Riporto uno stralcio tratto dall'intervento del Senatore Felice Belisario (IDV) oggi al Senato.
Ordine del giorno: la manovra finanziaria.
"[...] Puntare sulle riforme strutturali delle pubbliche amministrazioni, sull'abolizione di enti locali intermedi, sugli investimenti nelle infrastrutture, sull'incremento del potere di acquisto, sulla riduzione del carico fiscale delle imprese: questo, a nostro avviso, è il fil rouge che andava e va seguito. Invece il Governo si limita ad introdurre la carta elettronica di mendicità, aiuta i disattenti amministratori di Poste Italiane a mandare a casa decine di migliaia di lavoratori, non risolve il problema del precariato, taglia i fondi alle forze dell'ordine, ai militari, ai vigili del fuoco e, per non farla funzionare meglio, così come in tutte le sedi, anche quelle istituzionali, si va dicendo, perfino alla giustizia.
Non c'è dubbio che la spesa pubblica possa e debba essere tagliata, tuttavia, e mi rivolgo ai colleghi di tutte le forze politiche, dobbiamo accettare una sfida.
Bisogna tagliare inefficienze, sprechi e corruzione ancora dilagante, specie in alcuni settori come la sanità che non risparmia destra e sinistra: Abruzzo docet. Le sforbiciate non possono essere alla cieca con un livellamento senza priorità. [...]
In un momento in cui tutti si sciacquano la bocca parlando di federalismo fiscale equilibrato, responsabile e solidale si vara una manovra che ha un'impronta dirigista e centralista che stravolge il processo programmatorio centro-periferia con la mortificazione del ruolo delle Regioni e degli stessi Ministeri, a partire da quello dell'istruzione, con la concentrazione di ogni potere nelle mani di una sola persona, il ministro Tremonti, che potrà così decidere da solo come spendere 30 miliardi di euro. Il tutto avviene nel grave silenzio delle fonti di informazione."
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Tagli all'istruzione, alla sanità, alle forze dell'ordine...
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