Prima le voci su un contatto tra Massa e la Toyota, poi l'offensiva nei confronti di Fernando Alonso: si sta definendo, con contorni sempre più definiti, il puzzle di mercato della Ferrari. Stando alle ultime indiscrezioni infatti la Rossa è pronta ad offrire 30 milioni di euro al pilota sturiano per convincerlo ad accomodarsi sulla monoposto di Maranello a partire dai testi in programma nel gennaio 2008. Come spiegato nei giorni scorsi da Affari, la supercoppia con Kimi Raikkonen affascina non solo i tifosi semplici, ma può sedurre anche il primo fan assoluto del Cavallino Rampante, Luca Cordero di Montezemolo. Per il boss della Rossa si tratterebbe di un'operazione d'immagine simile a quella compiuta una decina d'anni fa con l'ingaggio di Michael Schumacher. E sappiamo tutti molto bene quanti benefici abbia portato l'arrivo del Kaiser in Ferrari. Tutti felici e contenti come nelle migliori favole? Non proprio. Jean Todt non potrebbe certo sfoggiare il sorriso delle grandi occasioni, visto che il sacrificato nell'operazione sarebbe Felipe Massa, assistito da suo figlio Nicolas.
Al di là dei crucci.. d'oltralpe, tra la scuderia italiana e Alonso rischia di esserci un solo vero ostacolo: Ron Dennis, inacidito e sempre più ostile a un matrimonio tra i suoi due principali nemici. Già, perché come noto, il manager del team di Wolking è in guerra totale con il suo pilota, con cui non si parla da oltre un mese. E certo, se da un lato conta le ore che lo separano da divorzio liberatorio, dall'altro non muore dalla voglia di fargli alcun favore: la clausola per liberare Fernando dalla McLaren sarebbe di 14 milioni di euro. Altroché sconti. Sull'altro fronte però la Ferrari non vuole pagare nulla alla scuderia anglo-tedesca e il campione spagnolo è convinto di potersene andare gratis (a causa del danno d'immagine subito nell'ambito della spy story). Convinzione non condivisa dagli avvocati della scuderia anglo-tedesca, visto che Alonso non ha subito comunque penalizzazioni nella sua corsa al titolo individuale. La guerra tra le parti è ancora lunga...