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Sondalo, Comunità Montana: ecco le ragioni del no! Nessun segno di vero cambiamento

19 giugno 2012

Il sindaco Grassi e la giunta di Sondalo

SONDALO – All’indomani della convocazione formale dell’assemblea della Comunità Montana, gli amministratori del Comune di Sondalo hanno fatto conoscere la propria posizione in merito alla composizione del nuovo direttivo dell’ente e sul documento programmatico che ne rappresenta la linea politica. Lo ha fatto con un comunicato ufficiale che vi proponiamo integralmente.
«Abbiamo deciso di affidare la nostra posizione ad un comunicato stampa perché, nel recente passato, le ragioni di Sondalo sono state confuse, ad arte, per posizioni di campanile o per incapacità di confronto. In realtà i distinguo di Sondalo sono squisitamente politici e si fondano sulla differente visione del ruolo della Comunità Montana.
In questi anni ci siamo interrogati, più volte, sulla necessità di rivedere l’assetto istituzionale della Provincia di Sondrio dichiarando la nostra convinzione sulla superabilità delle Comunità Montane. Abbiamo tuttavia voluto partecipare alle discussioni fra i Sindaci nella speranza che si trovasse, perlomeno, un metodo condiviso per rendere la Comunità Montana, in attesa di ripensamenti da parte degli Organismi Superiori (Regione Lombardia), uno strumento più snello e totalmente al servizio dei Comuni e dei cittadini.
Se l’impegno per il rinnovamento si traduce con la nomina alla guida dell’Ente di chi, seppur forte di indiscutibile rettitudine, scriveva la storia del nostro Comprensorio quando i componenti dell’attuale Amministrazione Comunale di Sondalo ancora non erano nati riteniamo di aver poco da commentare e superfluo il nostro contributo; così il cambiamento resterà una chimera. Crediamo, senza voler peccare di superbia, che i Sondalini si attendano qualcosa di diverso di una minestra riscaldata.
Accennavamo, solo qualche settimana fa, al rischio che il sottobosco della politica prendesse nuovamente in mano le redini della Comunità Montana trasformandola in quell’Ente di cui i cittadini non sentono certo l’esigenza.
E’ successo, purtroppo, quello di cui temevamo: non vi è stato profuso alcuno sforzo per interrogarsi su come dare un volto nuovo alla Comunità Montana e si è deciso si seguire la strada più semplice “del “già visto”.
L’impressione che abbiamo avuto nella lettura del Documento è di un programma logoro, sterile e generico oltre che completamente scollegato dalle reali disponibilità economiche dell’Ente ma probabilmente utile a costruire una maggioranza unita a gestire poco più che il “quotidiano”. Tuttavia nella genericità del testo vi è un passaggio, all’ultimo punto del paragrafo inerente i “sevizi sociali e sanitari” che ci ha assalito di preoccupazione.
Gli estensori del Programma hanno individuato, per la difesa del Morelli, la sola custodia delle “attività essenziali” per il territorio e una,non meglio identificata, “riqualificazione delle attività attualmente in calo”.
Per i disattenti e i non addetti ai lavori questo si coniuga, nella pratica, in una violenta riduzione dei servizi sanitari erogati e nella perdita definitiva delle “Alte Specialità” che hanno sempre reso il Morelli un ospedale di grandi eccellenze per la nostra gente, per i molti malati provenienti da tutta Italia e non ultimo una garanzia per i turisti in vacanza nei nostri territori.
La presenza, fra i firmatari, di indiscusse competenze ci induce a credere che si tratti di consapevole volontà politica. Gli Amministratori dell’Alta Valtellina si stanno apprestando a fare un regalo enorme a Regione Lombardia che da anni si sta impegnando per depauperare il nostro Ospedale mettendo così a repentaglio non solo le prestazioni sanitarie di eccellenza ma anche molti posti di lavoro che , va sottolineato, non sono solo occupati da cittadini di Sondalo.
Come può pensare l’Alta Valle di impegnarsi nella difesa degli ambulatori di Bormio e Livigno senza aver prima consolidato il futuro dell’ “Ospedale Morelli”?
Non possiamo, per queste ragioni, sostenere il Documento presentato dai Sindaci i quali avranno la grandissima responsabilità politica di rispondere ai cittadini e ai dipendenti delle loro decisioni.
Ci auguriamo di vero cuore che i Sindaci si ravvedano presto e soprattutto le “new entry” comprendano la gravità politica di questo disimpegno sul Morelli.
Per la necessaria brevità del nostro comunicato ci limitiamo a porre l’accento sul fatto che sia sulle società a partecipazione pubblica come le terme, sia sul turismo, sia sul tema del sociale, sia sul concetto di Comprensorio il documento non apporta alcuna novità rispetto al necessario cambiamento imposto dai tempi.
Non ci è dato sapere cosa si intenda fare sui servizi associati ma restiamo in attesa di azioni concrete nella speranza che il metodo da mettere in campo non sia quello presentato, qualche mese fa, per l’introduzione del servizio comprensoriale del “Suap” che anziché prevedere l’utilizzo del personale della Comunità Montana prevedeva, con un sistema certamente contrario alla “spending-review”, l’inserimento di nuove risorse umane a carico dei Comuni.
Il Comune di Sondalo tuttavia non si sottrarrà in futuro al dialogo se i Sindaci avranno il coraggio e la volontà di rimettere in discussione le proprie posizioni sul Morelli.
Concludiamo, solo a titolo informativo e per le opportune riflessione, comunicando che già molti Comuni della Comunità Montana di Tirano e della Provincia di Sondrio hanno già adottato la Proposta di Legge ad iniziativa Comunale presentata dal Comune di Sondalo mentre in Alta Valle ancora tutto tace».

Nota del sindaco e della giunta di Sondalo
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