Mica male la definizione di ASSOCIAZIONE a riguardo dell'America !!!!!
E comunque in questo topic (e qui faccio il moderatore) gradirei che il "tema" rimanga oltre oceano e se riferimenti alla politica si debbano fare che rimangano almeno fuori dal comune di Valdidentro ..
Ognuno è libero di scrivere quello che vuole , ci mancherebbe , ma non facciamo si che la parola Valdidentro monipololizzi i nostri cervelli e i nostri pensieri ...
Grazie
Caro REMAN attribuire a una parola « Associaziòne » « SHOCK » non mi sembra il caso, porta un significato di uguale misura. Prima le persone si associano poi stipulano la Confederaziòne
Stati Confederali D'AMERICA, vai leggere il dizionario. dire « SHOCK » fa molto effetto potevi marcarlo di rosso era più visivo.
Già che lasci scritti abbastanza lunghi, posto anchio una parte del discorso del Presidente d'America.
A risentirci GiaLanf
Barack Obama e la moglie Michelle
Miei concittadini! Sono qui oggi, umilmente, a guardare la missione che ci aspetta, grato per la fiducia che avete dato e consapevole dei sacrifici fatti dai nostri antenati. Ringrazio il presidente Bush per il servizio che ha reso alla nazione, come per la generosità e la collaborazione che ha mostrato nel corso della transizione. Sono stati ormai 44 gli americani che hanno fatto il giuramento presidenziale. Queste parole sono state pronunciate durante le alte maree della prosperità e nelle acque calme della pace. Ma di tanto in tanto, il giuramento viene pronunciato sotto nubi che si addensano e con la tempesta che infuria. In quei momenti l’America è andata avanti non solo grazie alle capacità o alla visione di quelli che ricoprivano incarichi supremi, ma perché Noi, il Popolo, siamo rimasti fedeli agli ideali dei nostri predecessori e ai nostri documenti fondatori. Così è stato. Così dovrà essere per questa generazione di americani.
Ormai tutti comprendiamo di essere nel mezzo di una crisi. La nostra nazione è in guerra contro un’estesa rete di violenza e odio. La nostra economia è gravemente indebolita, conseguenza dell’avidità e dell’irresponsabilità di alcuni, ma anche un nostro fallimento collettivo di compiere scelte difficili e preparare la nazione a una nuova era. a causa della nostra incapacità collettiva Case sono state perdute, lavori svaniti, imprese crollate. La nostra sanità costa troppo, le nostre scuole sbagliano troppo, e ogni giorno porta nuove prove che il nostro modo di usare l’energia rafforza i nostri avversari e minaccia il nostro pianeta. Questi sono i segnali della crisi, esprimibili in numeri e statistiche. Meno misurabile ma altrettanto profondo è l’indebolimento della fiducia che pervade il nostro Paese, la paura persistente che il declino dell’America sia inevitabile, e che la prossima generazione dovrà ridurre le sue prospettive.
Oggi vi dico che le sfide che affrontiamo sono reali. Sono serie e sono numerose. Non si potranno superare facilmente o in poco tempo. Ma, sappilo America, verranno superate. Oggi siamo qui insieme perché abbiamo preferito la speranza alla paura, e unità di propositi al conflitto e alla discordia. Oggi proclamiamo la fine delle lagne insignificanti e di false promesse, delle recriminazioni e di dogmi obsoleti, che per troppo tempo hanno imbrigliato la nostra politica. Restiamo una nazione giovane, ma per dirla con le parole delle Scritture, è arrivato il momento di mettere da parte le faccende dell’infanzia. E’ arrivato il momento di riaffermare il nostro spirito; di scegliere il meglio della nostra storia; di portare avanti questo dono prezioso, questa nobile idea, passata da generazione a generazione, della promessa fatta da Dio: che tutti sono uguali, tutti sono liberi e tutti hanno l’opportunità di perseguire la piena felicità.