Ieri sera al tg1 hanno detto che si tratta di uno scherzo (di pessimo gusto), nel senso che gli autori del sito negano di aver messo quella foto. Rimane il fatto che su facebook, su una pagina della lega era presente un gioco dal titolo eloquente "Rimbalza il clandestino" e pare che fosse proposto dal filgio di Umberto Bossi, lo stesso che è stato bocciato alla maturità. In questo video gioco bisogna scacciare le imbarcazioni di clandestini dalle nostre coste e più si è bravi, più punti si acquistano e si diventa dei veri leghisti. Io non ho visto questo video gioco perchè mi rifiuto di visitare i siti della lega, ma pare che ora sia stato tolto.
Ho sentito la notizia alla che riportava l'articolo seguente: (Unità o Manifesto, non ricordo)
"Sono “rimbalzati” davvero, mica è un gioco. Non è stato un click con il mouse a respingere e affondare la barca degli eritrei, ma il muovere del mare, la stanchezza, l’insicurezza e la disperazione del viaggio, l’insipienza dei comandanti di fortuna. Sono storie che finiscono in fondo al Mediterraneo, non ci sono scatole nere che spiegheranno mai nulla. Il mare è un «vero leghista», direbbe Renzo Bossi e con lui l’accolita di sodali che si balocca sulla pagina di facebook della Lega Nord. Dove anche ieri si poteva giocare a Rimbalza il clandestino, infame passatempo dove tutto è più semplice e con un click sulle barchette che appaiono a ridosso delle coste italiane - fino a Ventimiglia - si elimina la minaccia straniera. Gioco venduto con motivazioni da statista dal cogestore con il figlio del ministro della pagina del Carroccio: «Abbiamo deciso di puntare sull’interattività cercando di coinvolgere i giovani e sensibilizzarli su un fenomeno reale che affligge le nostre coste». I Bossi invece sono un fenomeno reale che affligge il Paese, e ormai fanno coppia fissa, l’Umberto si porta appresso Renzo, da lui stesso definito «la trota», in quanto non ancora vero e proprio «delfino». Mai affettuosità paterna fu più calzante, come hanno confermato tre commissioni d’esame, tutte decise nel bocciare la Trota alla prova di Maturità («ma erano professori del Sud» tuonò il padre, che ricorse al Tar). Il ministro non ha aspettato il diploma per presentare il figlio a Palazzo Chigi: «Portalo, Umberto: sarà il tuo vero erede», lo spronava il padrone di casa, Berlusconi. Il vero lancio è stato dalla rampa dei leghisti, a Pontida, quando la Trota parlò al popolo del Nord. «Ho due modelli: papà e Napoleone», disse Renzo a Gian Antonio Stella del Corriere. Nel frattempo Bossi jr ha conquistato la Maturità e l’incarico all’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia delle Fiere lombarde. Sembra una storia di Ceppaloni: il purismo della Lega intaccato dal nepotismo. Ogni volta tocca mettere in fila tutte le bassezze di questo 21enne ragazzo, quarto e ultimo figlio di Umberto, attivista della Nazionale di calcio padana, esposto con sua entusiasta complicità al pubblico ludibrio. C’è sempre qualcosa da aggiungere. Come questo gioco, che diventa crudele mentre intorno alle coste italiane i disgraziati muoiono. «I giocatori devono difendere il suolo patrio. Durante i vari livelli, i clandestini toccano a sorpresa il suolo italiano, e il compito del giocatore è rimandarle indietro, premendo sulle imbarcazioni. Allo scadere del tempo, chi avrà respinto i tentativi di invasione potrà proseguire passando al livello successivo, dove l’intensità degli sbarchi aumenta», si legge nella didascalia. Che sprona le guardie dei nostri confini: «chi ci riesce, avrà dimostrato di essere un vero leghista». O una vera trota."
In questi giorni i commentatori dicono che quelle della Leghe sono esternazioni dovute al caldo estivo. Sarà. Ma mi sembra che troppo spesso i leghisti si dimentichino del buon senso, soprattutto civico.