Tra una settimana scadrà la proroga allo sfalcio2014.
Mi pare di vedere ancora discrete "pezze" di prati da tagliare. Ho sentito di persone che nemmeno si sognano di imbracciare la falce o assoldare adepti agricoli per fare quanto "ordinato" dall'alto.
Ora.
Come si comporterà il funzionario incaricato di verificare l'esecuzione dell'ordinanza ?
Qualcuno ha notizie di ammende pagate l'anno passato ?
Verranno inviati prima dei solleciti ? Si procederà subito alla sanzione ?
Qualcuno più informato del sottoscritto può rispondere ?
Altro appunto.
Non sarebbe opportuno pensare di
restituire alla natura delle porzioni di territorio effettuando un'idonea piantumazione degli spazi più inaccessibili ? Anzichè rinnovare annualmente dei contributi a gruppi e/o associazioni affinchè si occupino di pulire spazi (che daranno sempre parecchio lavoro) non si potrebbe affidargli il lavoro delle piantumazioni di spazi pubblici e privati (coinvolgendo economicamente questi ultimi ) una volta per tutte ? Ovvio che mi riferisco a spazi di difficile accesso e che possono ospitare una vegetazione opportuna e magari anche utile dal punto di vista idro/geologico.
Fatto questo, se l'intenzione (condivisibile) è di dare un contributo a questi gruppi/associazioni , troviamogli qualche altro lavoro da assegnare (e ce ne sarebbero !!!).
Secondo me non avendo un "senso logico pieno" quello che viene fatto (sfalciare per tener pulito quello che non è mai stato concepito come prato ma è prato solo perchè si è abbandonata l'attività di coltivazione, vedi coste di Semogo) non è sostenibile. Sia che si tratti di spendere risorse pubbliche che investire privatamente del tempo che potrebbe essere speso in diverso modo. Preferirei si adottassero (ove possibile) soluzioni più definitive rispetto al ripetere azioni, in gran parte, inutili.
Voi che ne pensate ?