Non è certo mio compito fare il sermone sul tempo che stiamo vivendo… ognuno, nel rispetto della propria coscienza, lo vivrà e lo mediterà come meglio crederà… mi limito a fare tanti auguri di Buona Pasqua a tutti voi.
Da molto tempo sto meditando su alcune circostanze che mi hanno portato ad “omaggiare” , per un certo periodo, SEMOGO e le sue profonde radici cristiane.
Mi trovo spesso a percorrere tutta la Valtellina in notturna e uno dei pensieri che più assiduamente mi attraversano la mente, nelle lunghe ore passate sui mezzi, è lo scrutare e analizzare la nostra fantastica vallata da Colico a Semogo, avendone viste parecchie penso di non esagerare nell’affermare che sia una delle più belle di quelle alpine.
Tanti paesi, come piccoli presepi, arroccati sui dolci pendii o adagiasti nel largo fondovalle e in tutti, quasi a sancire la presenza di una comunità fortemente radicata, svettano campanili di diverse forme, caratteristiche e colori.
Arrivando a Tirano, da oltre due chilometri di distanza si intravede quello che poi diventa uno spettacolo non solo di eleganza e bellezza ma anche di profonda spiritualità, allora mi viene in mente quello che mi hanno insegnato i miei genitori da piccolo, dire un AVE MARIA… si sale e continuo a scorgere cose belle che si riescono a vedere grazie alla luce dell’uomo, si intravedono perfino cose che spesso passano inosservate…
Prendo la salita che porta a Semogo, spesso di giorno i mie occhi incrociano ammirati quel capolavoro di ingegneria e orgoglio che i nostri avi ci anno donato, a sentinella e baluardo del nostro paese, ma di notte sparisce nelle tenebre, non riesco a trovarlo, mi dimentico che ci sia, gli passo sotto, vado oltre e finalmente sono a casa.
Probabilmente ho appena terminato una lunga giornata iniziata parecchie ore prima, mi appresto a godere il meritato riposo… ripenso un poco alla giornata e ogni tanto mi tornano in mente le parole della nonna “ quando arrivi a casa dopo un viaggio ringrazia il Signore di averti condotto sano e salvo…”
Per cercare di non dimenticare troppo spesso queste parole, ho pensato di illuminare, a mie spese, per il periodo pasquale e per tutto il mese della Madonna, la parte del campanile che volge all’ingresso del paese in modo che tutti possano “ricordare, ringraziare e gioire” anche nelle tenebre.
Le valutazioni di ogni persona potranno essere analizzate per una eventuale proposta per una illuminazione globale e definitiva.
Ciao