infatti...essere sinceri è anche altro...

ma perche'? io non capisco...

perchè essere se stessi con gente diversa e in luoghi diversi non è facile...

la prima domanda che mi son posto è "posso mentire??"

la risposta è stata "certo che posso mentire"..e se mentire vuol dire raccontare il falso allora quando mento devo per forza sapere che sto raccontando qualcosa di diverso dalla verità..

per cui, secondo me ci sono due ipotesi:

a) hai una errata percezione delle realtà delle cose e quindi quando racconti la rava e la fava non credi di mentire ma di dire proprio la rava e la fava;

b) non puoi mentire a te stesso, cioè mentre ti racconti una balla sai che ti stai raccontando una balla!!

tornando al topic: uno può mentire, vivere nella sua bugia, crogiolarsi di storielle ma non potrà trasformare la bugia in verità!!!

saprà sempre di essere un mentitore, potrà convincere altri con la sua bugia, magari mischiandola un po' con la verità perchè la menzogna è tanto più sottile e difficile da scoprire quanto più si avvicina al vero...

tuttavia, prima o poi, il castello cade perchè è intrinsecamente fallace...la verità magari non è grandiosa ma sicuramente è solida, anche se a volte cruda e difficile

Mentire a se stessi, un tema interessante. Vedo che vi siete già sbizzarriti in considerazioni e/o soluzioni.
Questa è la mia impressione: Credo che mentire a se stessi sia un meccanismo distorno “utile per sopravvivere”. Con questo cosa intendo. Capita a tutti noi a volte di scendere a sottili compromessi con se stessi atti a mantenerci in carreggiata nei momenti difficili, bilanciare il nostro equilibrio instabile e sostenere la nostra autostima. Spesso in maniera inconscia, alle volte con più consapevolezza questo comportamento rende agrodolce il nostro vissuto a breve termine, ma alla lunga ci porta a fare i conti con noi stessi e con la realtà che ci circonda, in maniera spesso dolorosa.

Altre volte mentire è frutto dei condizionamenti esterni: difficile a volte sostenere una nostra verità, difficile essere liberi nella verità. In definitiva credo che una buona conoscenza di se stessi, un sano accantonamento del nostro ego negativo nonché un discreta capacità di discernimento tra verità e menzogna possa aiutare la nostra autentica essenza a prevalere. Questo richiede chiaramente uno sforzo notevole ma i benefici riscontrati sapranno ripagare la vostra scelta di verità.

anche se non condivido sono convinta del fatto che ci sia gente che mente per orgoglio o per paura, magari che vive la sua vita nella menzogna ma non credo che una bugia possa trasformarsi in verità! tantomeno se menti a te stesso!

Non ho capito bene cosa non condividi ...

Scusa moralizzatore! Non è che non condivido quello che hai scritto tu... Il mio "non condivido" era riferito alle persone che mentono o che peggio ancora vivono nella menzogna!

il moralizzatore, che sta diventando un egregio punteros, ha messo sul piatto un argomento interessante che possiamo affrontare qui..

perchè la gente mente???

è davvero un modo per barcamenarsi nella vita quotidiana!! è una semplice scappatoia, una svicolata? oppure è uno stile di vita, una scelta meditata??

anzi facciamo di meglio, non perchè la gente mente...perchè io mento??

adesso, se qualcuno tra noi non ha mentito voglio che me lo scriva subito qui sotto!!

gli do la notte intera e domani, dopo aver trovato sta mosca bianca che manderò alla baraonda, cominceremo a lavare i panni sporchi..non sarà facile ma potrebbe essere interessante e costruttivo!!

a domani

Comincio con il dire una cosa: ragazze, inizio ad essere orgoglioso di voi e delle tematiche che affrontate... allo stesso tempo, pur esponendo le vostre sensazioni, mi pare non le approfondiate molto, come se vi interessasse di più aspettare conferme o critiche dagli altri forumisti piuttosto che leggere a fondo nella vostra putrida anima...
La mia opinione è che mentire a se stessi è una strategia che si usa molto più spesso di quanto si pensi, e lo si fa prevalentemente per ADATTARSI (termine da me odiato) all'ambiente circostante... Faccio un esempio in proposito nel campo dei sentimenti: supponiamo che un uomo, abbandonato improvvisamente dalla propria partner debba darne un giudizio: quello che fino a poco tempo prima era il proprio angelo, perfetto nel carattere, nei modi e nel fisico, diventa improvvisamente una zoticona, deficiente, ed anche un po' con il naso grosso... Il ragazzo non pensa improvvisamente male della sua donna, ma SI SFORZA di farlo per leccarsi le ferite e lenire il dolore. Dolore che comunque non se ne va, anzi, sono sicuro che passerebbe prima se il pensiero del ragazzo fosse "Sarà difficile, perchè la amo... cercherò di reagire con tutte le mie forze".
Bugie per orgoglio? Per paura? Sì, è un po' tutto questo. Ma a mio avviso quello non è orgoglio, ma un'aspressione deficiente dell'umanità, che non fa altro che acuire le sofferenze... Il vero orgoglio è uno solo: l'orgoglio della verità, di dire le cose come stanno, anche se questo fa più male di un coltello conficcato nel fegato. Ma la professione della verità ha l'effetto del chirurgo più abile: toglie la lama e comincia il processo (breve o lungo che sia...) di cicatrizzazione delle ferite.

Concludo con una postilla personale dedicata a Moka, l'autrice di questo topic: Moka, io apprezzo il fatto che tu ti faccia molte domande, tra l'altro degne di una persona intelligente, ma mi sembra che a volte le tue riflessioni nascondano un intento missionario... sembrerebbe cioè che, per il fatto che tu ritenga la bugia una cosa che fa soffrire gli altri e te, tu voglia IMPORRE agli altri di intraprendere una via, quella che PER TE è giusta...
Questo è un difetto che ho anch'io, ed è un brutto difetto; non si può obbligare gli altri a ragionare, a sentire come noi, se uno vuol mentire a se stesso devi lasciarlo fare, perchè ognuno ha il diritto di capire le cose da solo, e tu devi AVERE FIDUCIA che questa persona trovi da sola la sua felicità... LA SUA, NON LA TUA... ALLA TUA PENSACI TU...

Inos ha scritto: Si, anch'io più o meno la penso così. Che per paura o per orgoglio, o come dice Inos, semplicemente x adattarsi, una persona menta a se stessa e viva nella sua bugia si, è possibilissimo. La gente può arrivare a vivere con una maschera di bugie.
Che finisca per trasformarla in verità può essere perchè se è una bugia continua può veramente cambiare un pò una persona. Quando però la verità viene fuori e rompe la maschera allora la persona inizia a stare veramente male perchè nn sa più bene chi è.
Nn basta più rifiutare la bugia per essere se stessi se la bugia ti ha cambiato un pò.
Se ti sei adattato a qualcosa, a uno stile di parlare o di vivere, come fare a dire basta nn mentirsi x essere se stessi? Nn sei più la stessa
persona di prima, quella bugia ti ha cambiato e in parte potrebbe essere diventata verità.
Non so se mi sono spiegato molto bene, la stanchezza inizia a farsi sentire. Andrò poi a letto, ne riparliamo domani..

Concludo con una postilla personale dedicata a Moka, l'autrice di questo topic: Moka, io apprezzo il fatto che tu ti faccia molte domande, tra l'altro degne di una persona intelligente, ma mi sembra che a volte le tue riflessioni nascondano un intento missionario... sembrerebbe cioè che, per il fatto che tu ritenga la bugia una cosa che fa soffrire gli altri e te, tu voglia IMPORRE agli altri di intraprendere una via, quella che PER TE è giusta...
Questo è un difetto che ho anch'io, ed è un brutto difetto; non si può obbligare gli altri a ragionare, a sentire come noi, se uno vuol mentire a se stesso devi lasciarlo fare, perchè ognuno ha il diritto di capire le cose da solo, e tu devi AVERE FIDUCIA che questa persona trovi da sola la sua felicità... LA SUA, NON LA TUA... ALLA TUA PENSACI TU...


purtroppo questa volta hai toppato... non riguarda gli altri...cioe' il pensiero e' nato da li ma poi si e' spostato...ma ti fidi delle persone? credi di essere sempre un passo avanti?
cavoli, calabrone mi hai lasciato a bocca aperta...