Ieri sera, alle 21, dopo la riunione dei soci per la discussione ed approvazione del bilancio 2011, si è tenuta un'assemblea pubblica per informare la popolazione in merito allo stato di salute di questa società. Non molti i cittadini pervenuti, perlopiù di Bormio, e questo mi ha sorpreso visto le polemiche abbastanza accese che si erano generate l'anno scorso a causa dell'aumento delle tariffe e della diminuzione degli sconti per i residenti.
Il dato di fondo è che il bilancio chiude con una perdita di quasi 700.000€. Si è cercato di motivare questa perdita con delle spese fatte dal precedente consiglio di amministrazione giudicate totalmente senza senso (e per le quali sembra siano in corso delle indagini), una politica dei prezzi sbagliata perseguita dal 2004 al 2011 e con una più corretta disposizione di alcune voci a bilancio che ora danno un quadro più reale della situazione.
La situazione è aggravata dalla crisi economica generale che non lascia ben sperare per la stagione che si sta aprendo. Sono stati mostrati dei dati sulle presenze turistiche in montagna durante l'ultima stagione invernale che sono decisamente preoccupanti. Appare sempre più evidente la mancanza di quel famoso ente turistico comprensoriale in grado di promuovere tutte le numerose attività che l'Alta Valle può offrire ai suoi ospiti. Senza un qualcosa del genere, strutture come Bormio Terme hanno difficoltà a trovare un numero di clienti sufficienti a coprire gli enormi costi di gestione.
Marginalmente sono stati toccati altri argomenti come il rinnovo della concessione della Cinglaccia, per il quale pare ci sia una possibile soluzione che però non è stata illustrata, il rifacimento della conduttura della Cinglaccia stessa, che si trova in buona parte sul comune di Valdidentro, e le ragioni che hanno portato a disdire il contratto di gestione per il ristorante, per il quale è stato emesso un nuovo bando.