L’autopsia: immobilizzati e picchiati con una spranga
I coniugi Pellicciardi seviziati e uccisi (Ansa)
GORGO AL MONTICANO (Treviso) — Si cerca una banda. Non un singolo pazzo sanguinario. Ma almeno tre, quasi certamente quattro persone, se non di più. Criminali organizzati o, quantomeno, preparati e pronti al peggio. Non solo feroci. Di più. Hanno «lavorato» indossando guanti da cucina, hanno immobilizzato le loro vittime tenendoli per i polsi e per le caviglie, si sono presentati all’assalto con una spranga di ferro e con tutta probabilità spevano che Lucia e Guido Pellicciardi di solito non chiudevano a chiave la porta di casa. Il solo dettaglio non calcolato, l’unico che a loro interessava, era la possibilità che le due povere vittime non avessero le chiavi della villa da svaligiare. E i Pellicciardi quelle chiavi sembra non le avessero davvero, perché erano i giardinieri più che i custodi di Villa Durante, anche se la loro presenza nella dependance rappresentava comunque, almeno in teoria, un deterrente per i malintenzionati. E invece la banda non si è minimamente preoccupata di quella coppia «senza storia», come l’ha definita ieri il procuratore di Treviso Antonio Fojadelli per spiegare che nel passato dei due si può scavare in profondità senza trovare una sola macchia, né un torto, né un minuscolo motivo che porti a un eventuale nemico. In sostanza si continua a «non escludere nessuna ipotesi », come ha spiegato una volta di più il pubblico ministero Valeria Sanzari.
Ma la pista privilegiata, quella ritenuta più plausibile, è l’assalto in villa finito nel sangue. «L’efferatezza usata ricorda molto le operazioni di pulizia etnica nei Balcani» si spinge a dire un investigatore. Una crudeltà rivelata anche dall’esito dell’autopsia. Il medico legale Massimo Montisci ha individuato l’arma del delitto (mai trovata) in un oggetto metallico pesante (tipo spranga) di circa tre centimetri di diametro, che sulla parte finale era modellata a forma di «c» e alle estremità della «c» c’erano delle alette molto corte. Qualcosa di compatibile con un piede di porco, arma usata anche dai rapinatori che a Ferragosto avevano assaltato una villetta della zona (a Spresiano) picchiando e rapinando marito, moglie, figlia disabile e badante. I Pellicciardi, sorpresi nel sonno, sono stati immobilizzati (da mani, non da corde) e torturati per una mezz’ora con pugni e piccoli tagli profondi due-tre centimetri prima di essere uccisi. Lei, seviziata con atrocità anche nelle parti intime, è morta un quarto d’ora prima di lui con una sprangata alla fronte. Lui è stato ucciso con una torsione del collo. Nella camera del massacro gli assassini pare non abbiano lasciato tracce utili alle indagini: del loro passaggio finora sono state trovate soltanto impronte di guanti da cucina.Maè anche vero che i rilievi scientifici dei carabinieri del Racis sono appena cominciati. Come le perquisizioni nel Trevigiano, come i pattugliamenti (in aumento perché da Roma stanno arrivando una sessantina di uomini in più fra polizia e carabinieri). «Li prenderemo. Dobbiamo prenderli» dicono in procura. Nessuno osa aggiungere l’altra frase che viene in mente, «prima che succeda un’altra volta».
Provate a leggere questa cosa di prima mattina,basta e avanza per rovinare la giornata,oltre a rischiare di vomitare per l'orrore.................
L'indignazione è dovuta al fatto di vivere in un paese dove,in nome di un garantismo assurdo e esasperato vige immunità e impunità.
Dove le forze di polizia litigano con i magistrati per tenere in galera i delinquenti,dove a furia di esami, riesami e gradi vari di giudizio non si riesce a crare un sistema che protegga la gente come questi due disgraziati.Per non parlare di tutti i delinquenti,Italiani e non,che scorazzano liberamente nel bel paese,commettendo ogni sorta di reati praticamente con la quasi certezza di farla franca. E se poi vengono presi in galera ci stanno pochissimo.
Non è ovviamente tanto un fatto di criminali Nazionali o stranieri,anche se questo tipo di reato,rapina nelle ville con brutali aggressioni,sembra essere specialità di rumeni e slavi in particolare. Il problema è mettere in galera questa gente,e tenercela a vita,altro che recupero sociale...................e poi
comunque la realtà dice che nella stragrande maggioranza dei casi sono clandestini che non trovano di meglio che dare sfogo ai peggiori istinti animaleschi su persone deboli e indifese,senza essere razzisti bisognerà poi fare qualcosa oltre a spalancare i confini a ogni genere di farabutti.............................
Io non ho più i genitori,ma per un attimo ho pensato "e se fossero stati mio padre e mia madre"?......................Queste cose succedono sempre agli altri,ma un giorno potrebbero toccare ad uno qualsiasi di noi..................