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ARGOMENTO: Tibet

Tibet 13/05/2008 21:09 #28477

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TIBET

Da oggi, per solidarizzare con il popolo tibetano, oppresso da 58 anni a seguito dell'invasione militare cinese del 1950, insieme alle bandiere istituzionali e quella di Bormio, sulla facciata del Comune verrà esposta anche quella della nazione tibetana.

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Tibet 13/05/2008 22:13 #28478

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Ottima iniziativa!!!
E brava SINDACO!!!
...possono toglierci anche la vita,
ma non ci toglieranno mai la LIBERTA\'
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Tibet 15/05/2008 01:52 #28493

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per solidarizzare con il popolo tibetano, oppresso da 58 anni a seguito dell'invasione militare cinese del 1950
A livello personale, mi sembra un po' assurdo ricordarsi del Tibet solamente ora che c'è tutto questo cancan mediatico, e dopo 58 lunghi anni in cui non ne è mai fregato niente di cosa succedesse... anche perchè una volta che la Cina avrà ospitato i Giochi e tutto sarà di nuovo sepolto nel dimenticatoio, a nessuno verrà in mente di chiedersi cosa succede là... o sbaglio?
Anche i curdi e i ceceni, vorrebbero uno stato proprio e riconosciuto... perchè non si parla anche di loro?
Mi aggancio a questo discorso per provare a pensare un pochino più in grande... la tv non ne parla più, ma cosa succede ancora adesso in Iraq, o in Darfur, tanto per fare due esempi conosciuti?
Questi conflitti sono ancora in corso, anche se gli organi di informazione sembrano non accorgersene... è vero che il Tibet è una regione martoriata, ed è giusto che possa rivendicare la propria indipendenza, ma questa scelta fatta di far esporre la bandiera Tibetana in un palazzo comunale mi sembra solo strumentale.... e personalmente non la condivido.
Comunque sia, ognuno fa le scelte che preferisce... L'importante è informarsi e continuare a farlo, cercando di non affidarsi solo alla tv, su tutto ciò che avviene e non solo su tutto ciò a cui ciene dato risalto... questo almeno è il mio pensiero.
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Tibet 15/05/2008 10:40 #28494

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A proposito di conflitti in corso (più o meno dimenticati) riporto dei dati tratti dal sito http://www.peacereporter.net
09.2.2008: Il mondo in guerra; Nel mondo sono in corso 27 conflitti.
Il quadro della situazione all'inizio del 2008




Medio Oriente
1. Iraq 125.000 morti dal 2003
2. Israele-Palestina 6.000 morti dal 2000
3. Turchia (Kurdistan) 40.600 morti dal 1984

Asia
4. Afghanistan 32.000 morti dal 2001
5. Pakistan (Waziristan) 6.300 dal 2004
6. Pakistan (Balucistan) 1.000 morti dal 2004
7. Sri Lanka 72.000 morti dal 1983
8. India (Kashmir) 65.000 morti dal 1989
9. India (Naxaliti) 6.600 morti dal 1980
10. India (Nordest) 51.000 morti dal 1979
11. Birmania (Karen) 30.000 morti dal 1948
12. Thailandia 2.800 morti dal 2004
13. Filippine (Mindanao) 70.200 morti dal 1984
14. Filippine (Npa) 40.200 morti dal 1969

Africa
15. Algeria 150.300 morti dal 1992
16. Sudan (Darfur) 300.000 morti dal 2003
17. Ciad 2.000 morti dal 2005
19. Rep.Centrafricana 2.000 morti dal 2003
20. Nigeria 14.300 morti dal 1994
21. R.D.Congo (Kivu) 3.000 morti dal 2004
22. Uganda 100.000 morti dal 1987
23. Kenya 1.000 morti dal 2007
24. Somalia 6.000 morti dal 2006
25. Etiopia (Ogaden) 4.000 morti dal 1994

Europa
26. Russia (Cecenia) 240 mila morti dal 1994

America Latina
27. Colombia 300.000 morti dal 1964
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Tibet 17/05/2008 15:40 #28529

per solidarizzare con il popolo tibetano, oppresso da 58 anni a seguito dell'invasione militare cinese del 1950
A livello personale, mi sembra un po' assurdo ricordarsi del Tibet solamente ora che c'è tutto questo cancan mediatico, e dopo 58 lunghi anni in cui non ne è mai fregato niente di cosa succedesse... anche perchè una volta che la Cina avrà ospitato i Giochi e tutto sarà di nuovo sepolto nel dimenticatoio, a nessuno verrà in mente di chiedersi cosa succede là... o sbaglio?
Anche i curdi e i ceceni, vorrebbero uno stato proprio e riconosciuto... perchè non si parla anche di loro?
Mi aggancio a questo discorso per provare a pensare un pochino più in grande... la tv non ne parla più, ma cosa succede ancora adesso in Iraq, o in Darfur, tanto per fare due esempi conosciuti?
Questi conflitti sono ancora in corso, anche se gli organi di informazione sembrano non accorgersene... è vero che il Tibet è una regione martoriata, ed è giusto che possa rivendicare la propria indipendenza, ma questa scelta fatta di far esporre la bandiera Tibetana in un palazzo comunale mi sembra solo strumentale.... e personalmente non la condivido.
Comunque sia, ognuno fa le scelte che preferisce... L'importante è informarsi e continuare a farlo, cercando di non affidarsi solo alla tv, su tutto ciò che avviene e non solo su tutto ciò a cui ciene dato risalto... questo almeno è il mio pensiero.


Ma si, non facciamo niente che è meglio... viva la filosofia del "piuttosto che fare un passo, anche se piccolo, non faccio nemmeno quello"
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Tibet 19/05/2008 00:43 #28582

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Ma si, non facciamo niente che è meglio... viva la filosofia del "piuttosto che fare un passo, anche se piccolo, non faccio nemmeno quello"
Esiste una bella differenza tra il fare una cosa perchè ci si crede, e fare una cosa perchè conviene farlo e porta facili consensi... Tutto qua.
Se oltre all'esporre semplicemente una bandiera ci dovesse essere un discorso più concreto, sono pronto a riconoscere che mi sono sbagliato, e sarò lieto di ammetterlo... ma finchè tale iniziativa si limiterà a questo, rimarrò del parere che sia solo una mossa propagandistica, fumo lanciato negli occhi di chi non è capace (o non vuole) leggere oltre...
Un passo è una cosa, una finta è un'altra...
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Tibet 19/05/2008 21:36 #28588

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[Esiste una bella differenza tra il fare una cosa perchè ci si crede, e fare una cosa perchè conviene farlo e porta facili consensi... Tutto qua.
Se oltre all'esporre semplicemente una bandiera ci dovesse essere un discorso più concreto, sono pronto a riconoscere che mi sono sbagliato, e sarò lieto di ammetterlo... ma finchè tale iniziativa si limiterà a questo, rimarrò del parere che sia solo una mossa propagandistica, fumo lanciato negli occhi di chi non è capace (o non vuole) leggere oltre...
Un passo è una cosa, una finta è un'altra...


Credo che questi piccoli gesti (che sono comunque una manifestazione di sentimenti e come tali credo degni di rispetto) possano più che altro generare l'esigenza di riflettere, in chi a volte e' distratto da tanti problemi quotidiani, su una vicenda tragica, sulla quale molti preferiscono chiudere gli occhi perchè la Cina è un interessante partner commerciale!
Tutte le sopraffazioni e le privazioni della libertà sono da condannare! Il caso del pacifico Tibet, che non fa notizia attraverso attentati o azioni violente, mi commuove, esattamente come la vicenda della Birmania e molte altre dove, senza usare le armi, si cerca solo di difendere la propia identità, le proprie radici, la propria cultura e la propria religione.
ElisabettaFerroTradati
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Tibet 19/05/2008 21:58 #28589

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Non mi sono mai permesso di dire che sia una scelta da non rispettare appoggiare il Tibet... anzi. La rispetto, ma rispettare non vuol dire omologarsi a un'affermazione sempre e comunque.
Pur rispettandola, ho sottolineato il motivo per cui non la condivido, ossia il fatto che al giorno d'oggi è "di moda" appoggiare questo paese, che come da Lei sottolineato, da 58 anni versa in quelle condizioni... E' giusto commuoversi ora per queste cose, ma quando tra tre mesi nessuno ne parlerà più, cosa sarà rimasto di questa commozione? Avrà avuto un senso? O sarà solo stata un'iniziativa vuota e sterile?
Attaccarsi ora al carro dei sostenitori di quest'iniziativa semplicemente mi sembra un modo come un altro di cercare facili consensi attraverso un gesto che non costa nulla, in attesa del prossimo popolo da "sostenere" con una bandiera... E se fosse solo questo, mi sembrerebbe una cosa un poco ipocrita.
Spero di essere smentito dai fatti, ne sarei davvero lieto e sarei il primo a farLe i complimenti. Ma fino ad allora la penso così.
Poi, ognuno è libero di dare libero sfogo alla propria commozione come crede... così come (spero) ognuno è libero di esprimere il proprio punto di vista, anche se differente.
In bocca al lupo per la Sua iniziativa.
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Tibet 11/11/2008 16:22 #29884

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A pochi mesi dalle olimpiadi cosa è rimasto della solidarietà al Tibet?
Credo che la sempre maggiore potenza economica della Cina ad oggi sia anche la più grossa barriera verso una soluzione a favore delle popolazioni Tibetane.

FATTI E CIFRE DELLA SITUAZIONE IN TIBET
1. Un milione e duecentomila tibetani (un quinto della popolazione) sono morti come risultato dell'occupazione cinese.

2. Migliaia di prigionieri religiosi e politici vengono detenuti in prigioni e in campi di lavoro forzato, dove la tortura è pratica comune.

3. Le donne tibetane sono soggette a sterilizzazione forzata e a procurati aborti.

4. Le cure mediche non sono accessibili a tutti e le strutture migliori sono riservate agli individui di nazionalità cinese.

5. In Tibet, l'istruzione per i bambini cinesi è nettamente superiore a quella disponibile per i tibetani. Il 70% dei posti nelle strutture educative superiori è riservato ai Cinesi.

6. Il Tibet, un tempo pacifico stato cuscinetto tra l'India e la Cina, è stato trasformato in una vasta base militare, che ospita non meno di 500.000 soldati cinesi, e un quarto della forza missilistica nucleare cinese, valutata complessivamente in 550 testate nucleari.

7. Più di seimila monasteri, templi ed edifici storici sono stati razziati e rasi al suolo, e le loro antiche e insostituibili opere d'arte e i tesori della letteratura sono stati distrutti o venduti dai cinesi, durante le 'riforme democratiche' prima del 1966, e il rimanente durante la Rivoluzione Culturale, secondo le autorità cinesi

8. La Cina in Tibet proibisce I' insegnamento e lo studio del Buddhismo. L'odierna apparenza di libertà religiosa è stata inaugurata unicamente per fini di propaganda e per il turismo.

9. I monaci e le monache continuano a essere espulsi dai monasteri.

10. Le risorse naturali del Tibet e la sua fragile ecologia stanno per essere irrimediabilmente distrutte, come risultato dell'invasione cinese. Gli animali selvatici sono stati praticamente sterminati, le foreste abbattute e il terreno e stato impoverito ed eroso.

11. Sin dall'invasione il Tibet storico è stato diviso dalla Cina Comunista. Le province tibetane dell'Amdo, e gran parte del Kham, sono state incorporate nelle province cinesi di Qinghai, Gansu, Sichuan e Yunnan.

12. Nel 1960 la Commissione di Giustizia Internazionale ha rilevato in Tibet sia atti di genocidio sia l'aperta violazione di sedici articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

13. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato tre Risoluzioni di Condanna alla Cina, per 'violazioni dei fondamentali diritti umani del popolo tibetano' e ha invitato la Cina a rispettare i diritti del popolo tibetano, incluso il proprio diritto alla auto-determinazione.

14. La xxesima sessione della Sotto-Commissione delle Nazioni Unite ha adottato la Risoluzione 1991/L, 19, denominata 'La situazione in Tibet', il 25 agosto 1991, a Ginevra, dopo aver ricevuto ripetuti resoconti delle grossolane violazioni dei diritti umani in Tibet. La Sotto-Commissione ha dichiarato la sua "preoccupazione per le continue violazioni dei fondamentali diritti umani e libertà che mettono in pericolo la particolare identità culturale, religiosa e nazionale del popolo tibetano". Le autorità cinesi in Tibet praticano la discriminazione e la segregazione ufficialmente e apertamente.

15. Il Tibet è controllato strettamente dal partito e dall'esercito Comunista Cinese. Pechino nomina tutti i funzionari superiori del governo e del partito, la maggior parte dei quali non parla tibetano.

16. I tibetani, nonostante il rischio di torture, di imprigionamento e di esecuzioni capitali, non hanno mai accettato l'occupazione cinese del loro paese, mettendo in atto una resistenza a questa occupazione totalmente non violenta e pacifica ma molto determinata. Dal settembre 1987, in tutto il Tibet si sono verificate piu di 100 dimostrazioni contro il dominio cinese, che hanno avuto come risultato piu di 450 morti e la carcerazione di migliaia di tibetani, eseguita senza un regolare processo.
..su e giù nel tentativo di trovare un per sempre..
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