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ARGOMENTO: Fidel Castro

Fidel Castro 21/02/2008 21:33 #27339

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Mi sembra strano che nessuno non ha ancora commentato l'annuncio del ritiro dalla vita politica del LIDER MAXIMO
E' veramente la fine di uno degli ultimi se non del vero ultimo baluardo del comunismo mondiale?
« Ci sono due cose infinite nell'universo: l'universo e la stupidità umana e della prima non ne sono sicuro[...]Se dovessi rinascere, farei l'idraulico. » (A. Einstein)
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Fidel Castro 22/02/2008 18:49 #27351

ovviamente no! rimane franco turigliatto, e lo abbiamo noi! (che culo!)
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Fidel Castro 22/02/2008 19:29 #27352

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Beh, non è che scomparso Castro dalla scena, scompaia il comunismo...
Governi comunisti (veri o presunti comunisti) sono al governo in Cina, Laos, Vietnam, Corea del Nord... e anche a Cuba.

Certo è il tramonto di un personaggio che ha segnato molto la scena politica mondiale... ma non scompare il comunismo, tranquilli... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
I processi storici sono creati e interrotti di continuo dall'iniziativa dell'uomo,in quanto agisce. Di conseguenza,non è per nulla superstizioso,anzi è realistico,aspettarsi dei "miracoli" in campo politico.--H.Arendt
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Fidel Castro 22/02/2008 20:54 #27355

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Beh..sicuramente ormai Castro era rimasto l'ultimo leader di quella generazione di comunisti diciamo con un pò di polso..ormai negli stati in cui c'è il comunismo si tende sempre più a liberalizzare (vedi cina..)..dopo il crollo dell'unione sovietica si è visto come certi regimi non possano durare a lungo..i "posteri" si sono regolati di conseguenza..
...sui tentativi di oggi si basano le certezze di domani...
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Fidel Castro 23/02/2008 18:34 #27362

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Beh, non è che scomparso Castro dalla scena, scompaia il comunismo...
Governi comunisti (veri o presunti comunisti) sono al governo in Cina, Laos, Vietnam, Corea del Nord... e anche a Cuba.

Certo è il tramonto di un personaggio che ha segnato molto la scena politica mondiale... ma non scompare il comunismo, tranquilli... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Tranquilli mica tanto,
hai elencato degli stati che non sono proprio il simbolo della libertà e della democrazia,
il comunismo o meglio il Marxismo non è da confondere con il dittatorialismo mascherato da comunismo, questi stati di COMUNE hanno solo la dittatura
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Fidel Castro 23/02/2008 19:25 #27363

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il comunismo o meglio il Marxismo non è da confondere con il dittatorialismo mascherato da comunismo, questi stati di COMUNE hanno solo la dittatura

Concordo in pieno con te! Infatti ho specificato 'regimi comunisti veri o presunti'... perchè sono comunisti di nome ma non di fatto. 'Nsomma, l'eterno problema della storia del comunismo (e, d'altronde, di ogni sistema politico: la differenza tra ciò che si dice e quello che poi avviene in realtà)
I processi storici sono creati e interrotti di continuo dall'iniziativa dell'uomo,in quanto agisce. Di conseguenza,non è per nulla superstizioso,anzi è realistico,aspettarsi dei "miracoli" in campo politico.--H.Arendt
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Fidel Castro 28/02/2008 21:26 #27456

il comunismo o meglio il Marxismo non è da confondere con il dittatorialismo mascherato da comunismo, questi stati di COMUNE hanno solo la dittatura

Concordo in pieno con te! Infatti ho specificato 'regimi comunisti veri o presunti'... perchè sono comunisti di nome ma non di fatto. 'Nsomma, l'eterno problema della storia del comunismo (e, d'altronde, di ogni sistema politico: la differenza tra ciò che si dice e quello che poi avviene in realtà)


di conseguenza, poichè è impossibile nominare almeno uno stato comunista che funzioni o che abbia funzionato e che "quello che si dice è diverso da quello avviene in realtà", la conclusione è che il comunismo è una utopia che rapportata alla realtà si trasforma in una colossale minaccia alla libertà e alla democrazia... non capisco quindi il tuo intervento precedente che, positivamente, affermava che il comunismo non sparirà.
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Fidel Castro 14/03/2008 23:57 #27687

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Sono passate solo poche settimane dalla nomina di Raul Castro come presidente dell'Avana che quest'ultimo ha autorizzato la vendita libera di computer e dvd sul mercato di Cuba, si possono inoltre da oggi commerciare su tutta l'isola anche megaschermi e biciclette a batteria.....
Che sia davvero l'inizio di una nuova vita per il popolo cubano?
Nell'attesa del rinnovamento però 5 calciatori della nazionale cubana under 23 impegnati in un torneo a Miami hanno pensato bene di dileguarsi e chiedere asilo politico in USA...
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Fidel Castro 17/03/2008 19:51 #27700

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il comunismo o meglio il Marxismo non è da confondere con il dittatorialismo mascherato da comunismo, questi stati di COMUNE hanno solo la dittatura

Concordo in pieno con te! Infatti ho specificato 'regimi comunisti veri o presunti'... perchè sono comunisti di nome ma non di fatto. 'Nsomma, l'eterno problema della storia del comunismo (e, d'altronde, di ogni sistema politico: la differenza tra ciò che si dice e quello che poi avviene in realtà)


di conseguenza, poichè è impossibile nominare almeno uno stato comunista che funzioni o che abbia funzionato e che "quello che si dice è diverso da quello avviene in realtà", la conclusione è che il comunismo è una utopia che rapportata alla realtà si trasforma in una colossale minaccia alla libertà e alla democrazia... non capisco quindi il tuo intervento precedente che, positivamente, affermava che il comunismo non sparirà.

Non mi sono spiegato. Il comunismo, come diceva anche Luca Luca, è stato adottato come 'maschera' di facciata per giustificare interventi mossi in realtà solo dall'ambizione e dall'interesse personale di chi era al governo. Quindi questo non era 'comunismo' vero e proprio, anche se ne aveva le sembianze.

Ne discutevo proprio ieri con un amico, commentando il fatto che a Cuba fosse ora concesso vendere le televisioni, prima proibite.
Egli sosteneva che la limitazione della libertà e dell'informazione fossero tipiche del comunismo. Questo non è vero!

Il comunismo (nella sua pura ideologia) parte da una rivalutazione (e non svalutazione) della persona. Si basa sull'onestà di ogni singolo individuo, sia esso amministratore statale oppure operaio..

Ma ci tengo a dire una cosa: io non voglio fare la parte dell'oltranzista e di quello di estrema sx. Certo il comunismo ha i suoi limiti, ma anche il capitalismo ne ha parecchi (e li vediamo piuttosto chiaramente in questi giorni!).
La mia idea personale è di un livellamento operato dallo Stato che pareggi le enormi disparità (di giustizia, di possibilità economiche, di libertà) tra i ricchi e i poveri. (Questo come punto di partenza, ma in fondo come naturale punto di arrivo). Senza togliere la possibilità di emergere a ciascuno in piena libertà, come ognuno preferisce; senza tentare di togliere le differenze tra i singoli (obbiettivo peraltro impossibile, oltre che ingiusto..)
Ma puntando ad un'educazione del cittadino, di ogni essere umano, a guardare oltre a sè, a vivere in armonia come una parte nel tutto, co-l-laborando ad un progetto e alle necessità maggiori. Spostando il proprio centro al di là di se stessi. Un'educazione che non ti lasci dormire se sai che un essere umano come te mangia carne una volta al mese ed è costretto a dormire in un angolo della strada, sotto quattro cartoni.
Uno stato che si educhi. Da questo importante presupposto deriva tutto il resto, dovrebbe derivare ogni programma elettorale.
Perchè se non puntiamo a questo, non c'è futuro.
I processi storici sono creati e interrotti di continuo dall'iniziativa dell'uomo,in quanto agisce. Di conseguenza,non è per nulla superstizioso,anzi è realistico,aspettarsi dei "miracoli" in campo politico.--H.Arendt
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Fidel Castro 17/03/2008 22:59 #27706

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La mia idea personale è di un livellamento operato dallo Stato che pareggi le enormi disparità (di giustizia, di possibilità economiche, di libertà) tra i ricchi e i poveri. (Questo come punto di partenza, ma in fondo come naturale punto di arrivo). Senza togliere la possibilità di emergere a ciascuno in piena libertà, come ognuno preferisce; senza tentare di togliere le differenze tra i singoli (obbiettivo peraltro impossibile, oltre che ingiusto..)
Ma puntando ad un'educazione del cittadino, di ogni essere umano, a guardare oltre a sè, a vivere in armonia come una parte nel tutto, co-l-laborando ad un progetto e alle necessità maggiori. Spostando il proprio centro al di là di se stessi. Un'educazione che non ti lasci dormire se sai che un essere umano come te mangia carne una volta al mese ed è costretto a dormire in un angolo della strada, sotto quattro cartoni.
Uno stato che si educhi. Da questo importante presupposto deriva tutto il resto, dovrebbe derivare ogni programma elettorale.
Perchè se non puntiamo a questo, non c'è futuro.

Utopia pura utopia
mi spieghi come si possono livellare le disparità di possibilità ecominiche tra un ricco e un povero?
Come posso dare la possibilità di emergere a qualcuno se poi lo livello a cului che di emergere non ci pensa neppure?
Io mi faccio un mazzo così tutti i giorni, ho voglia di lavorare per poter avere un qualcosa in più nel futuro e poi devo guadagnare tanto come colui che se ne stà tutto il giorno a godersi la disoccupazione?
Mi stà bene la piena solidarietà per chi è più sfortunato di noi e ha bisogno di cure e di aiuto ma se togli alla gente la possibilità di emergere e di guadagnare di più purchè lavori di più togli ogni stimolo a produrre e di conseguenza togli la voglia di crescere e cio che non cresce MUORE.

Ogni Mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che cominci a correre.
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Fidel Castro 18/03/2008 12:30 #27713

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Infatti ho specificato: questo è necessario come punto di partenza. Credo che sei d'accordo con me che se uno nasce da una famiglia povera, al giorno d'oggi può essere un genio che avrà difficoltà enormi ad emergere...
Mentre un qualsiasi ignorante (se ne vedono in giro parecchi) ha fama e successo grazie ai soldi che può investire in immagine, pubblicità e quant'altro.
Converrai con me che un giovane imprenditore potrà permettersi anche degli errori madornali come costruire due interi quartieri di milano (che si riveleranno un buco nell'acqua) e costruire lo stesso un impero finanziario solo se ha le spalle ben coperte dalle banche che frequenta, dagli amici che ha...! (ogni riferimento a persone e/o cose è puramente casuale, ovviamente...). No?

Andando a fondo, la questione principale (che distingue la pura utopia da un progetto che guarda lontano) è considerare cosa si intende per 'successo' e cosa si intende per 'giustizia'.

Cosa è il successo?
Un uomo che muore con un conto in banca di 6 miliardi di euro ha avuto successo?...
Un poveraccio che muore miseramente con intorno al proprio letto moglie e figli è un fallito?...

Cosa è giusto?
Che uno faccia i propri interessi al di là di ogni possibile scrupolo di coscienza è giusto?
Un uomo che vive e paga le tasse onestamente, anche se queste sono ingiuste e lo opprimono, è giusto oppure no? Uno che compra i film e si rifiuta di scaricarli illegalmente è uno stordito oppure è un uomo onesto, anche ammettendo che la legge sia ingiusta?

Dipende in quale paradigma ci poniamo...
Non sono problemi sulle nuvole, in fondo tutto ciò ci tocca da vicino. in che direzione deve agire un uomo di stato?
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Fidel Castro 18/03/2008 19:54 #27715

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Non sono affatto d'accordo con te..
non credo assolutamente che una persona che nasce da una famiglia povera sia destinato a rimanere nell'indigenza, se si rimbocca le maniche, ha fiuto e ha la capacità di farsi apprezzare dalla gente giusta può migliorare sicuramente il suo stutus. Anche dalle nostre parti c'è gente che è nata da un povero contadino ma lavorando duro magari all'estero si è costruito una bella posizione.
Un imprenditore che mi costruisce mezza milano (e da lavoro a mezzo meridione) tanto ignorante non deve essere, certo fa i suoi interessi ma ..Chi non li fa? Visto che siamo sul Topic " Fidel Castro" ti ricordo che Guevara non è morto in guerra o per mano dei nemici....

Cos'è il successo?
Per me è partire geometra (piu o meno) e diventare manager di successo ( Briatore)
Cos'è giusto? Vivere, lavorare, pagare le tasse, ma non fare sempre la figura del coglione
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