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Si è tenuta nella mattina di lunedì la seconda conferenza di VAS come previsto dall'iter procedurale previsto nella normativa regionale.
In linea di massima è stato ripresentato il materiale già esposto nell'incontro precedente per quanto concerne la VAS mentre per quanto riguarda il Documento di Piano sono state illustrate alcune modifiche ed integrazioni apportate. Il materiale "aggiornato" sarà caricato all'indirizzo ftp://89.96.48.223/ al quale è possibile accedere con User:VAS_PGT_VALDIDENTRO e Password: montanasrl e dove è possibile visionare le slide esposte ieri mattina. L'orario dell'incontro (ore 10:00) è stato motivato dal fatto di poter permettere ai responsabili degli enti di potervi partecipare ma questo ha fatto si che fossero presenti in aula consigliare forse meno della metà del numero di persone invece presenti nella serata di Venerdì 10 di Febbraio . Mi chiedo se è così insuperabile il problema di far partecipare questi funzionari pubblici in una seduta serale riconoscendogli la retribuzione straordinaria se necessario ma tenuto conto che situazioni simili sono forse 3 o 4 in un arco temporale di cinque anni credo che se ci fosse davvero la volontà e la disponibilità di scegliere orari e giorni più consoni , sicuramente si darebbe prova di voler dare una possibile soluzione al problema "scarsa partecipazione della cittadinanza". Sempre a riguardo della "scarsa partecipazione" il sindaco ha evidenziato come la cassetta postale all'ingresso del comune non abbia raccolto nemmeno una scheda di osservazione . Secondo me non c'è da stupirsi di questo ma neanche voler leggere questo fatto come un semplice disinteresse da parte dei cittadini. Come già datto più volte l'unico modo per "stimolare" ed invogliare la partecipazione sarebbe quello di strutturare una sequenza di incontri settoriali con l'intento di riflettere su specifici argomenti in modo di dare la possibilità di esprimere con sistemi "guidati" l'opinione di cittadini , tecnici , operatori ecc. Un foglio in bianco può andar bene per esprimere tanti pensieri e idee a 360° ma non è un sistema che invoglia o semplifica le cose a chi comunque vorrebbe dire la sua ma non trova l'occasione o il modo. Tornando alla conferenza di VAS. Il primo intervento di presentazione è stata fatto da Chiara Spairani che , come detto sopra , ha ricalcato le stesse tematiche proposte nell'incontro di febbraio , illustrando il rapporto tra Pgt e VAS , gli incontri fatti , l'iter procedurale , gli elaborati del DdP , la proposta di rapporto Ambientale , le conclusioni del RA , le osservazioni di ARPA e Provincia e la presentazione della terza conferenza di VAS. Tra gli elementi di "novità" nell'esposizione di Chiara ci sono state alcune fotografie utilizzate per individuare gli ambiti di trasformazione previsti nel DdP oltrechè esporre i contenuti delle osservazioni (una trentina) pervenute entro il 27 febbraio. Nelle conclusioni del rapporto ambientale viene richiesto agli urbanisti di predisporre una relazione più articolata rispetto a quella presentata , che "descriva le scelte e testimoni i percorsi valorizzando le scelte". Concluso l'intervento di Chiara dal pubblico interviene Pierino Baroni che entra subito nel vivo delle questioni ponendo l'attenzione sul tema del bosco evidenziando che non sono state individuate nel DdP alcune piste forestali che ritiene invece importanti per poter accedere in alcune aree boschive ricche di materiale da recuperare ; viene inoltre fatto presente un progetto presentato in comune (mi sfuggono altri particolari a riguardo) che sarebbe sufficiente visionare e portare avanti per avere una viabilità agrosilvopastorale idonea al nostro territorio. Viene risposto che non sono state inserite nuove strade poichè lo specifico strumento (il Piano di indirizzo forestale PIF) è in fase di redazione e quello che verrà stabilito in quel piano entrerà automaticamente di diritto nelle previsioni del PGT. Il secondo intervento dal pubblico è quello del consigliere Gabriele Viviani (Bebe) che ritiene alcuni passaggi dell'esposizione della VAS da parte di Chiara e alcune foto mostrate un "tentativo di giustificare delle scelte amministrative motivandole da un punto di vista ambientale" . Il riferimento è alle zone di edificazione diretta prevista in località Baita Noa "su terreni del sindaco" e nella zona di Degola , Pedenosso alto , dove sono state individuate nuove aree ad edificazione diretta quando pochi metri sopra ne sono state eliminate delle altre. Interviene il sindaco che sottolinea come il lavoro dei tecnici sia stato portato avanti senza conoscere l'identità di nessun proprietario , fatto salvi i proprietari che hanno presentato osservazioni. L'intervento di Bebe viene per cui inquadrato all'interno di un clima da "campagna elettorale". Anche l'ing. Fasani introducendo il suo intervento rimarca questo aspetto. Proprio a proposito dei terreni vivino a Baita Noa (oggetto tra l'altro di una mia osservazione qui sul forum) , viene presentata un nuovo "ambito di trasformazione" che viene individuato sui due lati del capannone artigiano esistente ... Questo nuovo ambito fungerà da "esperimento" per un sistema studiato per incentivare la prima casa : esso prevede un indice molto basso di edificabilità (0.10 mq/mq) con la possibilità di beneficiare di un bonus che porta tale indice a 0.30 mq/mq (triplica la possibilità volumetrica) nel caso chi intende costruire si trovi nella situzione di "prima casa" . Questo vincolando il rilascio del permesso di costruire alla stipulazione di un atto da parte del proprietario con il quale vincola l'invendibilità per vent'anni e la previsione di una sanzione nel caso di violazione di questo principio... Questa "novità" viene più volte evidenziata come un accoglimento di una osservazione fatta che poneva il problema "prima casa". Benissimo . Va dato atto delle nobili intenzioni ma perchè proprio lì a ridosso di una segheria ? Lì dove si và a creare una fusione dei nuclei di Pecè e di Baita Noa che stanno invece così bene separati ? Da preservare ripeto l'intenzione e la volontà di porre in essere dei sistemi come questo per "aiutare" chi deve realizzare la propria prima casa e demotivare gli immobiliaristi su certe aree . Anche il fatto di "sperimentare" solamente in un ambito di trasformazione lo trovo sensato anche se , nel caso si dimostrasse efficace , non nego mi piacerebbe veder introdotto questo meccanismo nella maggior parte degli ambiti , riservando all'edificazione di seconde case spazi ben definiti e quantificabili. Un altra modifica apportata alle tavole (che saranno consultabili entro il fine settimana all'indirizzo fttp linkato sopra) ed in particolare a quella delle previsioni , riguarda l'area Degola , dove è stato "corretta" quell'area in espansione diretta , oggetto di osservazione da parte di Bebe. Altre importanti modifiche riguardano le "aree a verde privato" che hanno di fatto sostituito in gran parte le aree di completamento (indicate in rosso). Questo caso invita ad una riflessione : perchè la legge impedisce di conoscere il piano delle regole fino al momento dell'adozione ? Mi spiego meglio : il fatto di modificare un terreno da "area di completamento" ad "area a verde privato" può voler dire molto o voler dir poco ; mancano gli elementi per poter fare una valutazione di questo aspetto. Durante l'incontro Fasani ha "anticipato" alcune regole che riguardano questi due ambiti proprio per evidenziare come di fatto non vi siano grossissime differenze tra i due ambiti. Certo è che fino al momento in cui sarà adottato il piano , e saranno quindi pubblicate anche le regole , ci si potrà fare un idea più approfondita di quello che il nuovo piano andrà a prevedere. Nuclei di "antica formazione" : per queste aree individuate con una poligonale mi pare arancione , verrà stilata una schedatura degli edifici che vi rientrano individuandone le caratteristiche e i "vincoli" a cui saranno sottoposte attraverso una "scala" di sette tipologie , da quelle di interesse monumentale (chiese ecc) fino alla più bassa classificazione per la quale non sono previsti vincoli ; questo consentirà di intervenire in maniera differente a seconda delle caratteristiche effettive dell'edificio rientrante nel "centro storico" senza creare troppe complicazioni burocratiche e di vincolo ai proprietari di fabbricati che pur rientrando nei nuclei abitano magari edifici di recente edificazione e che quindi non hanno caratteristiche architettoniche che necessitano un vincolo. In un momento "più generale" Fasani ha sottolineato come le scelte di eliminare e ridimensionare i PL previsti nel PRG derivino da ragioni oggettive strettamente riconducibili alla sfera urbanistica come ad esempio la morfologia e le pendenze , l'impatto sul paesaggio , la tutela visiva dei beni culturali. Viene facile puntare il dito (l'ho fatto anch'io) e prendersela o incazzarsi per certe situazioni , certe scelte , certi cambiamenti che vanno a cambiare in alcuni casi anche la situzione economica e di vita ai proprietari ... bisogna sapersi porre anche con un atteggiamento più neutrale , lasciando perdere questa o quella specifica situzione (seppur meritevole di altro tipo di attenzioni). E' stato detto più volte , ad esempio , del PL tolto tra il Poz e Vallaccia .... A ben guardare , una sua ipotetica realizzazione andrebbe a creare un nuovo nucleo tra le frazioni di Semogo e San Carlo ... Certo , se tra dieci o vent'anni Semogo avrà una popolazione di 5000 abitanti non sarà sufficiente quel nucleo ma si dovranno edificare moolti altri siti , magari però partendo con l'edificazione a ridosso di quelli già edificati , senza crearne di nuovi nel bel mezzo di uno spazio non ancora urbanizzato ... Un PL come quello di S.Carlo poteva a mio modo di vedere essere benissimo rivisto in parte , per cercare di soddisfare sia i criteri che volgono a tutelare visivamente i beni culturali (nel caso specifico la chiesetta di San Carlo) ma anche la possibilità di edificare non unicamente in un ambito ristretto come invece ora previsto dalla scheda di ambito ; mi si conceda una osservazione squisitamente e dichiaratamente polemica e provocatoria : ma quella schifezza di casetta per i rut che è stata messa a 20 metri dalla chiesa esattamente sul cono prospettico di chi sulla statale attraversa l'abitato di S.Carlo e volgendo lo sguardo a monte intravede solo all'ultimo la chiesa perchè prima vede i cassonetti dei rifiuti non è che và nella direzione opposta a quello che è un nobilissimo scopo e cioè la "tutela visiva dei beni culturali" ???? Per cui cerchiamo di adottare sempre la stessa misura nelle cose ... senza voler citare l'enorme disordine diffuso dato da baracche , depositi , legnaie e quant'altro che abbiamo a fianco delle nostre case , all'interno dei centri abitati ... c'è da vergognarsi !!!!! Anche a tal proposito ho posto la questione del "regolamento edilizio" , strumento che già attualmente detta precise indicazioni sul cosa , come e per quanto tempo puù essere considerato deposito o legnaia ... Il "regolamento edilizio" nulla ha a che fare con il PGT . Per cui molti aspetti legati alla cura del territorio continueranna ad essere previsti dal regolamento , al quale spero che chi si andrà ad insediare in sala giunta e in consiglio comunale a Maggio , vorrà dare l'importanza e la valitità che merita , magari introducendo e modificando alcune regole se inapplicabili ma cercando di definire una volta per tutte la questione baracche e simili che di certo non ci rendono un comune degno dell'appellativo "turistico" e attento al territorio ... Sono un po' divagato dal PGT ma è una tematica a cui tengo in particolar modo e mi permetto di andare ancora più fuori luogo riportando alcuni pensieri fatti da Mario Cotelli pochi giorni fà che ritengo calzino a pennello per quest'ultima mia riflessione sul territorio : ... Eppure negli ultimi 10 anni la Valtellina ha investito oltre € 220.000.000 in impianti di risalita. Sci, condizione necessaria ma non sufficiente per soddisfare la clientela. La neve e le piste le offrono tutti. Sono i servizi della località che fanno la differenza ] impegnati soprattutto a rilasciare licenze per volumetrie II° casa piuttosto che migliorare l’immagine della stazione pensando che bastasse 1 impianto di risalita in più ed un evento ogni tanto per sviluppare la località. ... Sembra calzare a pennello per la Valdidentro degli ultimi 15 anni ... L'intervento completo è disponibile qui Tornando alla conferenza di VAS : entro fine settimana dovrebbe essere disponibile il materiale aggiornato , provvedò a darne informazione appena mi accorgerò di qualche novità. La "terza conferenza di VAS" con la quale , da come ho capito , dovrà essere presentato il definitivo Rapporto Ambientale che dovrà dare l'OK per l'adozione del piano , si terrà con molta probabilità entro 15 giorni , se non prima .... Giusto il tempo necessario ai tecnici per dare risposta alle osservazioni pertinenti all'aspetto ambientale del piano mentre per le osservazioni di carattere privato o di altro tipo sarà data possibilità nei 30+30 giorni dopo l'adozione del piano in consiglio comunale . Speriamo che per la prossima conferenza si faccia lo sforzo di riuscire ad organizzarla in orario e giorno consono a favorire la partecipazione di tutti i cittadini (ad esempio Venerdì sera alle ore 20:30 mi pare possa funzionare benissimo ) e che qualcuna delle osservazioni fatte trovi un recepimento da parte degli urbanisti e anche da parte degli amministratori attuali e futuri (!?) ... ma questo è tutto un altro topic .... |
\\\"Il passato esiste solo nella nostra memoria, il futuro solo nei nostri progetti. Il presente è la nostra unica realtà \\\" Robert Pirsig
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Ricevo e pubblico come richiesto il commento di Daniele Franceschina.
Ciao Reman…ho appena letto il tuo articolo sul Forum inerente la seconda convocazione della VAS in merito al PGT. Io ero presente, e confermo che quanto hai riportato risponde perfettamente a quanto avvenuto nella seduta di ieri. Non ho mai scritto sul Forum, ma questa volta reputo doveroso esprimere e dare il mio piccolo contributo (spero costruttivo). Innanzitutto concordo con te il fatto, che l’orario della convocazione della seduta alle 10 di mattina sia sbagliata. Il nuovo strumento urbanistico della Valdidentro sarà a servizio dei cittadini e residenti della Valdidentro, NON DEGLI ENTI. Come la normativa impone, è necessario si , che gli enti esterni all’Amministrazione possano partecipare ma questo non vuol dire che per far questo, devi impedire alla gente del nostro comune (che di giorno lavora), di partecipare alle riunioni ed apportare il proprio contributo. A ragione di questo mio pensiero, evidenzio che, a parte i rappresentanti della CMAV (Sig. Clementi) e dell’ASL (Sig. Cantoni), degli altri enti non c’era nessuno. Ora se mi permetti vorrei prendere spunto dal PL di S.Carlo (da te citato) per esprimere qualche mia considerazione. Per evitare fraintendimenti, dico espressamente che circa un anno fa sono stato incaricato dai lottizzanti quale tecnico progettista del PL a valle dell’Hotel del Cardo Da subito ho fatto capire che le esigenze private potevano essere attuate solo se coincidenti con le richieste amministrative e di salvaguardia di certi fattori paesaggistici (cunei di luce e punti visivi) o a salvaguardia di beni culturali. Sono semoghino, e penso che valorizzare la chiesetta di S.Carlo sia un motivo prima che professionale soprattutto etico e sociale. E’per questo motivo che si è lavorato per la salvaguardia e nello stesso tempo la valorizzazione di questo. Ritengo che negli attuali Piani di lottizzazione vi sia da parte delle Amministrazioni la potenzialità legittima nel richiedere la cessione delle arre standars (parcheggi, verde pubblico, strade, accessi etc) da utilizzarsi nel miglior modo. Un’area pubblica vicino alla Chiesa da adibire a parcheggi ed un area a verde pubblico da integrarsi con quella già di proprietà della Parrocchia non può altro (a mio avviso) che valorizzarne l’intero contesto. Viceversa il terreno resta di proprietà privata. (Evidenzio come nei prossimi piani di trasformazione, un’Amministrazione non potrà mai procedere in un’acquisizione (in tempi separati) di arre per pubblica utilità se non con l’attuazione del piano stesso) E poi il PL è stato redatto con indice 0,50mq/mq….. se l’indice diminuisce …. paesaggisticamente non si può che migliorare e quindi si va verso la direzione giusta. Per la parte a valle non intendo proseguire. Per la parte a monte, ho evidenziato in una osservazione come la totale concentrazione volumetrica solamente in questa zona, porti a livello ambientale un forte impatto…(valutazione soggettiva magari non condivisibile ) ma che facendo i conti ne scaturisce un indice superiore allo 0,50 mq/mq (superiore a quello ora esistente… considerazione oggettiva). E giusto? Per gli abitanti di S.Carlo andrà bene? Per chi transiterà tutti i giorni sulla statale per Livigno l’impatto visivo sarà accettabile? E’ bene che un’eventuale area a verde sia completamente esterna o ai margini del nucleo abitativo…? Nella documentazione del PTCP si afferma che “la vivibilità nel tessuto urbano è valorizzata dalla creazione del verde al suo interno…Perché qua si va nella direzione opposta? Un’amministrazione attenta, da delle direttive su dove posizionare le aree standars, richiede e cerca di ottenere tali zone nei posti più funzionali al contesto specifico in esame. Nella stesura del PGT si sono divisi attuali PL in più Piani di trasformazione per facilitarne l’attuazione….Perchè qua si va nella direzione opposta raggruppandone due in uno? Ma veniamo al motivo principale che mi ha fatto scrivere sul Forum…LA SCHIFEZZA DELLA CASETTA PORTA RUT….Probabilmente di arredo alla Chiesa… A parte la battuta durante l’iter del PL ho sottoposto che forse era il caso di trovare una soluzione paesaggisticamente più idonea alle casette ecologiche poste in località S.Carlo (escudendo il solo fatto ambientale si evidenzia come sia posizionata al centro fra un albergo ed un negozio di alimentari…) Perché non trovare un posto più nascosto? Una nicchia? Un qualcosa di simile…? Ne ho parlato allora, personalmente con l’Assessore ai lavori pubblici e con l’assessore Gurini Marco …..manifestando le mie perplessità sull’intervento…. Non ho avuto risposte….anzi una si “ l’abbiamo fatta anche da altre parti”. Lascio a chi legge le valutazioni in merito…. ma (come un buon padre di famiglia che deve dare il buon esempio) se da parte di un’Amministrazione Comunale (qualunque essa sia) ci sia poca attenzione ambientale al posizionamento e realizzazione delle isole ecologiche (settore sempre difficile) come puoi pretendere che il cittadino tenga in un adeguato decoro gli spazi esterni alla propria abitazione? Condivido con te il fatto che in certi “rioni” ci sia un po’ di casino o schifezza, ma con altrettanta schiettezza penso che ci siano tanti cittadini che tengano a posto i loro fabbricati ed i reltivi spazi esterni annessi, in modo dignitoso e a volte maggiore di quanto la pubblica amministrazione fa sulle proprie cose (fabbricati ed aree pubbliche). A riguardo ho letto anch’io il documento di Mario Cotelli e ne condivido in pieno i contenuti. Anzi ti faccio presente che nella prima convocazione della VAS nel Comune di Bormio, Cotelli aveva fatto pervenire un documento con suggerimenti in merito ….. soluzioni diceva, che potevano essere attuate in tutti i Comuni del comprensorio …..(ma nel nostro documento di piano non trovo nulla di attuato in merito) Ma torniamo al PGT. Ora, a seguito della seconda convocazione di VAS, ho richiesto ed ottenuto un’incontro con il Sindaco per conoscere i motivi di alcune scelte. Perché non attuare i due PL in modo separato con una ridistribuizione delle aree di standars secondo un razionale distribuzione? Perché non provare a rivedere (come tu dici) il tutto nell’interesse di tutti? Perché non fare un incontro con i privati e tecnici redattori di piano in modo che questi spieghino i motivi e magari certe scelte sono forse più condivise ed accettate? Perché unire un PL con una chiara voglia di partire ed uno che è inerte (ci saranno dei validi motivi) da piu di 20 anni? (a monte del Hotel Cardo era già presente nel vecchio PRG) Perché con uno studio razionale il Comune non si fa cedere le aree di standars e comincia a metterle a disposizione degli abitanti? (in questo modo ha gli spazi per creare e nascondere una casetta ecologica!!!!) Perché vincolare il giovane che con molta fatica, era pronto a fare la propria casa per la sua futura famiglia? L’ing. Marco Fasani durante un incontro a detto” Abbiamo messo sulle planimetrie del PGT quello che è concretamente realizzabile nei prossimi cinque anni…… Ora nell’osservazione si è fatto presente che, se quanto attualmente previsto non verrà modificato, le buone intenzioni rimarranno solo sulla carta e tra cinque anni non sarà attuato niente e tutto resterà come prima…COMPRESO LA BELLA VISIONE DELLA CASSETTA DEI RUT…… Ritengo che queste mie riflessioni sul PL di S.Carlo potrebbero essere attuate in molte altre aree, che in questo momento sono fonti di forti discussioni. Ora a distanza di circa 60 giorni dalla pubblicazione della VAS, mi sono fatto una mia idea. Ritengo che da molti cittadini ci sia la disponibilità ad accettare la nuova disciplina urbanistica ed il nuovo modo di pensare in termini di edificazione… ma se non lo spieghi in modo chiaro e non lo motivi con criteri oggettivi e non discrezionali (vedi tua osservazione) è dura da digerire. Tornando ai PL di S.Carlo il Sindaco in parte mi da ragione…(mi dice di fare un’ulteriore osservazione dopo l’adozione …) e mi dice che adesso, (pensa) i tecnici redattori della VAS, non cambieranno piu niente… Ma se in parte condivi (e quindi in parte non condividi quanto è espresso nel documento di piano redatto dai professionisti del piano) perché non intervenire ORA? Se da un lato, è in prima battuta lodevole dare carta bianca (come ha detto Fasani) ai progettisti, non è altrettanto ammissibile subirne alla fine la totalità delle scelte progettuali senza una piena condivisione. Dove è la scelta, volontà, o peso politico dell’Amministrazione? Parlando liberamente con qualche assessore o consigliere per capire le motivazioni di alcune scelte, capisco ed apprendo che nemmeno loro conoscono bene tutto il documento di piano, il RA, gli ambiti di trasformazione ed indici annessi e connessi….Perchè? Abbiamo appurato che le variazioni all’adozione non potranno essere in disaccordo con la VAS. Mi dice che se supportato da validi motivi urbanistici si potrà intervenire a PGT approvato anche con una specifica variazione (caso per caso alla VAS). Personalmente non mi trova d’accordo con tale sistema …SE SI STUDIA BENE UN PGT DALL’INIZIO E IN PIU TOTALE ACCORDO CON TECNICI E CITTADINI non si potrà modificarne il contenuto nell’immediato futuro…. Concludo il mio pensiero. Ho il sentore che da parte dell’Amministrazione ci sia l’ammissione che qualche sbaglio sia stato fatto……. che delle 32 osservazioni (private, di carattere collettivo, enti o altro) qualche elemento di riflessione vada fatto…. che le osservazioni non sono state solo di pura critica (o richiesta di rimettere il terreno edificabile) e qualche contributo costruttivo l’abbiano dato… che di proposte o suggerimenti propositivi ce ne siano….… Ma questo pubblicamente e politicamente non si può ammettere. E adesso non c’è piu tempo per tenerne conto…... Si deve correre…. …… non si modificherà più niente o poco….ma questo come dici tu è tutto un’altro TOPIC Ti chiedo gentilmente se puoi pubblicarlo sul Forum……Grazie Daniele Franceschina |
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Ma veniamo al motivo principale che mi ha fatto scrivere sul Forum…LA SCHIFEZZA DELLA CASETTA PORTA RUT….Probabilmente di arredo alla Chiesa… A parte la battuta durante l’iter del PL ho sottoposto che forse era il caso di trovare una soluzione paesaggisticamente più idonea alle casette ecologiche poste in località S.Carlo (escudendo il solo fatto ambientale si evidenzia come sia posizionata al centro fra un albergo ed un negozio di alimentari…) Perché non trovare un posto più nascosto? Una nicchia? Un qualcosa di simile…? Ne ho parlato allora, personalmente con l’Assessore ai lavori pubblici e con l’assessore Gurini Marco …..manifestando le mie perplessità sull’intervento…. Non ho avuto risposte….anzi una si “ l’abbiamo fatta anche da altre parti”. Concludo il mio pensiero. Ho il sentore da parte dell’Amministrazione ci sia l’ammissione che qualche sbaglio sia stato fatto……. che delle 32 osservazioni (private, di carattere collettivo, enti o altro) qualche elemento di riflessione vada fatto…. che le osservazioni non sono state solo di pura critica (o richiesta di rimettere il terreno edificabile) e qualche contributo costruttivo l’abbiano dato… che di proposte o suggerimenti propositivi ce ne siano….… Ma questo pubblicamente e politicamente non si può ammettere. E adesso non c’è piu tempo per tenerne conto…... Si deve correre…. Il VAS si INVASA …… non si modificherà più niente o poco….ma questo come dici tu è tutto un’altro TOPIC Ti chiedo gentilmente se puoi pubblicarlo sul Forum……Grazie Daniele Franceschina[/color][/i] « Un esempio di Progetto Urbanistico » |
[ Sel'gion al savès el'vegl al podès, quanta roba se farès ]
[ Se il giovane sapesse e l'anziano potrebbe quante cose si Evi!!!!! ]
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:risateindica:
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Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace...
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