Via subito dall'Iraq, continuiamo la missione in Iraq... ognuno dice quello che pensa.
Ma alla fine di tutte queste macedonie di parole, resta solo il silenzio per i tre soldati che oggi l'Italia piange.
Chissà quante parole si spenderanno domani sui giornali...non oso pensare.
E dopo i funerali, si tornerà ai piccoli articoli, dieci-dodici righe... "Autobomba, 15 morti" "Kamikaze sull'autobus, 50 morti. Donne e bambini"
Certo, loro sono iracheni. Ma ocio! Uomini anche loro, che lottano e muoiono anche loro. Forse peggio dei nostri militari, in missione di pace (se mai una missione potrà chiamarsi così, e mi riferisco ai filmati girati pochi mesi fa..)
Sento rabbia ogni volta che sento le parole del texano che è alla casa bianca... "Noi sconfiggeremo il terrorismo, noi porteremo la democrazia..."
E intanto, il grande oleodotto in medio oriente (progetto ambizioso del governo americano, per il trasporto del greggio) va avanti, a gonfie vele. Quando c'era Saddam, non c'era possibilità di farlo...
Non vorrei aver leso all'onore dei nostri militari: sono nostri stipendiati, non hanno nessuna colpa. Ma hanno l'onore di..obbedire .
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Vorrei che si capisse che ogni uomo è figlio della propria terra e della propria cultura..
Pensieri.. e tanto silenzio.
CHI SONO I VERI TERRORISTI, QUI?
Rok