e non posso non ammettere che è una questione di comodo, ma di fondo tendo a scindere la religione (intesa come spiritualità) dalla chiesa e i suoi rappresentanti.
Credo comunque che sia una questione di fede: o ci si crede, e si coltiva tale convinzione, oppure è difficile costruire un rapporto con un qualcuno che sta al di sopra di noi.

Questo è stato proprio l'argomento di oggi a catechismo...abbiamo constatato che la cosa che ci spaventa di più è questo concetto strano,indefinibile,inconcepibile per la mente umana...l'infinito,quel "per sempre"che non riusciamo a concepire senza fine...allora ci sono davvero concetti troppo elevati per la mente umana?

infinito...una parola che a me un pò spaventa...sapere che dopo lo spazio non c'è niente...o forse non finisce mai... e così dopo la morte... bo... vivremo infinitamente dice qualcuno...ma a me questo un pò mi fa paura...e poi chi sa: rincontreremo chi ci ha già lasciati???bè, questa è la speranza più grande.
Quando penso a cosa sarà di me dopo questa vita...un pò mi spavento: forse saremo davvero tutti assieme o forse no... e poi per sempre... e chi sa se davvero il mondo finirà...e che ne sarà di noi???dove saremo???cosa faremo???che confusione...

Vedi...forse ci sono delle cose che la nostra mente non può raggiungere con il pensiero...anche questo mi spaventa

Faccio solo un paragone, un esempio...

Un bimbo passa nove mesi nella pancia della sua mamma... no?... rumori ovattati e indefiniti che arrivano dall'esterno.. carezze e segni d'amore che ogni tanto sentiamo quando la nostra mamma ci accarezza, anche se non sappiamo ancora che sia la nostra mamma (e neanche bene cosa vuol dire 'mamma')... nove mesi di sonno, tranquillità, pace e relativa felicità...

Poi, ad un certo punto, non di certo perchè lo decidiamo noi... ci tocca uscire da lì. e si nasce. E come dice il Liga, 'nessuno che ti chiede se volevi uscir di là... Infatti si piange, cacchio ci stavo così bene... ti tagliano il cordone ombelicale, ti tocca mangiare, non hai più ciò che avevi prima...
Morire è la stessa cosa. è un lasciare tutto ciò che avevamo prima, e si piangerà e non si vorrà... ma adesso pensiamo un attimo. Chi di noi vorrebbe tornare indietro, sapendo come può essere fantastico questo mondo? Chi vorrebbe avere il cordone che ci tiene legato alla mamma, tanto rimpianto quando siamo nati? Adesso sappiamo che è molto meglio qui dove siamo ora.

La stessa parola 'morire' è inesatta. Non si muore mai. Non potete dire che un bambino quando nasce muore. Quando si nasce si 'rinasce', si continua a vivere! Si passa solo in un altro 'status', non per forza particolarmente diverso da quello dove siamo adesso... di certo con alcune differenze, lasciando certe cose... cosa che adesso ci spaventa perchè non sappiamo quanto sarà bello di là. Senza morire, ma solo lasciando il cordone ombelicale che ci tiene legati alla nostra condizione di uomini.

Insomma... credo che l'uomo, da quando è creato, proceda verso una sempre migliore conoscenza di se stesso e della realtà. Lo stadio finale e più completo è quello a cui 'approderemo' dopo 'questa vita', che non finisce, ma semplicemente si evolve.

Perchè nessuno è mai tornato dopo ""morto""? Perchè di là si sta molto meglio!!!

(E questo non è un invito al suicidio... perchè se un bimbo nasce prima del tempo, sono guai seri...)

Però come è difficile!certo,pensandola così la cosa mi spaventa di meno,però resta quell'interogativo...io voglio capire quel concetto di infinito,mi sono resa conto che non mi basta pensare che la mia mente non lo può comprendere,non ho voglia di arrendermi a quel"non possiamo capire"...e poi,metti caso che non si può tornare indietro perchè continua il "processo di evoluzione"della vita nell'aldilà?quanti interrogativi!