C'e' una logica che prevale su tutto cio': puoi avere la squadra vincente, ma se perdi l'unico ruolo che potra' avere sara' quello di fare i raccattapalle ai bordi del campo.
E' sbagliato anche il solo porre questa logica sul tavolo, ma purtoppo cosi' va il mondo. C'e' chi vince e c'e' chi perde. E purtroppo se vuoi poter fare qualcosa di positivo la prima battaglia da vincere e' quella dei numeri. E se per avere i numeri devi scendere a compromessi, rischi di dover perdere per strada elementi di indubbio valore che pero' magari numericamente pesano meno. E se non li vuoi perdere ...... rischi di non avere i numeri ..... E' un cane che si morde la coda, da qualsiasi lato tu voglia vedere le cose.

La cosa veramente assurda e' che spesso in politica non venga premiato chi ha davvero le capacita' ma chi pesa di piu' (e in quanto a peso io credo di poter fare la mia porca figura ....... peccato che il mio non sia "peso politico").

Il fatto e' che non vedo come si possa uscire da queste logiche.

interessante deduzzione faustino...

è difficile uscire da queste logiche, purtroppo il peso politico di una persona si da più al portafoglio, quindi alla frangente economica, che al cervello ovvero alla matrice socio culturale di una persona...

antropos phisey politikon zoon....

Purtroppo e' proprio cosi'.

forse dovremo avere la forza di fare una rivoluzione in questo senso, cambiando il baricentro di premio di un politico...
(senza naturalmente generalizzare la cosa), esistono per fortuna ancora persone capaci di interessarsi e attivarsi per il bene comune...

Condivido buona parte di ciò che è sato scritto, in particolare negli ultimi interventi,ma proprio per questo ho qualche dubbio su questa affermazione.E' pur vero che chi perde conta poco,penso però che in qualche modo responsabilizzi maggirmente chi vince,ma sopratutto,e qui mi ricollego a quanto detto da Janez,significa che in campo non c'era una sola squadra,che la partita si è giocata,e dovrebbe e potrebbe essere la base per cercare di rinforzarsi e continuare ad allenarsi per la partita successiva.Ci sono stati molti raccattapalle che stando ai bordi del campo,osservando i giocatori durante gli allenamenti e le partite,sono diventati a loro volta degli ottimi giocatori e qualcuno anche grande campione.Forse dovremmo essere capaci di essere raccattapalle attenti e costanti anche quando la partita o l'allenamento non suscitano grandissimi interessi,per avere al momento opportuno la possibilità,se ne avremo la voglia di dimostrare il proprio valore.

Sono pienamente daccordo con te.
La mia affermazione partiva da un presupposto ben preciso: che l'obiettivo fosse quello di vincere a ogni costo e in questo senso la intendevo.
Il ruolo del raccattapalle non e' certo secondario in questo contesto, anzi ...... la possibilita' di vedere da vicino e studiare e apprendere dai giocatori in campo non e' cosa da poco e permette di fare esperienza seppure indirettamente, e la speranza e' che "il momento opportuno" si presenti dando la possibilita' di dimostrare il proprio valore. Ci sono stati come dici tu molti raccattapalle diventati degli ottimi campioni, ma pochi se rapportati a tutti quelli che non hanno mai avuto la possibilita' di poter mostrare le loro capacita'.