Il teleriscaldamento si inquadra tra le soluzioni meno inquinanti per la gestione del riscaldamento domestico: una caldaia centralizzata e controllata inquina meno perché soggetta a numerosi controlli sui fumi (sempre monitorati in modo da ottimizzare sempre la combustione della caldaia).
Il nostro territorio comunale, come noto il più vasto per superficie della provincia, possiede molti boschi il cui legname non viene più molto apprezzato dal mercato perché i costi del taglio sono superiori al ricavato della vendita.
La necessità comunque di gestire questo patrimonio ambientale fa sì che l’abbinamento Consorzio Forestale (che attualmente gestisce i nostri boschi ) e teleriscaldamento possa essere una soluzione razionale e vincente.
Noi pensiamo comunque che occorra fare delle valutazioni preliminari prima di deliberare il pieno supporto all’iniziativa:
1) bisogna considerare l’effettiva domanda di un servizio di questo tipo (sappiamo che molti cittadini usano abitualmente stufe a legna),
2) occorre tenere presente la peculiarità del nostro comune con ben quattro frazioni distanti fra loro e dunque con costi di sviluppo della rete molto onerosi,
3) negli ultimi 10 anni, nel nostro Comune, sono state rifatte molte vie senza tenere in nessun conto l’eventualità di posare cunicoli per il passaggio dei tubi per il teleriscaldamento.
Il nostro gruppo è fondamentalmente favorevole a tutto ciò che possa contribuire al miglioramento dell’ambiente, alla qualità della vita dei nostri cittadini e alla qualificazione dell’offerta turistica: pensiamo che si debbano favorire iniziative di risparmio energetico cominciando ad inserire nelle norme di costruzione delle nuove abitazioni i criteri da adottare in materia di isolamento degli stabili e sull’orientamento dei tetti, per non avere inquinamento visivo sia dai pannelli fotovoltaici che da quelli per la produzione di acqua calda.