Gira la voce che sembra ormai certo il “terribile” destino delle gloriose scuole materna ed elementare di Semogo, si va verso l’eliminazione di due basilari realtà che nel nostro paesello tenevano duro da ormai un secolo…
Se quelle otto mura potessero parlare ne avrebbero di cose belle da raccontare…
Quello che più mi fa pensare è che, mentre noi , RASSEGNATI E ZITTI, subiremo la chiusura delle strutture che sono state parte della vita di molti di noi, in un paesino nostro limitrofo che comincia per TRE e finisce per PALLE, dopo aver realizzato una nuova struttura adibita ad asilo, è stata indetta una gara d’appalto a base d’asta di quasi 4.000.000,00 di euro (Quattro milioni = otto miliardi del vecchio conio), per la demolizione e ricostruzione di un fiammante edificio scolastico adibito a scuole elementari con caratteristiche eccezionali: antisismico, in classe energetica A, una capienza di oltre 120 alunni suddivisi in 5 aule più altre due aule per uso didattico, oltre a sala insegnanti, auditorium, grande palestra seminterrata e “dulcis in fundo”, dieci appartamenti per eventuali insegnanti e/o preposti bisognosi…. D’istinto verrebbe da pensare di mandare i nostri bimbi in questa avveniristica struttura…
Ma guardiamo al nostro ed in avanti; perchè ci siamo permessi di arrivare ad una situazione similare, non esiste veramente una alternativa?…
E’ indiscutibile il fatto che la sussistenza di certe strutture siano direttamente riconducibili perlomeno al mantenimento di una certa costanza di “materia prima” ma purtroppo nel nostro paese le nascite sono in alternante calo a causa sia dell’invecchiamento della popolazione, e qui poco si può fare, sia per il sempre più frequente abbandono del paesello da parte delle nuove coppie. Non discuto le scelte, probabilmente anche sofferte, di ognuno di loro, ma resto del parere che la mancanza di un “sistema paese” che offra di più in termini di opportunità e di servizi, convinca sempre di più i nostri giovani a perseguire soluzioni più “facili e stimolanti”…
Come pensare allora ad una soluzione? In primis è nostro dovere dare una sistemata a questo nostro paese, in più parti ormai ridotto ad una “sgangheropoli”, per dare quella dignità che un paese, anche a vocazione turistica, si merita, secondo cercare di invertire la tendenza di espatriare ed anzi favorire l’arrivo di nuove famiglie, con sistemi che soprattutto la pubblica amministrazione DEVE individuare ed incentivare.
Il mio pensiero e la mia provocazione sono: pubblicizzare la messa a disposizione di appartamenti, a basso costo di locazione, a famiglie, anche straniere, con numerosi bambini e con il solo vincolo di farli iscrivere presso le nostre strutture scolastiche, sarebbero sufficienti cinque sei famiglie con quattro cinque figli per portare nelle nostre aule 20-25 bambini che terrebbero viva la speranza di non chiuderle definitivamente.
Ciao

Si chiama razionalizzazione delle risorse. Un concetto che finanziariamente ed economicamente non fa una piega, ma che nella vita di un paese puo' avere un'incidenza non da poco. Non e' una cosa che ci casca sulla testa dall'oggi al domani, visto che gia' si possono conoscere i numeri dei prossimi anni. Una situazione che nessuno ha mai voluto seriamente affrontare, forse perche' e' troppo facile attendere che ci caschi in testa il sasso piuttosto che cercare di frenarlo per tempo.
Le scuole sono una cosa a se' .... ci sono delle normative nazionali che impongono limiti e numeri ai quali bisogna attenersi. Ma abbiamo la fortuna di avere degli asili parrocchiali ..... e li' sta soprattutto a noi deciderne il futuro.
La cosiddetta "identita' di paese" si crea in questi ambiti ... asili .... scuole ... gruppi. E si riflette poi crescendo in tutti gli altri ambiti.
Non so quanto e se sia percorribile la strada che hai illustrato ..... sicuramente e' giunto pero' il momento di riflettere seriamente su queste questioni. E non mi pare che questa sia una priorita' della attuale amministrazione, che dicesi lungimirante ma dimostrasi tutt'altro. Basti pensare all'intervento che intende fare sulla struttura delle scuole elementari ..... nelle quali gia' si parla di pluriclassi ..... con il rischio che qualcuno iscriva i prorpi figli altrove piuttosto che in una pluriclasse (io lo farei).
Il dato piu' o meno certo e' che Semogo perdera' le scuole elementari, che saranno aggregate a quelle di Isolaccia (credo). E non ci si potra' fare molto.
E gli asili???? A Isolaccia l'asilo e' nuovo nuovo .... a Semogo siamo messi un po' male. Urge una riflessione. urgente, seria, nella quale bisogna coinvolgere la gente, che forse dirotterebbe i soldi destinati alle scuole elementari sull'asilo .... o forse no .... non lo posso sapere. Certo se si attende che il sasso ci caschi in testa, allora sara' veramente troppo tardi per ogni valutazione.

Faustino

Sempre brutto vedere SPARIRE un qualcosa che ci porta ricordi su ricordi!
Le scuole elementari di Premadio sono state chiuse ormai anni e anni fa... e se ripenso ai miei 5 anni mi vengono in mente bei ricordi!
Purtroppo è così...la crisi...ci porta a risparmiare...i bambini sono sempre meno...e quindi, bisogna chiudere...risparmiare!
Credo sia un ciclo naturale, a meno che si ritorni a "STAR BENE"

Boccio in pieno l'idea di portare FAMIGLIE STRANIERE con "X" bambini a testa...
Già che non ce li abbiamo... non andiamo a cercarceli!!!
Poi vogliono che togliamo il CROCIFISSO, le mense che fanno il loro cibo... etc etc etc...

Meglio unire tutti i bimbi e ragazzi delle 4 frazioni in un unica struttura, così, magari, ci sarà maggiore unione in Valdidentro!

Io credo che sia vero quel che dice Faustino, qui nessuno ha voluto mai davvero cercare una soluzione... gli anni passano, e il miracolo di nuovi bambini si fa sempre più ridotto. Finchè un bel giorno ci si ritroverà - a ridosso del termine per le iscrizioni, ovviamente - a dire che non si può, che non è giusto, ecc...

Qual'è la domanda giusta da porsi? Proviamo a vedere.
I punti della questione sono di due tipi: economici e sociali, in prima approssimazione.
- Costa "troppo" mantenere agibile, a norma di legge, pulito e riscaldato un palazzo per pochi bambini; e credo che indire grandi lavori su una vecchia struttura, a parte che sarebbe una pezza nuova su un vestito vecchio, sarebbe solo uno spreco di soldi.
- Questione sociale: ammettendo che si potesse mantenere la scuola, farebbe bene ai bambini crescere in classi di 4/5 compagni? E', educativamente parlando, una cosa utile per insegnare loro a stare in comunità e gestire relazioni? (Per un bambino la propria classe è la prima vera società in cui viene inserito, seppur protetta)
Queste brevi considerazioni fatto entrambe pendere per la chiusura della scuola di Semogo, e anche dell'Asilo, se la situazione non dovesse cambiare.

Ma qui la questione diventa più profonda, e approdiamo a quella che secondo me è la vera domanda: perchè c'è questa situazione?...
- Le famiglie non sono più aperte alla vita come una volta;
- Le nuove famiglie (come detto da Fulvio) preferiscono andare via dal paese.

L'analisi potrebbe andare avanti ancora, sempre più a fondo..
Una volta le persone non erano certo ricche come adesso, però avevano molti più figli. Erano irresponsabili? Non credo proprio. Avevano più feducia? Forse. Un giorno parlando con un genitore mi ha detto che oggi un figlio in più costa troppo. Ma è possibile ragionare sotto il profilo economico riguardo alla vita? Ci siamo ammantati di nuovi bisogni, di tanti costi aggiuntivi per cose che una volta non c'erano; e non so chi può sostenere che oggi la gente è più felice di un tempo. Ma intanto abbiamo riempito la nostra casa di cose e l'abbiamo svuotata delle persone, di bimbi. Magra consolazione: il paese muore, certo che muore, ma almeno - muore ricco.
C'è una questione sociale e una economico-politica. Come vogliamo il nostro paese tra qualche decina di anni? Se lo chiede la politica?, se lo chiedono le aziende?, ce lo chiediamo noi? Che ambiente vogliamo, che infrastrutture vogliamo, che persone vogliamo? Il PGT è un passo avanti, ma bisognerebbe parlare di PGP, piano di governo del paese intero. I giovani fuggono? Ma, per esempio, quali interventi di edilizia popolare vengono fatti oggi? C'è interesse a costruire case a prezzi abbordabili, o si punta solo a vendere al ricco milanese che vuole la seconda casa?

Sono solo sprazzi di riflessione... che ho proposto per dire che molti problemi del nostro paese, del nostro comune, vanno forse guardati con uno sguardo più ampio, attento ai temi della sostenibilità e del futuro.

Questo Aggettivo Sostenibilità nel nuovo millennio va estinguendosi fattore mancanza di iniziative.
I nati ultimi anni cinquanta anni sessanta nel loro percorso di vita hanno avuto l’istruzione è stata tolta loro il motivo di come si lavora la terra, dalla terra si ricava il sostentamento alla vita.
L’unica Società ancora presente in paese è stata sciolta non si sa per quale motivo il suo stabile aggregato alla parrocchia asservito ha Standby. Oggi è tutto un appropriarsi di valori non sostenibili, perché mancano le basi di un vivere associato.
Tali hanno amministrato in tutto in modi e luoghi, ogni frazione aveva la scuola un asilo luogo di prima istruzione, erano le basi primarie cose sostenibili in quei tempi, i giochi erano semplici ci si accontentava « Deli cica » chi poteva averle, per di più miseramente erano sequestrate da un maestro dell’epoca, era l’unico gioco di svago del dopo scuola, oggi hanno tutti gli spazi per praticare sport di ogni genere, esercizi di costi di manutenzione non indifferente generano eccessive tasse non eque da sostenere per mancanza di……. se lasciati in standby non generano la sostenibilità.
anni cinquanta al servizio collettivo era di due locali, hanno costruito la casa, non era sufficiente, un Palazzo con diversi servizi, con addetti negligenti.
Oggi ne portiamo le conseguenze tutto e niente !!!!!!!!!!!!!!!

Dani, sottoscrivo parola per parola il tuo pensiero.....aggiungo purtroppo.....

Anche io condivido quando espresso da Daniele ... La mancanza di progettualità e di pianificazione globale , che riguardi TUTTE le componenti sia sociali che economiche , porta a dover trovarsi in queste situazioni in cui a decidere sarà la discrezione di questo o quell'amministratore . Tra tre anni tutto da rifare ...
Il PGT sarebbe lo strumento da valorizzare in questo senso ... ancora tutto tace ... Speriamo che almeno quei pochi , chiaramente in piena trasparenza , stiano lavorando ...
X forza che poi la gente si allontana da questa politica ...
Buon proseguimento di discussione a tutti ... Forza signori , diamo un piccolo grande contributo !