io ci ho provato e + di una volta... ma ogni volta arrivo a un certo punto, e via nel cestino... non sono mai soddisfatta, non so bene cosa vorrei dire, come lo vorrei dire, come usare le parole giuste... cmq x ora mi limito a fare l'assistente di pinkd e dare una mano a ultimare le sue di composizioni...
Non disperare. In queste cose e' normale arrivare a un certo punto e "impuntarsi". Lascia li' a decantare e riprendi in mano dopo un po' di tempo: sicuramente farai mille correzioni al lavoro gia' fatto, ma probabilmente avrai idee nuove per proseguirlo. Anche una sola "strofa" in piu' e' pur sempre un di piu'. D'altra parte l'ispirazione e le idee non arrivano a comando ... quando arrivano arrivano e se ci sono periodi aridi in cui ti mancano le idee, ci sono anche periodi fertili in cui ne hai talmente tante che non sai piu' dove metterle (io memorizzo sul computer, per la felicita' dei miei hard disk sempre sovraccarichi). Ma attenzione ... se ti lasci scappare l'idea giusta, puoi anche perderla per sempre. Quindi ...... a volte ...... carta e penna sono ottimi compagni.
Se poi uno sa anche spiaccicare due mosche morte sul pentagramma ........ evita di fare come me e di scrivere le note in formato DO RE MI FA SOL
con i conseguenti casini a interpretarle quando le riprendi in mano.
Sui testi ... NO COMMENT!!!!!! Butto giu' l'idea e poi mi affido a mani piu' esperte che sappiano tradurle in italiano.
Esiste un metodo, partendo dalla melodia, per trasformarla prima in sequenze di numeri e poi infine in testo (questo per rispettare accenti e metriche).
Non esiste (che io sappia) il metodo contrario, ma dato il testo e' piu' facile costruirci sopra una melodia.