Il premier getta secchiate d'acqua fresca sugli ardori della sinistra. Manifestare? Inutile come protestare contro la grandine.
Ramazza in mano, Berlusconi sta facendo piazza pulita non solo della "monnezza" di Napoli ma anche di
quel che rimane del sempre più tiepido e perplesso girotondismo. E' dal capoluogo campano - città -
bandiera, ormai, di tutti i trionfalismi governativi - che il premier ha gettato secchiate d'acqua fredda
(con grandinata allegata) sui bollori della sinistra."Le opppsizioni possono fare anche le manifestazioni -
ha dichiarato Berlusconi-, ma se sono contro la finanziaria è come manifestare contro la grandine".
Come a dire: fiato sprecato, signori. Non solo. Il paragone tra la finanziaria e il flagello della grandine-
contro la quale, si sa, nessuno può nulla se non mettersi al riparo e pregare che il riparo regga-è degno di
un autentico gaffeur da competizione. Niente autunno caldo, quindi, non perchè non ce ne sia motivo,
ma perchè il governo manda a dire a buon intenditor di esser sordo a qualsiasi protesta, sicchè la
cosidetta sinistra, già ben poco predisposta e convinta a seguire le fanfare ormai sfiatate dei propri
capipopolo, è convinta a evitare di movimentarsi per nulla stando a casa, al caldo.
"Per avere un dialogo - ha ribadito il premier al Tg1 - bisogna avere rispetto degli altri e comportamenti leali.
Questo finora no siè verificato nell'opposizione: se le cose cambieranno saremo i più felici, sennò
andremo avanti a realizzare tutte le riforme promesse agli elettori". Capito l'antifona? L'interlucoture
dissenziente è delegittimato a prescindere, con la scusa della mancata lealtà e sopratutto del mancato
rispetto. E d'ora in avanti, tutti felici e contenti per decreto. Altrimenti, riforme a gogo - piacciano o no -
e ombrelli aperti. Chè grandina e grandina forte.