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ARGOMENTO: Bonus Vacca/bestia ...

Bonus Vacca/bestia ... 14/06/2007 10:39 #18178

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... Anche il Comune deve comunque fare la sua parte, in particolare impegnandosi economicamente nel sostegno delle attività di cura e manutenzione del territorio e sostenendo le attività agricole. Ci impegneremo per proporre forme di incentivi, anche ai singoli cittadini, per il sostegno e la cura dell’ambiente.

E' una risposta ancora calda data dalla lista uscita vincitrice dalle elezioni ...

Perchè non dare concretezza a questa promessa sostenendo economicamente chi sceglie di allevare o tenere bestie ? Vacche , manzet , pecore , capre , conigli , galline ecc. ? In misura chiaramente differenziata ...
E addirittura riconoscere a chi coltiva (fieno e patate) corrispondere un "premio territorio" .. so' che non sarebbe facile da gestire ma qualche cosa s'ha da fare ... i neuroni servono anche per trovare soluzioni a problemi apparentemente insormontabili ...
\\\"Il passato esiste solo nella nostra memoria, il futuro solo nei nostri progetti. Il presente è la nostra unica realtà \\\" Robert Pirsig
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Bonus Vacca/bestia ... 21/06/2007 14:38 #18736

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sei propio un vulcano in eruzione!!

complimenti per l'idea ma una domanda: vorresti dare il contributo anche a chi fa della coltivazione della terra, dell'allevamento ecc...una vera e propria attività lavorativa o solo a chi ne fa un punto di orgoglio, un atto di amore per intenderci.

perchè a mio modo di vedere il secondo gruppo se lo merita un po' di più...mentre per il primo sarebbe un guadagno ulteriore non proprio basato sulla stessa ratio.
le domande non sono mai indiscrete, le risposte a volte si
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Bonus Vacca/bestia ... 21/06/2007 15:10 #18740

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Chiedo scuas se non sono stato completo nell'esporre la mia idea ... Secondo me chi ha uno stallone (inteso non come cavallo ma come stalla "affollata" :-D ) ha già una serie di "aiuti" dalle istituzioni .. la mia proposta era rivolta a chi privatamente decide di affiancare alla sua attività principale una attività di coltivazione o allevamento "limitata" all'utilizzo proprio o quasi ... mi vengono in mente gli ultimi "coraggiosi" che hanno magari una o due mucche , qualche pecora o bestia e ogni volta che ci parlo insieme mi dicono che "i laghen lì tot" ... ai figli non interessa , al val miga la pena .. ecc.

Il contributo potrebbe essere un piccolo segnale per dire io Comune riconosco che la tua se pur piccola attività è utile al territorio di Valdidentro ...

Se ci sono delle bestie ci vuole del fieno , se ci vuole del fieno forse si continueranno a falciare i prati ..
Se i prati li falciano i privati con quell' "amore" che dici tu Calabrone , anche l'ambiente semi-impervio avrà delle attenzioni e non sarà abbandonato ..
Se i privati sono sul territorio lo tengono anche controllato ...
Se ci sono delle bestie c'è del letame che non è quello chimico che viene prodotto dagli stalloni e non ha quell'odore solito del letame .. (non c'è più il letame di una volta)
In altre realtà montane chi rifà un muretto a secco ottiene anche un contributo ... una volta erano tutti in grado di farlo , oggi si è ingropiti e non sono neppure molti che sanno usare la falce ...

Le alternative sono due : o siamo tutti spettatori di quello che piano a piano va inevitabilmente a morire o ci rimbocchiamo le maniche (cittadini e amministratori) e facciamo il possibile ognuno per le proprie possibilità e ruoli perchè ciò non avvenga o quantomeno cercando di "limitare" il fenomeno ... la soluzione non è sicuramente facile ma cribbio , PROVIAMOCI !!! Sabato mattina io ho preso in mano una falce e mi sono detto : se a seghi miga mi e scpeiti che al sies al me pa' a fer tot quan che lu al ghe sarè più gli andet chi che al li segherè ???? E ingropito come sono pian piano ho falciato gli andet del mio monte (fieno bruciato poi lunedì) ... ci sono due sassi nel muro da sistemare ? giù la gobba e sistemare perchè tra cinque anni quei due sassi diventeranno cinquanta ...

Ripeto : so che non è facile ma che mi gira è assistere allo sfacelo e non farci niente ..... aiutiamoci a trovare qualche soluzione !!!!
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Bonus Vacca/bestia ... 21/06/2007 16:02 #18746

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Condivido in toto le tue affermazioni Rems......
Approposito: (tempo permettendo) settimana prossima inizia la ' chezzagione' in quel di margnek.....
Si cercano volontari per falciare " agli irti colli ".......
Ciao ciao



...guardo negli occhi mio figlio ed il cuore si gonfia di gioia...
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Bonus Vacca/bestia ... 21/06/2007 16:50 #18762

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Attento Remans... l'ultima persona a cui il Calabrone ha detto la frase...
sei propio un vulcano in eruzione!!

era l'oggetto del suo amore...
Verdo, R.I.P.
Marcet sine adversario virtus
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Bonus Vacca/bestia ... 21/06/2007 16:57 #18766

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Ci starò attento .. :mrgreen: :mrgreen:
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Bonus Vacca/bestia ... 21/06/2007 17:44 #18772

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Purtroppo una o cinque mucche, a livello di impegno quotidiano, fan poca differenza. In ogni caso si tratta un impegno molto gravoso, difatti la cara bestiola infatti mangia tutti i giorni, sabati e domeniche comprese, non esiste Natale, Capodanno ecc. quindi ritengo difficile riuscire a convincere qualcuno a gravarsi di tale impegno. Sicuramente però si potrebbe fare qualcosa per spingere i piccoli proprietari a curare un po’ di piu’ i propri terreni incolti. Fino a non molto tempo fa’esisteva un contributo per lo sfalcio dei prati in montagna, non era molto ma sicuramente aiutava un po’… Forse non non far pagare l'ICI ai proprietari dei monti che comunque si prendono cura dei propri terreni potrebbe essere un inizio..... :soldi:

Bestia quanto sono serio!!!!!!
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Bonus Vacca/bestia ... 22/06/2007 14:50 #18878

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... quindi ritengo difficile riuscire a convincere qualcuno a gravarsi di tale impegno. .....!

Ovviamente non ho mai ipotizzato che si debba convincere qualcuno Massi ... Stimolare o fare sentire la "vicinanza" da parte del Comune a coloro che però sono lì lì per provarci secondo me è importante ...

Un modo "sostenibile" potrebbe essere quello si occuparsi in più persone della stalla .... :-k :-k :-k Il vulcano sta per eruttare una nuova idea ... si salvi chi può !!! :mrgreen: :mrgreen:
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Bonus Vacca/bestia ... 06/03/2011 15:53 #31225

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2007-2011 : quattro anni sono passati ma il “bonus vacca/bestia” continua a perseguitarmi di notte e di giorno …

Ieri ho avuto la fortuna di confrontarmi con due persone che , pur avendo interessi e passioni differenti, ho sentito legate profondamente da un comune senso di attaccamento al territorio .
La "costa" di Semogo , dalla “Reit” fino a “Rovinaccia” , ettari di terreno impervio abbandonato a se stesso . La neve che si è appena sciolta mostra come ogni anno quel che resta del disinteresse da parte di tutti ad un territorio che è sempre meno considerato in primis da NOI che ne siamo i “residenti”.
E' pericolosa l'abitudine e noi ci stiamo abituando a questa situazione ; sempre più giovani non hanno mai visto e tantomeno vissuto una fienagione ; sempre più giovani non hanno mai visto una vacca o una pecora se non in televisione a linea verde .
In mezzo a tutto questo menefreghismo e lontananza dal territorio c'è però qualche segnale in contro-tendenza.
Sono perlopiù giovani, che hanno nel sangue e nei geni radici e attitudini che si trasformano in passioni e soddisfazioni nell'allevare una bestia o chiedere alla terra un frutto.
Non sono attività di cui vivere o almeno non lo sono ancora . Non è per i soldi che compiono quotidiani sforzi e spendono tempo ma è per qualcosa che vale molto più del vil denaro : lo fanno per passione .
Ci sono passioni e passioni certo , anche lo sport è una passione , anche la musica è una passione ma la passione per una attività agricola è un qualcosa di diverso ; innanzitutto è imprescindibile dal territorio ; allevare bestie a Semogo non è come farlo in pianura padana , coltivare a mano patate sulle coste non è come farlo con un trattore in pianura … Se parliamo poi di agricoltura parliamo del più antico influenzamento del paesaggio da parte dell’uomo , è un’attività in grado di plasmare il paesaggio : dai colori ai profumi , dalla conoscenza alla sicurezza.
Sicurezza … il rischio “idrogeologico” . Si dà il caso che il nostro comune come quasi tutti i comuni montani abbia buona parte del proprio territorio in una condizione “instabile”. La forza di gravità e l’azione erosiva dell’acqua fanno sì che i terreni tendano a scivolare verso il basso dando luogo a frane e smottamenti . L’abbandono del territorio ha fatto venire meno il controllo e la conoscenza dello stesso ambiente ; i muretti a secco fatti per permettere alla terra di non scivolare verso il basso costituiscono oggi un pericolo molto serio per l’incolumità di persone e cose che si trovano a valle di questi ultimi e soprattutto la scarsa presenza dell’uomo può determinare un pericolo ancora maggiore.
E le istituzioni ? Mi chiedo se è compito e dovere dell’ente Comune vigilare sul territorio . Oggi più che un tempo questo ruolo dovrebbe essere secondo me sentito dall’ente “pubblico”. Capisco che sia importante vigilare sull’edilizia e fare in modo che tutti i fabbricati siano censiti e quindi tassati ma non è il caso di pensare anche alle altre componenti del paesaggio ?
Muretti a secco pericolanti , prati che non vengono falciati , boschi abbandonati a sé stessi o gestiti male , rifiuti specialmente nelle vicinanza di strade e sentieri …

Cosa sta facendo il pubblico per il territorio ?

Non è facile gestire , come nel nostro caso , un comune così ampio ma la vastità costituisce anche una ricchezza di possibilità. Il problema principale a mio avviso è che manca completamente una idea di come tornare ad avere una relazione uomo-ambiente in grado di portare ad entrambi benefici e ricchezza.
L’attività agricola “di una volta” riguardava praticamente tutte le famiglie che ognuna per la sua piccola parte compiva un enorme azione di manutenzione e ricavo dall’ambiente circostante : basti pensare a campi , prati , pascoli , boschi per avere un quadro completo del rilevante ruolo che aveva quel tipo di attività.
Oggi praticamente più nessuno incide e ha un rapporto con il territorio : esclusi qualche orticello o giardino e il prato “a monte” che si sega per aver un po’ pulito intorno a casa , sono ben pochi che hanno modo di confrontarsi attivamente con la risorsa ambiente.
Non è possibile delegare questo ruolo ai pochi che stanno riprendendo attività che sembravano destinate al definitivo abbandono , il pubblico DEVE intervenire in qualche modo.
La comunità montana riconosce finanziandolo l’utilità dello “sfalcio” ; non credo di sbagliarmi dicendo che tale contributo viene dato solamente ai coltivatori iscritti ad associazioni di categoria e aventi partita iva. Sicuramente è una possibilità data a chi ha costituita un’attività agricola e si impegna allevando un po’ di bestiame. E’ sufficiente questo tipo di incentivo ? Secondo me (e secondo le persone con cui ho avuto modo di parlare) no.
Ed ecco che l’idea del “bonus vacca/bestia” mi pare offrire una possibile soluzione di gestione :

L’ente “Comune di Valdidentro” costituisce una banca dati con inseriti i mappali dei terreni potenzialmente “coltivabili” del nostro comune (esclusi i pascoli di alta montagna).
Ad ogni singolo mappale viene attribuita una classificazione di utilizzo (fieno o diversa coltivazione) e una di difficoltà di gestione (grado di difficoltà di accesso e di coltivazione, da terreno pianeggiante di facile accesso a terreno scosceso difficilmente raggiungibile ) .
A questo punto ai proprietari dei fondi viene richiesta un “imposta sul mantenimento del territorio” che corrisponde al lavoro necessario per mantenere in uno stato decoroso il lotto in questione e sarà quindi proporzionata alle dimensioni e alle caratteristiche del terreno.
Annualmente verrà riconosciuto un “premio di mantenimento del territorio” finanziato dall’imposta sul mantenimento del territorio e da eventuali integrazioni economiche per volontà e disponibilità delle amministrazioni.
Tale premio potrà essere erogato sia al proprietario del terreno nel caso in cui sia egli stesso a provvederne al mantenimento , sia al non proprietario ma a persona che abbia provveduto su indicazione del proprietario o del comune nel caso in cui il proprietario non avendo possibilità di conferire l’incarico deleghi il comune a farlo.
Il Comune potrebbe infatti farsi carico dando in appalto lo sfalcio di quei terreni che risultino privi di interesse anche se con il sistema della categorizzazione dei fondi chi falcia dovrebbe essere attratto in maniera maggiore dal fondo scosceso rispetto a quello pianeggiante.
Inoltre agli allevatori di bestiame sarà riconosciuto un ulteriore premio a seconda del numero e alla specie dei capi allevati .
Questo sistema potrebbe fungere da “regia” di un auspicabile “ritorno all’ambiente” ed essere il collegamento tra proprietari e i gestori del territorio . Come avviene in regioni “privilegiate” si potrebbe anche riconoscere l’attività di sistemazione dei muretti a secco e degli steccati in legno o altri manufatti che abbiano valenza storico/territoriale.
L’attenzione e gli investimenti del “pubblico” dovrebbero secondo me spostarsi dalle “strutture” al territorio che come le strutture richiede una costosa manutenzione ma che ha il vantaggio di non costare niente di realizzazione essendo già a nostra disposizione.

Visto che sono malato e quindi costretto a letto e sta cosa mi “prende bene” mi diverto in seguito a supporre alcuni esempi :

1) Tizio ha la proprietà di 3 terreni :

Località Fg Mapp Area Desti. Posizione Accesso Difficoltà Imposta
Semogo-Cristeleir Nn CCC 400 mq. Prato Vicino Facile Media 80 €
Semogo- Vales Nn Xxx 400 mq. Prato Vicino Difficoltoso Alta 120 €

Tizio pagherà quindi un “imposta sul mantenimento del territorio” pari a 200€.
Richiederà egli stesso un “premio di mantenimento del territorio” in quanto è nella possibilità di coltivare i propri terreni. Visto che per l’anno in corso l’amministrazione ha stanziato una buona cifra per il “fondo per il territorio” a Tizio saranno riconosciuti 250€ ed avrà quindi avuto un seppur minimo “guadagno”di 50€.

2)Ciccio ha la proprietà di 2 terreni :

Località Fg Mapp Area Desti. Posizione Accesso Difficoltà Imposta
Semogo-Campo Nn CCC 400 mq. Prato Lontano Facile Media 100 €
Semogo- Al Nn Xxx 400 mq. Prato Ab.vicino Difficoltoso Alta 140 €

Ciccio pagherà quindi un “imposta sul mantenimento del territorio” pari a 240€.

Ciccio non ha la possibilità di provvedere alla coltivazione ma ha un cugino che ha le mucche e che quindi gli taglierà i prati. Dato che è stato Ciccio a trovare chi gli taglierà i prati e non ha delegato al comune tale compito egli ha comunque diritto a richiedere il premio che sarà anch’esso maggiore a quanto pagato di imposta visto che il Comune ha stanziato risorse per il territorio.

3)Piero ha la proprietà di 4 terreni :

Località Fg Mapp Area Desti. Posizione Accesso Difficoltà Imposta
Semogo-Campo Nn CCC 400 mq. Prato Lontano Facile Media 100 €
Semogo- Al Nn Xxx 400 mq. Prato Ab.vicino Difficoltoso Alta 140 €
Semogo-Musaglia Nn CCC 400 mq. Prato Vicino Difficoltoso Alta 120 €
Semogo- Rezlonc Nn Xxx 400 mq. Prato Ab.vicino Difficoltoso Alta 140 €

Piero pagherà quindi un “imposta sul mantenimento del territorio” pari a 500€.

Piero non è nella condizione di coltivare i suoi terreni e nemmeno riesce a trovare qualcuno disposto a farlo ; sarà quindi il Comune ad occuparsi della gestione dei terreni rivolgendosi prima ai coltivatori indicando la disponibilità di sfalcio o in seconda battuta rivolgendosi a terzi (mato grosso , cooperative ecc.) per provvedere al mantenimento del decoro. Piero non potrà richiedere nessun premio e avrà quindi dovuto pagare pegno alla collettività per non aver cura del territorio.

Altre idee/proposte :

- Dato che ci sono diversi casi in cui dei terreni sono rimasti indivisi e la proprietà è divisa tra molte persone il comune potrebbe farsi carico di risolvere queste situazioni . Facendo pagare a tutti i proprietari “l’imposta sul mantenimento del territorio” indistintamente dalla percentuale di proprietà potrebbe fare in modo di stimolare una risoluzione delle controversie ; richiedendo ai proprietari se sono o meno interessati ai terreni in multiproprietà le persone non interessate potrebbero essere escluse dall’imposta e il comune potrebbe contribuire a regolarizzare catastalmente queste posizioni.
- Anche per i boschi privati si potrebbe fare in modo che siano valorizzati o coltivati con un simile sistema di tassazione/riconoscimento così da ricordare a tutti i proprietari che oltre ad avere dei diritti sulla propria proprietà hanno anche dei doveri di responsabilità nei confronti della collettività.

Ciau .
Remans
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Bonus Vacca/bestia ... 07/03/2011 19:36 #31226

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...e bravo Remans a tornare su un problema che, anno dopo anno, esponenzialmente si aggrava....

Applicare "SUBITO" delle regole per non dover dire domani " se sai..."

...pochi anni fa i nostri vicini di Grosio hanno sperimentato grossi danni causati da un incendio propiziato dall'uomo e incentivato dall'incuria di boschi e prati.... l'amministrazine ha posto rimedio.... da alcuni anni chi non coltiva il proprio viene sostituito da preposti, ovviamente segue fattura...oppure confisca... risultato: molti sono tornati a "curarsi il suo"...

Condivido la tua proposta di BONUS Vacca/Bestia ma si potrebbe anche pensare che a "estremi mali estremi rimedi"...

Non dimentichiamo inoltre che da inizio anno siamo una "ALPINE PEARLS" e un biglietto peggiore di un territorio degradato non potremo mostrarlo!!!!....

CIAO
[align=center]...il modo migliore di fare le cose è farle....[/align]
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Bonus Vacca/bestia ... 27/03/2011 15:53 #31237

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Più la neve si va sciogliendo e più il "brutto" che ci circonda riviene alla luce ... possibile che l'abitudine ci abbia fatto diventare così indifferenti ?!!? Sono solo io che rabbrividisco e mi innervosisco pensando che con le risorse economiche di cui il nostro comune (CIOE' TUTTI NOI) dispone è ASSURDO che non si riesca a trovare il modo per strutturare un sistema duraturo per occuparsi del nostro territorio ???
D'estate lungo la ciclabile viene tenuta pulita una striscia di verde larga circa due metri per lato e al di là di quei due metri c'è il caos !!!
Mi metto nei panni del turista che vede due metri puliti e poi piante intraversate , anche in pieno corso dei fiumi o nei ruscelli , fieno incolto , sporcizia varia ...
Questo è un significativo esempio che fà capire in che modo si cerca di "gestire" il territorio.
La "scusa" o l'alibi è che il territorio "è vasto" .. comprensibile !! Ma questo dovrebbe far pensare ancora di più a questa che è ormai un'EMERGENZA TERRITORIO !! Un sasso può uccidere da un momento all'altro ! Venerdì sera ho visto lungo la ciclabile Isolaccia-Semogo che il parapetto era sfondato e nel Viola c'era un sasso di mezzo metro cubo !!!! Qualcuno poteva lasciarci la pelle !!!!!!
Non c'è più il cittadino sul territorio . L'ente Comune deve farsi carico di questa che è sia la risorsa che la "rogna" più grande che abbiamo. Non si può più cercare di svuotare una vasca con il cucchiaino , è ora di pensare a un mestolo un po' più grande !!!!!!!
Governo del territorio .. Qualcuno sà su cosa stà lavorando chi è stato incaricato dal Comune ? C'è spazio anche per la difesa dei suoli ? Saranno solo tante belle altre parole o ci sarà qualcosa di CONCRETO che porterà ad un PROFONDO CAMBIAMENTO di tutto il sistema di gestione del paesaggio ? Farsi una baracca o una catasta di legna in mezzo a un prato è diventata ormai una consuetudine ... possibile che nessuno veda , nessuno dica ALT ??!?!?
Oltre agli abusi edilizi ci sono molte altre forme di "rovina" del territorio su cui però si passa sopra , cose che diventano abitudine per gli occhi e questo è forse la cosa più triste se pensiamo a cosa sarà della Valdidentro tra qualche decennio ... Se si vuole raccogliere dei frutti bisogna partire dal seme ... Non ci sveglieremo un giorno e sarà tutto bello quello che ci circonda cos' per magia ... c'è da rimboccarsi le maniche e cominciare a SEMINARE oggi per RACCOGLIERE qualcosa un giorno ...
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Bonus Vacca/bestia ... 28/03/2011 17:18 #31238

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Recentemente ho avuto per le mani un vecchio registro della vicinanza, così era detta, di Turripiano. Sfogliando questo libro polveroso, alla ricerca della calligrafia famigliare di mio nonno che in tempi più recenti ne fu il custode, sono incappato in una piccola curiosità. Si parla della latteria di Turripiano, costruita intorno agli anni ’20 dalla comunità della piccola contrada. Il comune intervenne cedendo del legname sui boschi del comune, i cui proventi della vendita vennero utilizzati per la costruzione dell’edificio. Il kasejr svolse il suo ruolo in maniera perfetta, dando per molti anni un se pur misero guadagno, a fronte di tanti sacrifici per accudire il bestiame. All’inizio degli anni ’80, anche se il problema si riscontra anche nel decennio precedente, diventa sempre più difficile garantire la gestione della latteria, e la frase che ho trovato al termine della verbalizzazione di una assemblea mi sembra emblematica: “Speriamo di poter dare inizio quanto prima per poter continuare questa benefica iniziativa voluta e sostenuta dai nostri progenitori”. La speranza c’era ancora ma era ormai evidente che un mondo era finito e ne era nato da tempo un altro.
E’ molto facile, e probabilmente anche inutile, definire vergognoso il modo con cui quasi tutto ciò che ci è stato lasciato a costo di sacrifici immani sia stato buttato, così come si fa con una scarpa vecchia. E’ facile perchè comunque per certi aspetti è vero, avremmo dovuto avere più cura di ciò che ci è stato lasciato anche sei il valore economico era zero o pari a zero. Si parla tanto di rispetto, di cui la mia generazione sarebbe sprovvista (e sicuramente sarà così), ma analizzando le scelte fatte nel corso degli ultimi 40 anni mi pare che l’aggettivo “doveroso” abbia perso il proprio valore un pò per tutti, vecchi e giovani. Dicevo che il più delle volte è inutile condannare questo atteggiamento, e lo è perche in questo caso ci comportiamo tutti (me compreso!), o quasi, come parrocchiani poco diligenti, annuiamo alle parole della predica la domenica mattina, ma ci dimentichiamo con velocità fulminia dei propositi che abbiamo preso.
E adesso? Adesso ci accorgiamo che anche l’incuria ha il suo prezzo da pagare e che avere cura dei quei prati e di quei boschi altro non sarebbe stato che il migliore investimento che potevamo fare, verrebbe da dire :”a saperlo prima!!!”. Le parole scritte da Reman sul “brutto” che viene alla luce parlano da sole.
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