[align=justify]Verrà nel prossimo futuro realizzata la “tangenzialina” di Bormio che farà arrivare le colonne di macchine da Tirano praticamente nell’abitato di Pedenosso; quali sono le vostre linee guida in tema di viabilità primaria? Avete progetti nel cassetto?[/align]

Il traffico veicolare da e per Livigno costituisce un grosso problema per la Valdidentro sia in termini di vivibilità sia di salute pubblica, soprattutto riguardo l’attraversamento dei centri abitati.
Soluzioni possibili nel passato sono da tempo compromesse dall’edificazione residenziale, nuove e possibili soluzioni riguardano lo spostamento della viabilità in galleria.
Sono soluzioni che richiedono grossi impegni in termini economici, impegni che il Comune di Valdidentro non è sicuramente in grado di sostenere autonomamente, per cui diventa fondamentale il coinvolgimento di tutti gli Enti interessati: Comune di Livigno, Comunità Montana, Provincia e ANAS.
Noi crediamo che, al di là delle risorse e dei tempi necessari alla realizzazione delle eventuali opere, sia assolutamente necessario, in collaborazione con gli Enti sopra richiamati, studiare una progettazione preliminare che vincoli il Comune in termini urbanistici.
Riguardo alla “tangenzialina” di Bormio, il cui progetto è stato predisposto in base alle limitate risorse economiche disponibili, penalizzando una soluzione ottimale quale l’uscita della galleria a Piandelvino, si ritiene comunque che tale opera comporterà sicuramente una diminuzione del traffico di attraversamento della Valdidentro a Molina, a Premadio, a Fiordalpe, Turripiano; una soluzione sicuramente positiva per il Comune di Valdidentro.

Bisogna dire che negli ultimi anni il problema dell’attraversamento della strada statale a Isolaccia e Semogo non è mai stato affrontato e nessuna iniziativa è stata intrapresa. Appare evidente che la realizzazione della tangenziale di Bormio evidenzierà ulteriori criticità.
Riteniamo urgente attivare le iniziative politiche necessarie per attivare un dialogo costruttivo con tutti gli Enti interessati (ANAS, Provincia e Regione) perché, attraverso i necessari studi di fattibilità, si arrivi ad individuare la soluzione tecnica più idonea per un nuovo attraversamento dei paesi. Pensiamo che non sia opportuno escludere a priori alcuna ipotesi progettuale, compresa quella che risale agli anni ’50 che prevedeva il tracciato della strada a Nord degli abitati di Isolaccia e Semogo.
Vogliamo evidenziare alcune considerazioni:
• si rende preliminarmente necessaria un’attenta valutazione dell’impatto che l’infrastruttura avrà sul territorio, soprattutto in considerazione del fatto che siamo in un Comune di grande pregio ambientale che va necessariamente tutelato,
• qualsiasi proposta progettuale va presentata e spiegata alla popolazione che, in un’ottica di trasparenza, deve essere resa partecipe delle iniziative intraprese dagli Enti e informata sul percorso del progetto.

Un progetto esiste già negli armadi del Comune. Negli anni ’90 l’amministrazione di Valdidentro sollecitò la progettazione della variante delle Motte di Oga, a beneficio delle frazioni di Molina Premadio, Fiordalpe e Torripiano, bocciando decisamente il progetto allora esistente che intendeva superare Bormio con uno scempio della piana di San Gallo. Parallelamente si sviluppò un progetto di tangenziale alle frazioni di Piandelvino e Pecè spostando la statale sulla riva del torrente Viola.
Evidentemente questo progetto non ha avuto seguito mentre il primo troverà fortunatamente attuazione nell’immediato futuro.
A nostro parere il Comune di Valdidentro, in prospettiva, deve intraprendere contatti ed accordi con l’ANAS, il Comune di Livigno, la Comunità Montana, la Provincia e la Regione per studiare ed attuare tutti i miglioramenti possibili (anche piccoli) alla viabilità, riducendo il disagio per i residenti e il turismo e l’inquinamento.
Le soluzioni non sono semplici ed è per questo che occorre continuamente progettare e programmare in sintonia con gli altri enti pubblici, differentemente da quanto fatto con il Piano Regolatore vigente che non contiene nessuna pianificazione per la grande viabilità.
In attesa di scelte risolutive è comunque possibile concordare con i Comuni confinanti soluzioni razionali e compatibili con le esigenze dei cittadini per ridurre il traffico.