L'esibizione della Giuly di ieri sera ("everything I do I do it for you" di Brian Adams) meriterebbe una trattazione a parte nella sezione "Ma che musica maestro": mi limito solo a fare qualche considerazione importante... ci sono tante persone semoghine che sanno cantare molto bene, ma ieri sera la Giuly ci ha messo quel valore aggiunto, il salto di qualità. A cosa mi riferisco? 1-Ad un certo punto della sua interpretazione un brivido mi ha percorso la schiena... e credo che i brividi siano il correlato più tangibile della componente emozionale che la musica veicola...
2-Non solo bella voce, ma anche utilizzata con intelligenza: la nostra giovane non ha mai voluto esagerare, è riuscita a trasmettere passione pur essendo in pieno controllo del pezzo, senza lasciarsi travolgere dal facile entusiasmo di provare a sparare più alto...
3-Una cosa che mi è piaciuta molto è un aspetto non uditivo, ma visivo dell'interpretazione di Giuly: nella parte finale ho notato una dilatazione della carotide, segno che il sangue scorreva a fiumi e metteva in contatto estatico cervello e cuore... veramente spettacolare!!! Se la Giuly ha bisogno che il pubblico sia un po' più esiguo numericamente per esibirsi, spero che dalla settimana prossima le persone comincino ad andare a casa alle 10.30.
Mi piacerebbe che concedessi il bis, cara Giuly, o meglio ancora, che mi concedi l'onore di duettare con te in questa dolce canzone del rocker canadese...