Ieri sera c’era proprio il pubblico delle grande occasioni, quello per intenderci che si vedeva durante i primi consigli comunali. Il motivo è chiaro, le mozioni della minoranza su I.C.I. e tassa depurazione destavano, e destano, nella popolazione, un grande interesse. I primi quattro punti all’ordine del giorno sono scivolati via con una velocità mai vista, anche se una certa tensione si percepiva nell’aria. Difatti la tensione si è ben presto manifestata con vivaci interventi da parte dei consiglieri, che solo grazie al fermo intervento della presidenza, sono stati di volta in volta placati. Il rispetto delle regole, e quindi del regolamento, è importante; ma rischiare di essere, o quantomeno di apparire, troppo rigidi nell’applicazione delle stesse rischia di dare la sensazione al pubblico di voler impedire ai consiglieri di dire qualcosa che sia a danno dell’amministrazione, a tutto danno della trasparenza di cui troppo spesso si riempiono la bocca. Che dire, coloro che si sono persi Zelig in TV ieri sera, hanno potuto in qualche modo rifarsi dal vivo anche se quello che rimane in bocca è un riso amaro. Riso amaro perchè pare proprio che tutto abbia importanza, i conti, i regolamenti, le procedure, tutto tranne i problemi che devono essere risolti. Sicuramente non sarà così, ma l’impressione, credo condivisa da molti, è sicuramente questa.
Per quanto riguarda il discorso accertamento I.C.I., non voglio ripetere tutto quello che è stato detto, vi invito a guardare il video quando sarà disponibile e trarre da voi le vostre conclusioni.
Vorrei aggiungere solo qualche mia riflessione scaturita durante il dibattimento. Premetto che citerò qualche dato a memoria, l’errore è quindi in agguato, in tal caso correggetemi. Innazitutto è necessario porre l’accento sull’obiettivo principale dichiarato dal sindaco, quello cioè di creare un database aggiornato a disposizione degli uffici comunali, necessario per far pagare in maniera equa a tutti i cittadini questa imposta. L’intento è nobilissimo e meritevole di ammirazione, perde un pò di lustro quando affiancato dal concetto “dovevamo fare entro dicembre per non perdere l’imposta del 2005!”, quello che vien da pensare è che il database è importante, ma i soldi......
La società SETE Srl che ha avuto l’incarico di effettuare queste verifiche, mette a disposizione dei propri clienti (comuni) diversi “pacchetti” che sono o meno comprensivi di diversi servizi aggiuntivi. Per quanto riguarda la gestione I.C.I. , le soluzioni proposte, che trovate al sito
www.setesrl.it/index.php?option=com_cont...view&id=44&Itemid=58 sono 3:
La soluzione BASE prevede la fornitura del software e dell’affiancamento del personale interno per la realizzazione delle fasi descritte.
La soluzione STANDARD prevede la fornitura del software e la realizzazione di tutte le restanti fasi tranne il FRONT-OFFICE.
La soluzione AVANZATA prevede la fornitura del software e la realizzazione di tutte le restanti fasi compreso il FRONT-OFFICE con i cittadini.
Il front-office con i cittadini consiste nella gestione dei reclami e nella richiesta di informazioni, uno dei punti deboli del sistema applicato in Valdidentro. Infatti se la società ha eseguito le verifche del caso e inviato a nome del comune gli accertamenti, sono stati gli uffici comunali, o meglio l’ufficio tributi composto da una sola persona, a dover gestire tutti i reclami e le richieste di informazioni. In un’ottica “aziendale “ mi viene da pensare che se si fosse affidato alla società la gestione dei reclami, forse si sarebbe fatta più attenzione nell’inviare così tanti accertamenti sbagliati, ma forse non è così. E’ il fornitore che deve garantire la qualità del proprio servizio, e se i costi o comunque i disagi derivanti dalla fornitura di un servizio di bassa qualità ricadono sul cliente, in questo caso il comune, significa che qualcosa non ha funzionato. E’ vero che la società incasserà in proporzione a quanto il comune ha incassato; ma è anche vero che molti cittadini, che non hanno il tempo di fare code tra tecnici e comune, pagheranno o hanno pagato anche se l’accertamento era sbagliato, quindi la società prenderà dei soldi per un lavoro fatto male e questo è inutile dirlo, non va bene.
I Numeri. Negli ultimi mesi del 2010 sono stati spediti 4300 accertamenti, con la previsione di incassare 498.000€. Di questi accertamenti circa 300 sono stati annullati e circa 500 rettificati. Quindi circa il 20/25% (Citazione)degli accertamenti è stato annullato o rettificato. Non mi sembra che sia un valore così basso, tutt’altro. E francamente la leggerezza con cui è stato dichiarato è stata decisamente fuori luogo.
Le modalità. A Novembre sono stati spediti gli accertamenti ai non residenti a Valdidentro, i cosiddetti proprietari di seconde case, poichè venendo a Valdidentro per Natale avrebbero potuto sfruttare le vacanze per recarsi in comune a chiarire la propria posizione. I residenti a Valdidentro che hanno ricevuto l’accertamento solo alla fine di dicembre ed hanno magari dovuto prendere ferie o permessi a gennaio o febbraio per recarsi in comune, sentitamente ringraziano.
Le code. E’ vero, negli utlimi giorni queste si sono accporciate fino quasi a scomparire, ma è il servizio nel suo complesso che va giudicato. Le code ci sono state eccome e se consideriamo il tempo perso dai cittadini che prima sono andati da un tecnico di fiducia, poi si sono recati una o più volte in comune (quando vedi tanta gente in fila ti passa la voglia...), per scoprire di aver fatto il proprio dovere, mi sembra, senza timore di essere contraddetto, un servizio vermente pessimo reso ai cittadini.
Solo qualche parola in merito alla tassa di depurazione. L’amministrazione non sapeva proprio dove andare a parare, dico solo che il sindaco è arrivato a parlare di tesserini per i funghi. Sono emerese però due cose. La prima è che la delibera fatta in novembre dalla giunta contiene probabilmente delle irregolarità, errori che possono capitare, nulla da dire. L’amministrazione piuttosto di ammettere una volta, dico solo una volta, che magari qualcosa va corretto, preferisce tirare dritto anche a rischio di incorrere in una azione collettiva dei cittadini contro il comune. Assurdo.
La restituzione della tassa ingiustamente pagata è stato presentata come un atto di benevolenza, il mantenimento di una promessa elettorale; lasciando da parte il fatto che l’amministrazione era dovuta, per legge, alla restituzione, ma è evidente che tutto stanno facendo e hanno fatto per far sì che la maggior parte dei cittadini non la richieda. Domande, bolli, ricevute di pagamento, ma è una presa in giro! Si può capire tutto, ma chiedere le ricevute di pagamento quando il comune sa benissimo chi ha pagato e chi no nasconde malamente la speranza che i cittadini quelle ricevurte le abbiano perse.
Infine una cosa. Premadio è stata esclusa in toto dal rimborso, non si sà perchè in quanto solo la parte a sinistra dell’Adda era collegata all’impianto di depurazione, la restante parte non lo era e quindi aveva diritto al rimborso. I consiglieri di questa frazione non potevano dare qualche spiegazione? No meglio sentire la spiega del sindaco sui tesserini dei funghi......
Che amarezza!