certo,ricette pronte non ce ne sono,ma almeno una piccola parte di ciò che c'è aldilà io la vorrei capire...mi piacerebbe avere anche io qualche certezza in più,ma andando avanti la troverò...vero?

Dicono che c'è un tempo per ogni cosa...

speriamo....

Prima di venire al lavoro ho fatto una visita al cimitero ... lì il ricordo delle persone care e la convinzione che siano da "un'altra parte" ma che il loro spirito sia ancora vivo mi ha fatto stare bene ... ho più "paura" di perdere qualcuno che "paura" di "partire" io con la mia "valigia" ... le parole PER SEMPRE non mi fanno paura perchè credo che saremo "davanti a Dio per sempre" e se mi guardo intorno , di fronte alla natura, al sorriso di un bambino o alle emozioni che proviamo penso che Dio non sarà poi così "male" ... il tempo poi credo che sarà una dimensione diversa da quella che conosciamo qui ... (per fortuna dei ritardatari) ... Quando mia nonna dice che è ora che Quello lassù prenda su anche lei mi fa pensare che davvero vorrei arrivare alla sua età ed essere così sereno al pensiero della morte ... e mi viene anche da pensare che è una fortuna non essere immortali ... come non avere soldi illimitati o avere dei limiti .... i limiti ci fanno stare con le gambe per terra ... non a caso forse ... Terra ... di là magari i limiti ci sembreranno inutili di fronte all'Infinito ......

Secondo me porsi delle domande è piu che naturale. Come diceva qualcuno, non esistono certezze, non c'è nessuno che è tornato indietro trionfante dicendo che ci attende una vita ancora migliore di questa. Per cui le domande sono normali, secondo me sarebbe peggio se uno non si ponesse nemmeno il problema.

Il credere in qualcosa dopo la morte deve essere secondo me uno stimolo, una motivazione per vivere meglio ogni giorno. Deve essere un valore aggiunto che valorizza la nostra quotidianeità, la rende motivante e stimolante.

Io ho qualche anno in più di voi e vi posso garantire che di risposte non ne ho mai avute! Per cui non aspettatevi che da un giorno all'altro vi arrivi una folgorazione e da li in avanti tutto cambierà.. Però credere che ciò che facciamo abbia un senso rende ogni singolo gesto molto più importante.

Come ho detto anche precedentemente poi il problema diventa anche quello di ricordarsi in ogni momento che viviamo con questo scopo, ma su questo non sono certo la persona più adatta a dare consigli anzi! se qualcuno ne ha sono ben accetti!

Fino a quando non ne abbiamo parlato qui e a catechismo di dubbi non ne avevo molti...adesso che leggo ciò che scrivete voi,adesso che sento anche delle provocazioni...bè,i dubbi crescono,si moltiplicano,si espandono e non trovano risposte,bensì nuove domande...forse con il tempo arriveranno anche le risposte!

davvero.....diventano grandi...però è anche bello...sai che palle sensa dubbi e domande?!
però fa davvero paura pensare a quel sempre...da lì in avanti...

Per sempre felice... per sempre avere ed essere quello che il tuo cuore desidera... perchè dovrebbe spaventare?

A me riempie di gioia!

Vedo qui un argomento veramente tosto da argomentare e trattare anche per un Sajot........
Sebbene di tempo, in questo periodo, ne abbia veramente poco provo a dire due cose ankio:

Ho sempre creduto nell'esistenza di Qualcuno che dall'alto vigila costantemente sul nostro operato terreno e ciò mi rassicura anche perchè alla fine chi farà il furbo, il ledro e l'assassino troverà pane per il suoi denti (e speriamo per lui che siano ancora in discrete condizioni).....

Ma Lui esiste perchè soprattutto Qualcun altro, con il suo sacrificio terreno, ce l'ha ribadito una volta per tutte circa 2000 anni fa non lontano dalla valle del Giordano....

Eppoi cacchio tutto non può finire con l'ultimo respiro: diamine!!!!!

Capisco però anchi chi dubiti sull'esistenza di un Qualcosa di soprannaturale e per ciò si dichiara ATEO.
Qualche anno fa non capivo la loro posizione ma ora almeno la tollero e soprattutto la rispetto......
Qui non si scappa: o si crede o non si crede in Dio e nell'esistenza ultraterrena!!!!
E la cosa più importante è che dalle due posizioni opposte derivano 2 comportamenti terreni che necessariamente sono caratterizzati da azioni, pensieri anche completamente antitetici......
Credo che possiamo soprattutto ritenerci dei buoni Cristiani se ci impegniamo a fondo per vivere la nostra vita il più possibile con gli ideali e gli insegnamenti di amore e fratellanza che possiamo ascoltare nel Vangelo domenicale......

Per quanto riguarda la morte penso che, se ci siamo comportati discretamente bene finora, in qualunque momento, sopravvenga (speriamo il più tardi possibile) non dobbiamo temerla più di tanto......perchè la nostra coscienza parlerà per noi e ci farà di nuovo ricongiungere alle persone care che ci hanno preceduto in quello spazio metafisico che definiamo Aldilà.......
Faccio mio infine, a rafforzare il pensiero di prima, un piccolo insegnamento della dottrina epicurea che diceva che: "della morte non dobbiamo avere paura perchè quando esistiamo noi non esiste lei e qualco subentra lei non ci saremo più noi" chiaramente ragionando solo in termini fisici-tangibili di persona umana perchè loro negavano pure l'esistenza di una vita spirituale ultraterrena........

sono d'accordo su quello che hai scritto... su il pezzo qui sopra,però non così tanto...
io quando penso alla morte penso alla mia nonna che è stata quaranta giorni in ospedale prima di andarsene... e in quei quaranta giorni non ha mai mollato un attimo un piccolo crocifisso che stringeva stretto stretto nelle sue mani...
io credo che la sua forza venisse tutta dalla sua fede...
e io mi chiedo se di fronte alla morte si possa non avere paura... per quanto mi riguarda è una delle paure più grandi... la paura dell'ignoto... la mancanza di certezze...
c'è solo da fidarsi... e non è sempre facile...

Ma l'atto dello stringere il crocifisso non era forse che si sentiva davvero pronta a fare il grande incontro con il Padre Eterno?????
Per me è andata così!!!
E quindi non era la paura della morte che la spingeva ad impugnare il crocifisso ma viceversa, penso, l'emozione del grande momento imminente, che la fede le infondeva...........

Tutti penso abbiano paura viveversa di morire soffrendo.......fisicamente e non solo.........
Un poco invidio che è dipartito da noi, nei millenni che ci hanno preceduto, morendo nel sonno.....dopo essersi coricati tranquillamente la sera precedente.........

forse non mi sono spiegata... anche io penso che il gesto di mia nonna consistesse nel pieno affidamento a Dio...
e proprio questo mi fa pensare... mi chiedo come può fare una persona a non avere il minimo timore per quello che succederà...
e la mia paura non si limita solo al soffrire o meno... ma in generale a quello che non conosco...
io sono una persona molto razionale... quello che va al di la della logica, della ragione non sempre riesco a capirlo e ad accettarlo... il segreto sta nel fidarsi... nell'avere fede... ma non sempre è così facile....