E’ bene precisare che, anche per un Sajot, il tema da trattare è così profondo, oserei quasi definire sublime, traboccante di significato ma anche, nella sua peculiare essenza, contemporaneamente, così semplice e genuino che lo spazio di questa pagina non risulterà, probabilmente, esaustivo per definire appieno cosa significhi essere Sajot nel mondo attuale. Mi cimento, lo stesso, in quest’ardua impresa, con disincantata naturalezza, sperando che non risulti troppo banale. L’essenza e la missione del Sajot sono ben scolpiti nei primi due articoli dello Statuto dove il legislatore ha sancito che il (Super) Sajot:“è una razza umanoide nata per dare spettacolo” e “che nasce in montagna per volontà divina, si evolve in crisalide fiammeggiante e non si estingue per l’eternità”. Il Sajot, fedele ai suoi principi, non potrà dunque mai venir meno a tali basilari verità che ne temprano cuore, anima e corpo in una compenetrazione totale dove mente, spirito e fisico diventano un tuttuno per l’integrità e la sopravvivenza sia dell’individuo che del gruppo a cui appartiene. Essere Sajot significa far sì parte di un’elite, a un qualcosa sì diverso della collettività, ma che si distingue da essa per peculiari caratteristiche positive. Il Sajot sta costantemente vicino agli amici, si diverte assieme, li aiuta e li consiglia, non solo durante il momento del bisogno, ma, se si richiede necessario, pure li punisce e li dissacra per ottenere una reazione dell’amico, che non si sta comportando nel modo corretto…….Il Sajot non ha bisogno di alcool, di strane erbette e pastigliette per divertirsi ma lo fa viceversa, con naturale disinvoltura, facendo ricorso al proprio spirito, al dialogo, soventemente impreziosito da punte, alla ricerca della puntigliosa verità delle cose…….magari, davanti al tavolo, che ospita un bel “Trivial Pursuit”. La forza del Sajot risiede nel convivere con contrasti che, al confronto, Anassimandro era un pivello ad individuarli. E’ infatti: estremamente razionale, ma pure straordinariamente istintivo; vive di cultura e di tradizioni locali ma pure di amore e di passione per l’ignoto, i viaggi e il mondo che sta là fuori ad aspettarlo….; non tollera errori di forma, di sintassi e di contenuto nell’italiano, utilizzato per lo scrivere, ma comunica in dialetto….Insomma il Sajot, oh cari amici e non, o si ama o si odia senza ritegno!!!! La nostra speranza è quella di farci amare e rispettare per la nostra natura “de brai march” che vogliono sì crescere, diventando ahimè adulti, ma conservando intatti i sani principi di amicizia, cordialità, disponibilità e buon senso che ci hanno unito e condotto fin qui… La scelta ora aspetta solo a voi: o accettarci o esiliarci........Con amicizia e un sorriso,…