In percentuale la presenza nelle liste di giovani, donne e laureati è molto bassa. E' vero che purtroppo i criteri per selezionare i candidati ideali sono altri? Quali sono le difficoltà che avete incontrato nella scelta dei componenti del vostro gruppo?

I motivi che spingono molti giovani a un disinteresse verso la politica e verso il mondo politico-amministrativo sono molteplici, ma in primis, crediamo, esista una scarsa educazione socio-politica.
Questo porta a considerare tutto quello che riguarda la vita del comune come un qualcosa destinato solo ai “grandi” e estraneo ai propri interessi.
È nostro interesse promuovere tale educazione, partendo dalle scuole, su cosa e come lavora un’amministrazione comunale, sensibilizzando i più giovani a una cultura politica.
Per quanto riguarda le donne, gradualmente stanno facendo il loro ingresso in ambienti politici. Non va dimenticato che esse ricoprono nella vita innumerevoli ruoli, molte volte difficilmente conciliabili con l’impegno amministrativo.
Riteniamo che i laureati non siano necessariamente più qualificati di altri : per amministrare c’è bisogno di tutti, le mansioni sono molteplici e ognuno con un buon senso civico può prestare il proprio contributo.

«la politica è la forma più alta ed esigente della carità» Papa Paolo VI nel 1967, in occasione della stesura dell'enciclica Popolorum Progressio.

La scelta è stata quella di contattare alcune persone il cui contributo umano e professionale abbiamo ritenuto prezioso: questo il criterio. Non abbiamo utilizzato criteri matematici (nessuno di noi ha contato i voti come si faceva una volta), ma indici di qualità. E’ difficile individuare le persone giuste, condividere metodi e programmi, creare un gruppo con comunione d’intenti perché spesso ci è più facile lasciare che altri si occupino del bene collettivo. Abbiamo riscontrato anche una sana umiltà di chi non se la sente. Alcuni giovani contattati erano restii a mettersi in gioco nella vita amministrativa del Comune perché pressati da altre priorità e spaventati da un impegno che potrebbe durare cinque anni: stanno organizzando il percorso della loro vita, a volte in luoghi geograficamente lontani. Per quanto riguarda la presenza di donne siamo consapevoli che vi è una penalizzazione culturale che pervade tutta la società e che rende più difficile la loro candidatura alle cariche politiche, purtroppo…Se è vero che le liste sono chiuse, è anche vero che l’Amministrazione vincente (se saremo noi sicuramente sì) avrà porte aperte e tavoli rotondi ai quali ciascuno potrà sedere apportando il proprio contributo.

I componenti del nostro gruppo non si sono cercati ma si sono trovati. Si sono trovati concordi attorno ad alcuni principi di buona amministrazione che desiderano concretizzare nell’interesse di tutti. L’unico problema che abbiamo dovuto affrontare nella formazione della lista è stata l’abbondanza di persone e il fatto che, purtroppo, non si sono potuti candidare tutti coloro che hanno contribuito alla creazione del progetto.