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VALDIDENTRO – Leggendo tra le pieghe dell’ordine del giorno si poteva intuire che la seduta di ieri sera (22 febbraio 2010) del consiglio comunale non sarebbe stata avara di discussioni. E così è stato, dai verbali della seduta precedente alla nomina del revisore dei conti passando per il progetto dell’acquedotto della Foppa sino ad arrivare alla convenzione con il comune di Bormio per coprire un posto all’ufficio tecnico e soprattutto alle questioni sollevate dalla corte dei conti.
Non si è presentata la minoranza Valdidentro La Nostra Valle e l’assessore Marco Gurini è arrivato con un leggerissimo ritardo, tale però da mettere il consiglio comunale subito sui binari della contrapposizione: senza Gurini la maggioranza non aveva il numero legale, ma avrebbe aspettato un’ora prima di rinviare la seduta.
Sui verbali della seduta precedente il gruppo Per Valdidentro di Rosangela Giacomelli si è astenuto; le motivazioni le ha spiegate Gino Martinelli che, dalla mancata trasmissione televisiva dei consigli alla difficoltà di reperire gli atti, parla di mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione. Tutte accuse respinte dal sindaco Aldo Martinelli che ha detto “la trasparenza era nel nostro programma ed è negli atti che assumiamo” (riguardo alla trasmissione Tv se ne riparlerà più avanti, ma il sindaco ricorda che c’è il sito internet per risentire tutti i consigli comunali).
Discussione dura anche sulla nomina del revisore dei conti. La maggioranza ha scelto Mirco Bonaso che prenderà il posto di Paolo Roscio. La minoranza ha contestato il ritardo nella nomina del revisore (mandato scaduto a metà dicembre), ma anche le modalità della scelta; in particolare Gino Martinelli ha contestato la stessa presenza del revisore del conto “visto che sembra non necessario in questo comune”. Il riferimento è andato diritto ai compensi degli amministratori che sarebbero decisamente superiori a quanto previsto dalla legge.
Sulla scelta di cambiare il sindaco Aldo Martinelli ha spiegato che “per noi è meglio l’alternanza e Bonaso è revisore conosciuto in diversi enti locali dell’alta valle; circa i compensi credo sia giusto vengano riconosciuti agli amministratori che si impegnano: i nostri non superano i limiti della legge. Chi pensa di amministrare per i compensi nei comuni proprio si sbaglia”.
Dichiarazioni contestate da Gino Martinelli, ma anche dall’ex assessore Enrico Franceschina che ha fatto riferimento al decreto Brunetta non rispettato ed a somme probabilmente da restituire. E l’ex sindaco Silvio Baroni ha osservato che durante il suo mandato gli amministratori avevano rinunciato ad ogni compenso mentre il vicesindaco Manlio Viviani ha replicato alle accuse dichiarando: “non faccio l’amministratore per soldi e se i compensi non sono stati giusti si provvederà di conseguenza”.
Dopo le tensioni (le solite anche nella gestione del dibattito e nella sequenza degli interventi) è arrivato sul tavolo del consiglio l’argomento forse più importante che ha messo tutti d’accordo: l’approvazione, per le procedure di carattere urbanistico, del progetto che riguarda la captazione idrica in località Foppa nei pressi del Foscagno. “Una sorgente ricca di acqua dalle caratteristiche uniche, prodotta da un ghiacciaio sotterraneo; per Valdidentro – ha detto l’assessore Ezio Martinelli – questo progetto è di grandissimo significato e darà valore aggiunto anche sotto il profilo turistico ed ambientale”.
Anche se con qualche precisazione tecnica e formale, anche minoranza e “dissidenti” hanno dato il voto favorevole al provvedimento, ovvero l’adozione della variante urbanistica che inserisce il progetto nel piano regolatore e consente l’avvio dei vari procedimenti. Si parla di 1.100.000 euro (a parte 650.000 euro per una centralina di produzione idroelettrica). Sull’argomento è arrivato l’invito all’amministrazione di fare riferimento alla convenzione tra Comune ed Aem (oggi A2A) che prevede collaborazione anche a proposito di acquedotti.
La discussione è tornata ad accendersi con gli ultimi due argomenti in discussione. Sulla convenzione con il comune di Bormio per l’utilizzo di un dipendente (il responsabile dell’ufficio tecnico) a tempo parziale, durissimi Gino Martinelli ed Enrico Franceschina che hanno attaccato sindaco e giunta per il modo con cui si rapportano al personale, ma anche perchè “non c’era proprio bisogno di prendere altre persone all’ufficio tecnico”. Il sindaco ha replicato dichiarando che “non mi sono mai permesso di trattare male alcuno; in questo caso ci siamo rivolti ad una persona con esperienza, visto che ha gestito tutte le opere pubbliche dei mondiali a Bormio, andando ad occupare il posto di un tecnico che è andato in pensione: nessuna nuova assunzione”. Ma minoranze ed oppositori hanno confermato il voto contrario sul provvedimento, anche per una serie di illegittimità che sarebbero contenute nella convenzione.
Da ultimo la querelle della Corte dei Conti sui compensi dati ad un professionista per studiare le modalità di realizzazione della società comunale per il turismo. Diverse le contestazioni della Corte al comune ed in particolare al segretario comunale che ha redatto la determina per il pagamento del professionista; il sindaco illustrato la risposta alla Corte che “giustifica” i comportamenti tenuti ed evidenzia che i compensi sono stati liquidati e che vi sarebbero costi aggiuntivi nel mettere in campo altre verifiche.
Anche su questo fronte duri gli attacchi delle minoranze (ufficiale ed interna). “Non è il caso di giudicare la persona – ha detto l’ex sindaco Silvio Baroni riferendosi al segretario comunale – qui ci sono responsabilità politiche che vengono prima”. Gino Martinelli ha parlato apertamente di fallimento: “questa cosa è solo la punta dell’iceberg; ma c’è tutto l’iceberg da contestare”. E fallimento è la parola usata anche da Franceschina che ha invitato ancora a “dare la parola ai cittadini”. Dal canto loro sindaco e vicesindaco si sono difesi da attacchi che hanno definito privi di fondamento ed ingenerosi; ed a proposito di Pro Loco e turismo hanno parlato apertamente di responsabilità di altri se le cose non sono andate avanti.