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ARGOMENTO: AFTERLIFE

AFTERLIFE 08/05/2007 13:34 #14764

  • Pho
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quante nuove idee...ma penso che alla fine,sì sia anche questione di credere in Dio...se un crede in lui,ha fede,allora i dubbi svaniscono...uno si sente felice al solo pensiero di trovarlo,di vederlo...il problema,però,è che la fede non la si trova al supermercato!è moolto più facile a dirsi che a farsi...
...se stai guardando il cielo è perchè credi ancora in qualcosa...
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AFTERLIFE 08/05/2007 14:51 #14779

  • Gigio
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Sono d’accordo ragazzi,non è “mai”così facile,né affrontare l’idea della morte,né avere la fede necessaria per avere fiducia in quello che ci sarà dopo,il raziocinio e la logica dei quali parla anche Daria,possono aiutare ad accettare la morte del corpo,su questa non esistono ovviamente dubbi,tutto il resto credo abbia ben poco di razionale,l’insieme di sentimenti,di emozioni,di sensazioni,di fiducia più o meno sofferta in ciò che è stato e che è il credo di molte persone a noi care e di milioni di persone che ci hanno preceduto nella storia umana si identifica e si racchiude in una parola,”fede”.
Vorrei dire che le cose veramente importanti,per essere accettate e metabolizzate, hanno bisogno di tempo,di pazienza e di disponibilità all’ascolto soprattutto di se stessi,il nostro cuore e la nostra anima ci parlano spesso,anche attraverso gli altri,ma non sempre siamo disponibili ad ascoltare.
Quando avevo qualche anno in meno,mi era molto difficile anche solo pensare all’eventualità della morte,quando si è pieni di energia e di progetti per il futuro,non si riesce a pensare alla possibilità che tutto un giorno possa finire,ma soprattutto si pensa che nella peggiore delle ipotesi questo momento sarà molto lontano.E invece la storia quotidiana ci insegna che non ci sono regole ne certezze sul momento della morte,potrebbe succedere in ogni istante.Io cerco di vivere un “detto”popolare che dice così: si dovrebbe vivere come se si dovesse campare ancora cento anni,ma anche come se fosse l’ultimo giorno.
Le esperienze della vita poi,come la perdita dei propri cari,di amici,di persone con le quali hai condiviso molte cose,con le quali hai instaurato rapporti che molte volte si percepiscono nella loro reale dimensione soltanto”dopo”,e tutto questo molte volte accade in modo tragico,traumatico,che lascia dei segni indelebili dentro di noi,ma anche la quotidianità fatta di gioie di sofferenze di impegno di apprensione di certezze di dubbi di fatica a comprendere e accettare molte cose,a cercare di instaurare e coltivare dei rapporti con i figli,o con i genitori,con i fratelli,a dimenticare le delusioni,le amarezze e i disagi che la vita di ognuno in modi e tempi diversi porta con sé,a godere di quei momenti felici e spensierati che riteniamo normali o addirittura dovuti a ognuno di noi, aiutano nel tempo a guardare alla realtà più serenamente e ad accettarla come una cosa non solo possibile ma come una certezza assoluta,alla quale non possiamo sottrarci e alla quale in qualche modo dobbiamo prepararci.
Tempo fa sdraiato su un prato, d’estate in montagna, preso da questi pensieri mi assaliva un senso di panico di paura di disorientamento totale,oggi nella stessa situazione cerco soltanto di immaginare di percepire di dare una dimensione possibile a tutto questo,il panico ha lasciato il posto a un lieve disagio,il disorientamento si è trasformato in un percorso,in una strada che mi sembra di vedere non così lontana e impraticabile,che mi permetterà,spero,di ritrovare chi mi ha preceduto,soprattutto le persone care con le quali un giorno si è interrotto un rapporto che vorrei tanto, non so esattamente come ma ci credo fermamente,potrà riprendere,ho molte cose ancora delle quali parlare con loro,ho molte cose da dire e sicuramente da ascoltare e forse molte cose da farmi perdonare………………
Se tutto questo si chiama fede,io credo……………..
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AFTERLIFE 10/05/2007 13:57 #14989

  • Giuly
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  • Giulia Sosio
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Prima di venire al lavoro ho fatto una visita al cimitero ... lì il ricordo delle persone care e la convinzione che siano da "un'altra parte" ma che il loro spirito sia ancora vivo mi ha fatto stare bene ... ho più "paura" di perdere qualcuno che "paura" di "partire" io con la mia "valigia" ...

già... pensare che c'è Qualcuno, qualcuno di + grande di noi, ma anche tutte le persone che se ne sono andate, che da lassù ci guardano, ci guidano.... ci aiutano... dà sicurezza, certo.... ma basta un niente per far cadere questa sicurezza....
una tragedia, un momento di buio, ci fanno pensare subito, e ci fanno venire un sacco di dubbi.... perchè è successo???? dov'è quel Qualcuno che ci protegge, se poi fa spezzare ad esempio una giovane vita addosso a un muro???? dov'era quel Qualcuno???? sembra così ingiusto....
ma d'altronde sarebbe anche sbagliato se tutto andasse come vorremmo e come chiederemmo noi.....
è tutti così maledettamente confuso..........
...e ricorda che i dilettanti hanno costruito l'Arca, i professionisti il Titanic!
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AFTERLIFE 10/05/2007 16:16 #15019

  • frizz
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  • Mery Trabucchi
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nessuno penso vuole che vada come vuole lui...
in quei momenti di buio io mi chiedo anche se c'è quel qualcuno e perchè lo fa...perchè????come ci tiene a noi allora???se ci tiene...
...ridere e lottare...xsempre nel cuore...
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