Ma la Valdidentro non è Livigno, qui gli alberghi chiudono invece di aprire, gli appartamenti sono sfitti se non per poche settimane all'anno, I giovani se ne vanno via a studiare e non gli viene più in mente di ritornare al paesello a rifare i sacrifici fatti dal "vecchio" per costruire l'attività...
Ho sentito più di uno dire: Ma chi me lo fa fare...
Il ruolo delle amministrazioni è fondamentale, ma le amministrazioni siamo noi e siamo noi che diciamo: Ma chi ce lo fa fare?
Hai ragione. la Valdidentro non e' Livigno .... e noi stiamo subendo piu' di altri questo momento di crisi che investe anche (ma non solo) il comparto turistico. E' statisticamente provato che ogni crisi puo' essere affrontata e superata meglio dalle grosse realta', e i primi a soccombere sono proprio i "piccoli", nello specifico Livigno ma anche Bormio stanno affrontando meglio di noi questo periodo di difficolta'.
Il ruolo delle amministrazioni e' fondamentale ...... dici bene, ma non e' vero che le amministrazioni siamo noi. Noi diamo fiducia a una lista piuttosto che ad un'altra, crediamo a delle promesse elettorali o a candidati piu' o meno convincenti nel proporle. La realta' e' che spesso queste promesse vengono disattese ed e' li' che ci ritroviamo a dire "ma chi ce lo fa fare ..... tanto alla fine chi ha il potere lo usa e fa come vuole senza sentir ragioni di sorta".
In questo topic ho letto di zona T, di prime case, di seconde, di edilizia agevolata/convenzionata, di strategia turistica, di cura e valorizazzione del territorio, tutti argomenti che meriterebbero approfondimenti adeguati ....... ce ne sarebbero anche altri da aggiungere, ma credo che fondamentalmente oggi manchi soprattutto una cosa: una comune strategia e una condivisione di intenti su come vogliamo che diventi la nostra Valdidentro.
E' vero infatti che il risultato e' la somma del valore aggiunto che ognuno di noi puo' mettere sul tavolo, ma questo e' vero solo se la direzione seguita e' comune a tutti, se ci sono delle linee guida condivise, se ci sono dei progetti condivisi nei quali tutti crediamo ..... se faccio un'analisi della mia esperienza in Proloco mi accorgo che ora piu' che mai manca proprio questa condivisione, questa progettualita' comune, manca dialogo, manca volonta' di confronto, in primis proprio da parte dell'amministrazione.
Abbiamo un settore, quello delle associazioni, che da sempre fa fronte comune e da anni e' parte fondamentale nel motore globale della Valdidentro. Non solo in campo turistico, ma anche e soprattuto in tutte quelle piccole cose che ogni associazione nel propro piccolo realizza all'interno delle frazioni e in generale a favore dei residenti nel corso dell'anno, anche solo a livello di aggregazione.
Abbiamo un settore imprenditoriale che da anni fatica a rapportarsi al proprio interno, operatori turistici e non che non dialogano fra loro o lo fanno a fatica, che non riescono a concordare un progetto comune sul quale essere compatti.
Abbiamo un settore pseudoimprenditoriale (quello degli innumerevoli affittappartamenti privati) che usufruisce della promozione globale della Valdidentro raccogliendone i forse pochi frutti ma nascondendosi quando si tratta di costruire o finanziare un progetto piu' ampio.
Abbiamo un'amministrazione che doveva e voleva spaccare il mondo, ma che mi pare sia riuscita solo a spaccare i rapporti col mondo esterno al palazzo, e anche qualche rapporto all'interno, arrivando ad un immobilismo e una paralisi che bene non puo' fare alla nostra valle.
E in questa situazione cosa vogliamo che succeda? Cosa ci aspettiamo dal futuro?
Serve un punto zero, un qualcosa da cui ripartire, servono strategie, bisogna fare ordine nei ruoli che ognuno di noi deve avere nel contesto globale, serve sederci tutti intorno a un tavolo, discutere, litigare, mettere idee e risorse, pubbliche e private, serve quella condivisione di intenti che qualcuno sembra rifiutare nel nome di non si sa quale soluzione a tutti i problemi.
Tutti vorremmo come dice qualcuno una Valdidentro "accogliente, pulita, ricca di eventi, manifestazioni, alternative, proposte ....." io traduco in una sola parola .... UNA VALDIDENTRO "VIVA" sotto ogni punto di vista. E per arrivare a questo serve una condivisione globale degli obbiettivi che si vogliono raggiungere, una condivisione a 360 gradi che veda convolte tutte le realta' della nostra valle, imprenditori, associazioni, amministrazione, ma non solo per parlare di turismo ... bisogna parlare anche di ambiente, di territorio, di politiche edilizie, eccetera, perche' tutto deve essere finalizzato all'obbiettivo unico di far crescere la nostra bella valle, che tutti ci invidiano, che molti sfruttano, ma che siamo i primi spesso a non valorizzare a sufficienza.
Se crediamo nelle nostre forze e siamo tutti uniti sugli obbiettivi allora potremo finalmente avere un progetto concreto e fattibile su cui lavorare e nessuno dira' piu' "ma chi me lo fa fare ..... ", perche' a quel punto ogni singolo valore aggiunto sara' a disposizione della crescita globale di tutti.
Quello in cui in non credo e' nelle prese di posizione che qualcuno ha fatto (e sta facendo) pretendendo di imporre soluzioni non condivise, pretendendo di rappresentare tutto e tutti senza pero' ascoltare nessuno ....... in questo modo si rischia di alimentare ancor di piu' la "confusione" che oggi regna sovrana.
Faustino