La Cina e questo suo sviluppo mi fanno paura. Perchè il boom cinese ha le sue ragioni nello sfruttamento selvaggio di risorse (naturali e umane) e nella quasi totale assenza di regole e diritti e nessuna sensibilità ambientale. Perchè tutto è amplificato dall’enormità della popolazione cinese. Mi fa paura perchè all’interno del paese manca un’opinione pubblica, e l’immagine che si vuole dare della Cina al di fuori è quella di un paese sviluppato, non ancora di un paese civile. Sappiamo forse troppo poco e quello che ci è dato sapere è allarmante.
È naturale ed auspicabile che il paese cresca, ma non così, non con queste priorità. Lo sviluppo industriale senza controllo ha dilaniato l’ambiente cinese. Gli impianti chiusi o denunciati hanno presto ripreso l’attività, grazie al sostegno di gruppi politici ed economici.
Più dell’80% dei cinesi considera il cibo contaminato dall’inquinamento come “una grave minaccia”, il paese non adotta misure efficaci contro l’inquinamento dell’aria e dell’acqua (i dati ufficiali indicano che oltre 320 milioni di contadini non hanno accesso a fonti d’acqua potabile e che circa 190 milioni bevono acqua inquinata), che causa perdite economiche gravissime e centinaia di migliaia di morti (almeno 460mila morti l’anno secondo uno studio preliminare della Banca Mondiale).
La necessità dello sviluppo di un paese ha sempre richiesto scelte e compromessi che spesso si sono rilevati poco felici sul lungo periodo: degrado, disastri ambientali, malattie da esposizione a sostanze pericolose fanno parte anche del nostro dopoguerra, ma la mia impressione è che la Cina non solo manchi di lungimiranza ma non consideri neppure il qui ed ora Più preoccupata a mostrare di se quello che è uno sviluppo a mio parere solo apparente: è sviluppo economico, non è lo sviluppo del paese.
Concludo riallacciandomi alla provocazione che ha lanciato questo topic: l’autostrada per il Tibet. E’ un’opera che bene si presta ad esemplificare l’idea di fondo di questo post, essendo l’ennesima esempio di speculazione e di sfruttamento dell’ambiente che nulla ha a che vedere con il bene del paese. E sinceramente non mi sento di puntare il dito contro i milioni di turisti che la percorreranno, bensi con chi dovrebbe avere maggiormente a cuore la salvaguardia di quel territorio, perchè lo governa, perchè ci vive