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ARGOMENTO: LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO?????

LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 10/04/2007 10:22 #11383

Ho aperto questo topic con la presunzione che, davanti a quello che sta ripetutamente accadendo all'estero (vedi rapimenti delle due Simone, della Sgrena, di Mastrogiacomo, dei dirigenti dell'ENI in Nigeria ecc ecc), ognuno di noi si sarà poi fatto un' opinione su cosa è giusto fare da parte del governo Italiano in tali situazioni....
Voglio discostarmi, almeno qui, dalle mie personali opinioni e convinzioni politiche perchè il problema è secondo me bipartizan......

Non è ora di farla finita con questo piagnisteo che, ogni volta che un italiano civile viene rapito all'estero, l'opinione si mobiliti per la sua liberazioni a costo di tutto e di tutti.....
A mio modesto parere non l'ha mica prescritto il medico che un giornalista deve spingersi nei posti più infami e abitati dai più spregevoli individui, che definirli tali è quasi un eufemismo, in nome del dovere di cronaca ad ogni costo....
Un ottimo giornalista se ne può stare comodamente seduto presso la propria scrivania della sede italiana del giornale e scrivere e raccontare tali vicende con pari enfasi......
Non è che l'idea di eroismo, di fama, di diventare dei personaggi di prima pagina stia, forse, contagiando un po' troppo tali persone?????

Ma siamo poi così sicuri che la vita di una persona valga, il più delle volte, la vita di molte altre per riuscire a liberarlo (vedi, ad esempio, Calipari, l'interprete afgano, l'autista ecc ecc), per non parlare degli ingenti riscatti, delle possibili crisi di governo che rischiano di originarsi perchè qualcuno sia di dx ch di sx fa puntualmene il furbetto raccontando la fava quando nella realtà si sceglie di trattare con vili terroristi tagliagole????????
Addirittura siamo giunti a scambiare la vita di un italiano con la liberazione di 5 capi Talebani Terroristi: ma dove stiamo andando di sto passo?????

E poi è forse giusto che certe pericolose trattative vengano condotte da organizzazioni non governative, a scopo umanitario quali Emergency con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti????
Non è forse meglio che ognuno di noi svolga il compito a cui è preposto lasciando lo spazio di manovra a chi è specializzato in tali operazioni a rischio totale (vedi servizi segreti, squadre speciali ecc ecc)

Scusate il mio sfogo ma non ne posso più di certe situazioni che si vengono, purtroppo, a creare e da come vengono gestite anche e soprattutto a causa dell'opinione pubblica italiana........

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LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 10/04/2007 11:29 #11384

non credo che il problema possa essere affrontato in questo modo, un po' semplicistico a mio parere.
è vero che non esiste nessuno medico che prescrive la presenza di giornalisti sui teatri di guerra .. è altrettanto vero che a volte la presenza dei giornalisti ha potuto testimoniare la realtà che viceversa sarebbe stata esclusivamente una verità di regime.
per cui il giusto rispetto per chiunque compie il proprio dovere che sia militare che civile
altro discorso riguarda le trattative che vengono instaurate per la liberazione degli ostaggi
credo che il governo italiano abbia il dovere di difendere i propri cittadini in qualsiasi parte del mondo si trovino …
Detto questo credo anche che:
1. non bisogna scendere a patti con nessun terrorista o delinquente;
2. non bisogna pagare nessun riscatto per la liberazione degli ostaggi a meno che questo consenta la cattura di chi ha operato il crimine (che sia talebano, iraniano, mafioso, delinquente comune, ecc. poco importa)
3. nei teatri di guerra non devono essere assunte posizioni dai singoli stati ma concordate con le organizzazioni internazionali

.......
Dubium sapientiae initium - Il dubbio è l’inizio della sapienza (Cartesio)
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LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 10/04/2007 22:59 #11477

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Wow, che argomento interessante.
Un giornalista, o un medico, un volontario, o semplicemente un uomo come noi che per motivi di lavoro viene coinvolto in prima persona in una guerra (di territorio, politica, religiosa, ma soprattutto di interessi) e viene usato come merce di scambio per ottenere la liberazione di altri terroristi, o per denaro (con cui quei terroristi finanzieranno l'acquisto di armi per proseguire nella loro guerra e nei loro interessi giusti o sbagliati che siano). Che faresti? Mettiamoci al posto di quelli che devono decidere.
Si accetta il ricatto? Una vita umana è importante ma... la guerra prosegue e bisogna decidere, il tempo sta per scadere, sta per scadere un ultimatum. L'opinione pubblica preme, i politici si insultano e tu sei lì, in mezzo, devi accontentare tutti. DEVI salvare quella vita, potrebbe essere tuo padre, tuo fratello, tua amico. Con la tua scelta (SI/NO) puoi salvare una vita, ma quante altre potrebbe essere spezzate.
Perchè bisogna scegliere? La sua vita è più importante di quella dell'autista con cui viene rapito?
Io sono per il non cedere al ricatto, ma non perchè chi è andato nel paese in guerra se l'è in qualche modo "cercata", ma per il rispetto che ho per le altre vite umane, e perchè così si incentiva il terrorista a proseguire nei rapimenti per avere qualcosa in cambio.
E allora dobbiamo fare finta di niente? Guerra lontana da casa non ci deve toccare? Problema terrorismo lontanissimo?
E sì che quando è successa la distruzione delle Torri Gemelle, gli attentati in metropolitana, anche da noi se ve ne siete accorti, qui vicino, controllavano continuamente la diga di Cancano perchè si diceva fosse possibile obiettivo terroristico.
Cosa scegliere?
Carpe Diem
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LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 11/04/2007 02:21 #11499

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Problema delicato, difficile da trattare.vivaldi2000 ha scritto:
Detto questo credo anche che:
1. non bisogna scendere a patti con nessun terrorista o delinquente;
2. non bisogna pagare nessun riscatto per la liberazione degli ostaggi a meno che questo consenta la cattura di chi ha operato il crimine (che sia talebano, iraniano, mafioso, delinquente comune, ecc. poco importa)
3. nei teatri di guerra non devono essere assunte posizioni dai singoli stati ma concordate con le organizzazioni internazionali
Sui primi due punti direi che siamo d'accordo.
Sul terzo già mi viene qualche dubbio. Nelle "organizzazioni internazionali" nn ci credo troppo.
Internazionali cosa vuol dire? A volte mi pare che si riferisca solo alle scelte di pochi stati potenti rispetto a tutti quelli che ci sono nel mondo..
E nn venite a raccontarmi che è per difendere la democrazia o cose simili, solo una scusa..
Gli interessi sono altri.. Purtroppo spesso solo quelli economici..vivaldi2000 ha scritto:
credo che il governo italiano abbia il dovere di difendere i propri cittadini in qualsiasi parte del mondo si trovino …
Su questo direi di no. Il governo italiano deve difendere i propri cittadini sul proprio territorio, ma in tutto il mondo mi
sembra una pretesa un pò troppo grande.
Si sa benissimo di che tipo di territori si parla, dei pericoli che esistono.
Perciò credo che se uno decide di andare lì è un pò una sua responsabilità, sa quali rischi corre.
E' come se uno che nonostante i cartelli di pericolo va ad arrampicarsi su un palo dell'alta tensione e poi ci si lamentasse
se muore folgorato.
Hanno tutto il mio rispetto, specialmente quelli che sono via x aiutare la povera gente attraverso associazioni umanitarie,
ma nn credo sia giusto che intervenga il governo se lì un italiano viene rapito. Conosceva i rischi che correva e ha
fatto la scelta di andare là. Una sua scelta, di cui è il solo responsabile.
Inoltre se lo stato interviene, poi logico che i terroristi rapiscono gente.
Se da parte dello stato nn ci fosse alcun intervento di certo i terroristi nn rapirebbero più nessuno.. Quali interessi avrebbero?
- Coltivate Linux, Windows si pianta da solo!
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LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 11/04/2007 15:05 #11536

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Scusate, ma è facile parlare così. Non so se scrivereste così se uno dei rapiti fosse vostro padre, fratello o figlio...
Non so se alzereste le spalle dicendo 'è meglio che uno solo muoia per il popolo'...
I processi storici sono creati e interrotti di continuo dall'iniziativa dell'uomo,in quanto agisce. Di conseguenza,non è per nulla superstizioso,anzi è realistico,aspettarsi dei "miracoli" in campo politico.--H.Arendt
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LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 11/04/2007 15:19 #11539

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Appunto.
Il problema non è sempre così facile.
Allo stesso modo, tuttavia, non so se alzerei le spalle sapendo che le cinque persone liberate al posto di Mastrogiacomo possono uccidere (e credo che qualcuno di loro lo farà, prima o poi), o organizzare nuovi atti terroristici, che potenzialmente uccideranno altre persone.
E' una situazione delicata, ma un'entità nazionale o sovranazionale credo sia obbligata a svincolarsi da ottiche prettamente personali... certo, quando la cosa ci tocca da vicino i punti di vista possono cambiare... ma condivido Soxs quando dice che andare in un luogo di guerra in alcuni casi è una scelta, e per certi versi comporta anche delle responsabilità. Trovo giusto fare quanto possibile per aiutare i propri concittadini, ma mi pongo il problema di abbassarsi a scendere a patti con la controparte.
Quando la richiesta raggiunge questi livelli, è brutto dire che una vita è un prezzo da pagare per salvarne altre, ma in sostanza credo che - a volte - sia così.
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LIBERARE O NON LIBERARE GLI OSTAGGI ALL'ESTERO????? 11/04/2007 16:33 #11554

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Mai scendere a patti e/o compromessi. Purtroppo a volte ci sono priorità, o scelte in cui bisogna guardare "al meno peggio". E' difficile lasciare morire un italiano, o comunque in generale un'uomo, ma se per salvarlo devo liberare 5 criminali (magari catturati con il sangue di soldati...), allora mi dispiace, ma pace all'anima sua.
Quando vai in battaglia torna con la testa del tuo nemico. O senza la tua.
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