Qui il discorso è così vasto e aperto che non saprei da dove cominciare, come concludere e cosa metterci in mezzo (sento delle voci maligne che implorano “Allora stattene zitto, Inos!!!”, via, via vociacce!!!).
Coppie e matrimoni che si spezzano… per me il problema nasce da molto lontano, dall’educazione sentimentale… Anche da parte di molti utenti di questo forum ho ricevuto spesso questo genere di “critica”: “Inos, non è difficile capire perché sei single!” e a quella critica ho sempre risposto prontamente che la tragedia non è essere single, bensì il non essere soddisfatti, non sentirsi minimamente “pieni”, e questo a volte succede più agli accoppiati che non ai single come il sottoscritto, il calabrone, ste, tanto per fare un po’ di nomi (e anche un po’ di pubblicità… venghino signore venghino!!!).
Mi pare che a volte ragazzi e soprattutto ragazze abbiano bisogno di dire “Ho un moroso…” ancor prima di dire “Sono innamorato!” e questo per me è triste! Credo che bisognerebbe, se possibile, essere in grado, e questo non è facile, soprattutto per gli adolescenti, distinguere il desiderio e il piacere di compagnia dell’altro sesso rispetto all’amore, che è un’altra cosa… Che cosa? E’ indefinibile! Anzi, ne ho una esemplificazione onomatopeica: per me l’amore è “strapatramzaczacyapataaaaa”, traducibile nel linguaggio degli umani con il termine di energia estroflessa, liberatoria, e allo stesso tempo intima, corposa, violenta, ma delicata…
Secondo il mio parere la questione non è tanto il fatto che ci si lasci al primo problema, è che in nome della coppia, cioè del fatto di avere una compagnia sicura, il problema viene evitato al suo nascere, ne viene procrastinato il trattamento… e così il problema ingrassa, e quando è così ingombrante da non poter più essere evitato allora si comincia a parlarne… ma di fronte ad una problematica “obesa” non c’è più dieta che tenga, bisogna tentare solo con l’intervento chirurgico, che come ben si sa comporta rischi mortali…
A questo punto vorrei dire però un’altra cosa, che alcuni sanno già (ne ho parlato per esempio con cinzi): a me impressionano molto meno gli amori che si spezzano rispetto agli amori “prematuri” che nascono in adolescenza e durano tutta la vita: qualcuno mi deve spiegare come è possibile che molte persone che stanno assieme a 14-15 anni, abbiano il cuulo (anche se io direi l’ostinazione) di pensare ed autoconvincersi che quella deve essere la storia della propria vita, senza dare un’occhiata alle persone intorno (ed è chiaro che quando dico occhiata intendo cercare di stringere rapporti sufficientemente stretti, mirati alla scoperta, che vadano oltre il “ciao”). Le persone sulla terra sono così tante che non capisco perché non darsi tempo di Conoscerne (la c maiuscola è messa lì volutamente) il più possibile.
E adesso qui si aprirebbe una nuova scatola nera, cioè cosa voglia dire conoscere una persona: mi limito a dire una cosa che a qualcuno farà sorridere, e ho paura che qualcun altro si inorridirà o indignerà… per avere conoscenza di un altro bisogna “sperimentarlo”, cioè “sentirlo” più ancora che ascoltarlo, utilizzare il cosiddetto sesto senso, cioè la facoltà di utilizzare le nostre interiora come radar emozionale e percepire la presenza, l’umore il respiro del nostro lui e della nostra lei… e, sì, certo, non si può prescindere dall’atto sessuale, perché è inutile cercare di considerare gli esseri umani come pure anime, c’è anche un corpo, e dirò di più, non so dove cominci l’uno e finisca l’altro, per me se prendiamo una parte del corpo qualsiasi e cerchiamo di dividerla il più possibile, alla fine non rimangono particelle atomiche, ma essenza, anima…
E non si dica che Inos inneggia al sesso libero, perché allora non avreste capito quello che vorrei comunicare: quello che noto io nella realtà quotidiana è che l’Amore sembra essere divenuta una questione di ideologia, più che di idealità… cioè, ci sono quelli/e che si credono super-in gamba perché hanno sperimentato tutte le forme del sesso (sesso, non amore), e quindi credono di essere pronti per fare scelte importanti (ma siccome si sono comportati al livello degli animali inferiori a mio parere possono solamente fare scelte da animali!); e dall’altra parte ci sono quelli che si ritengono più puri di cuore degli altri perché hanno vissuto il loro amore in modo platonico, credendo che privare il corpo di piaceri sia una virtù (e per me non lo è, perché rifuggire le emozioni e le sensazioni carnali è peccato molto più grave che cercarle, sempre tenendo conto che corpo, mente e cuore non sono disconnessi, ma legati da vie a doppio senso di marcia…).
Quindi, mi sento di dire questo: far l’amore a 15 anni secondo me è presto, perché l’animo non può avere ancora la benchè minima idea di che faccia abbia l’Amore… arrivare ad un matrimonio da puri e casti secondo me è un pericolo enorme e possibile causa di molti divorzi, perché se si va d’accordo su un piano puramente cognitivo-razionale ciò non è sufficiente se non si trae godimento dall’espressione fisica (e perciò del tutto umana, da esseri mortali) del sentimento più bello e generativo della storia dell’Universo…
Ho scritto troppo, ma avrei voluto scrivere almeno il doppio… Mi scuso della prolissità!!!