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ARGOMENTO: INTEGRAZIONE

INTEGRAZIONE 01/12/2007 23:00 #24419

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Provate a leggere questo articolo ed esprimete il vostro parere sulla possibilità di una piena integrazione con una cultura che produce queste situazioni aberranti.
Personalmente non la credo realizzabile,nè oggi nè mai.
Una cultura dove le donne sono trattate e considerate come delle schiave da comandare,sottomettere e sfruttare,negando loro diritti e dignità,non è neanche degna di tale nome.
A questo proposito Oriana Fallaci ha scritto un sacco di verità inoppugnabili,che personalmente condivido,sopratutto quando parla di Eurabia............Speriamo di non doverci pentire del lassismo che abbiamo nei confronti di questa gente e del loro modo di pensare e agire.


KHARTOUM - Almeno 10 mila persone, alcune armate di coltelli, asce e bastoni, dopo la preghiera islamica del venerdì si sono radunate davanti al palazzo presidenziale di Khartoum per chiedere l’esecuzione dell'insegnante britannica Gillian Gibbons, 54 anni, condannata a 15 giorni di carcere e all'espulsione dal Sudan per aver permesso ai suoi alunni di chiamare Maometto un orsetto di peluche.
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INTEGRAZIONE 02/12/2007 10:17 #24421

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Credo di non dover sprecare parole per questa cosa!
Sono LEGHISTA, non ho vergogna o paura di dirlo pubblicamente, e per quanto riguarda questo argomento APPOGGIO IN PIENO le idee della LEGA NORD!

NO ALL'EURASIA (la Turchia resti dov'è, NOI non la vogliamo in EUROPA!!!)
No all'IMMIGRAZIONE incontrollata (come invece sta facendo ora il governo)
Si alla Bossi-Fini, magari riuscendo a RIMPATRIARE i CLANDESTI senza lasciarli gironzolare liberamente per le nostre strade!

Approvo l'apprezzamento fatto da Sandrino alla Nostra cara Oriana Fallaci, scomparsa l'anno scorso (Se non erro)
...possono toglierci anche la vita,
ma non ci toglieranno mai la LIBERTA\'
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INTEGRAZIONE 02/12/2007 12:51 #24430

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DImenticavo...

PIENA SOLIDARIETA' a Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella!
Il primo che si è mosso contro questa INTEGRAZIOJNE che non esiste e mai potrà esistere

E oggi ho sentito che, tantissimi sindaci del Veneto (di Destra e Sinistra) sono scesi in piazza a PROTESTARE!!!!
...possono toglierci anche la vita,
ma non ci toglieranno mai la LIBERTA\'
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INTEGRAZIONE 02/12/2007 14:29 #24444

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Ma Peneglia, qua non si tratta di Lega Nord, o non Lega Nord. Qui si parla di diritti umani, cosa che deve andare assolutissimamente al di sopra delle parti. Piena integrazione quando si leggono articoli del genere? Viene subito voglia di dire NO, manco a pensarci.
Esempio:
Ma se dovessere scappare in massa 1.000 donne da quel paese e venissero in Valtellina, tu negheresti loro asilo politico, solo perchè non hanno un lavoro e sono di un'altra religione? Preferiresti ignorare il tutto e non fare niente, e lasciarle nel loro paese a fare le schiave, a subire le ire degli estremisti religiosi e a morire di botte?
Prima di proseguire col discorso aspetto risposta.....
Carpe Diem
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INTEGRAZIONE 02/12/2007 15:55 #24450

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Scusa Depi,ma il tuo esempio è fuori luogo. Non si tartta di negare accoglienza a chi fugge dai propri paesi perchè non gli sono riconosciuti i diritti, anche se in questo caso comunque non potremo accogliere tutti i profughi del mondo perchè bisogna poi essere in grado di garantire un'esistenza dignitosa con tutto ciò che concerne. Il problema a mio avviso è l'integrazione reale ed effettiva con culture molto lontane da noi, dove questa lontananza si traduce quotidianamente in abitudini e stili di vita molto diversi e spesso in contrasto tra loro. Queste diversità,molte volte accentuate da intolleranza e integralismi di vario genere, finiscono per provocare scontri e tensioni che generano drammi e violenze.
Il presupposto fondamentale per una integrazione, sono secondo me tolleranza e accettazione delle diversità e delle leggi che regolano la vita civile in un paese.
Non mi sembra che tutto questo faccia parte del bagaglio culturale di tutti,certamente non di quei paesi, e non sono pochi, dove l'integralismo religioso la fa da padrone.
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INTEGRAZIONE 02/12/2007 17:10 #24453

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Già il mio esempio è fuori luogo perché ha voluto essere volutamente provocatorio e non perché volessi portare il discorso fuori topic. Volevo solo sottolineare il fatto che secondo me non è un discorso a livello politico ma un discorso a livello culturale. Certo il mondo è vasto e ci sono un’infinità di culture diverse dalla nostra, dove il ruolo della donna per tradizione è interpretato diversamente da come lo vediamo noi. Tuttavia per riuscire a capire una cultura diversa dovremmo anche conoscere la storia, la cultura del paese da cui arrivano coloro che con noi dovrebbero “integrarsi”. Perlopiù sono persone che arrivano da paesi sottosviluppati, Terzo Mondo. La loro cultura viene considerata da noi “superata”, essendo noi i paesi ospitanti non nego che questo sia giusto, ognuno a casa propria deve essere libero di fare rispettare le proprie leggi, ma le religioni, la cultura, la tradizione, devono essere cancellate? Cioè, se voi vi doveste recare per necessità lavorative presso un paese con cultura e religione diversa dalla nostra non per questo smettereste di essere cristiani o di pensare che la donna debba essere trattata diversamente da quello che fino in quel momento avete considerato come principio assoluto? L’emigrazione non è forzatamente processo d’integrazione, è rispetto delle Leggi del paese che accoglie, è un “imparare” da una cultura diversa, è vero chi arriva da noi deve adeguarsi, ma anche noi dobbiamo però accettare la presenza di coloro che però hanno una cultura diversa dalla nostra. Non per questo sono per gli estremismi o i fanatismi, credo anch’io che “tolleranza e accettazione delle diversità” siano la strada giusta da percorrere per potersi “integrare”, la mia speranza è che ci sia universalmente una maturazione culturale che porti alla parità uomini e donne, anche se non so quanto tempo ci vorrà prima che accada per davvero.
Carpe Diem
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INTEGRAZIONE 03/12/2007 09:28 #24481

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Il problema a mio avviso è l'integrazione reale ed effettiva con culture molto lontane da noi, dove questa lontananza si traduce quotidianamente in abitudini e stili di vita molto diversi e spesso in contrasto tra loro. Queste diversità,molte volte accentuate da intolleranza e integralismi di vario genere, finiscono per provocare scontri e tensioni che generano drammi e violenze.
Il presupposto fondamentale per una integrazione, sono secondo me tolleranza e accettazione delle diversità e delle leggi che regolano la vita civile in un paese.
Non mi sembra che tutto questo faccia parte del bagaglio culturale di tutti,certamente non di quei paesi, e non sono pochi, dove l'integralismo religioso la fa da padrone.

Hai ragione Sandrino: il problema sta nella tolleranza e nell'accettazione dell'altrui cultura, a volte molto distante dalla nostra. Non entro nel merito della questione perchè gli esempi riportati mi sembrano molto estremi (mentre la realtà presenta numerose situazioni molto più moderate), ma dico solo che a volte è più facile vedere negli altri i nostri stessi difetti. La nostra chiusura a prescindere, il nostro pregiudizio nei confronti di alcune popolazioni, la nostra volontà a non voler approfondire la conoscenza (anche solo teorica e non pratica) delle altre culture mi sembrano la peggior forma di chiusura e di non accettazione della diversità. Credo che sarebbe molto meglio guardarci davanti e riconoscere le nostre colpe prima di accusare gli altri di intolleranza e incapacità di integrarsi. "Chi è senza peccato scagli la prima pietra" diceva Qualcuno...
Gli dei hanno dato agli uomini due orecchie e una bocca per ascoltare il doppio e parlare la metà (Talete)
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INTEGRAZIONE 03/12/2007 14:35 #24498

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Sono pienamente d'accordo con Miccia.

E vi invito a pensare a come giravano le cose in Europa fino a 100 - 200 anni fa. Anzi, meno: i campi di concentramento (e i campi di rieducazione, bipartisan) non sono stati chiusi molti anni fa. Certo, da quegli anni quanti hanno creduto che tutta l'Europa fosse nazista, fascista, comunista... in ogni caso su posizioni estreme? Eppure noi, da dentro, sappiamo di tanti uomini e donne che si sono rifiutati di adeguarsi a quella cultura. E ne hanno pagato le conseguenze. Così come oggi tanti sono gli uomini che si oppongono, da dentro, ad una cultura che nega la libertà di pensiero.
Stiamo attenti, poi, a dare all'Islam la colpa di tutto questo. Sto preparando un esame all'università sul rapporto tra cultura latino-occidentale e tradizione arabo-islamica. Posso assicurare che l'Islam è una religione tra le più pacifiche che esistano. Invita sì alla lotta, ma contro le proprie passioni, con una guerra che deve essere prima di tutto di perfezionamento interiore.
Il rapporto è reso difficile dal fatto che siamo dentro a due 'schemi di pensiero' completamente diversi, ma non c'è n'è uno sbagliato e uno giusto. Sono semplicemente diversi.

Prendo un esempio fatto da Eco, semplice ma molto chiaro: in Italia si può dire senza problemi 'Luigi entrò in un bar, buttò giù un caffè e se ne andò'. In inglese, ad esempio, dire questa cosa non è neanche concepibile. Perchè? Perchè se si va in un bar inglese si scopre che il 'caffè' è una scodella di brodaglia marrone con una temperatura vicina al punto di fusione della tazza. Indi per cui dire in Inglese 'buttò giù un caffè' vuol dire essere presi per pazzi. Dire questa cosa in Inglese vuol dire avere come conseguenza logica 'Luigi finì al pronto soccorso e morì poco dopo per e ustioni riportate'.
E'un semplice esempio che rende però l'idea di quanto possa essere illusoria la credenza di poter comunicare.
Un modo c'è, però... esiste un modo per creare un terreno di incontro: personalmente credo sia lo studio dell'altrui cultura, l'interessamento a tutto l'ambiente in cui un arabo cresce e sviluppa il suo modo di vivere. Se la cosa diventa reciproca, poi, allora cresce la comprensione e il rispetto.
E se si invita a cena un musulmano magari non si fa polenta e costine.
Così come se si invita a casa un cristiano un venerdì di quaresima non si fa la bistecca con le patatine.

E'tutta questione di contesto culturale. Di certo l'ignoranza non aiuta l'integrazione.

La Chiesa ha bruciato migliaia di streghe e stregoni, ricordiamolo. (e il fatto che l'ultima strega bruciata nel bormiese fosse una Rocca mi ha sempre fatto abbastanza impressione... :-k )
I processi storici sono creati e interrotti di continuo dall'iniziativa dell'uomo,in quanto agisce. Di conseguenza,non è per nulla superstizioso,anzi è realistico,aspettarsi dei "miracoli" in campo politico.--H.Arendt
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