caro babbo natale....non posso andare a tentativi...non posso permettermelo....ti prego...un minimo di rispetto x me stessa me lo voglio tenere....e il rispetto poi x gli altri conmponenti di questa torta è ancora più importante....porca merdaaaaaa......non posso permettermi di andare a tentativi!!!!!!

Caro Babbo Natale,
ma se fosse proprio il cuscino morbidoso che occorre per la caduta libera? Qua bisogna fare qualcosa...pensaci tu!!!! (e stavolta vedi di tenerle bene strette strettine quelle braccine!)

....aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.....
(più subliminale di così si muore...)

..............vero..............

...però la RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR........

Ringrazio per quello che non mi è stato detto!

E' come giocare al gioco dell'oca, ti sembra di essere arrivato, di aver terminato la tua corsa e trovi la casella: fai dieci passi indietro.
dici ... cavoli che sfortuna ...ma ti accorgi che non tutto è perduto che è una possibilità in più che la vita ti dà.
E' un discorso che può sembrare anche logico se lo dici ad un'altro, ma se è rivolto alla NOSTRA vita è qualcosa di estremamente contorto ma l'importante è che la Juve abbia vinto ieri sera con un gol in fuorigioco.

A me sembra chiarissimo...

Assurdo computer sole tasca gioco assurdo vita aria letto sorriso assurdo campione Darko libera arole assurde

..braccia si allungano ti sembra un abbraccio..
..ti abbandoni e una lama ti trafigge..
..orecchie ti sentono..
..le bocche si aprono e allora capisci ke le orecchie non ti hanno ascoltato..
..non mi avrete mai..

Oggi sono violinista. Sono qui e provo a suonare qualche melodia. A volte esce una melodia allegra, a volte adagio, a volte è triste.
Sono qui e suono da sola. E vedo spettatori in sala. E qualcuno è un musicista come me. E sta lì nascosto nell’ombra. E forse ha voglia di suonare. O forse no. Vorrei toccare con la mia musica le corde del suo cuore, ma non so se la musica lo interessa. Eppure abbiamo ancora suonato insieme.
Ed era bello sentire tutti gli strumenti che tentavano di accordarsi. E quante risate e talvolta incomprensioni. Però la musica era ovunque.
Ricevo qualche biglietto in camerino che chiede “come va?”. Come vuoi che vada, aspetto di risentire il tuo suono.
E tu che suonavi il violoncello in notturna? O tu con il tuo flauto dolce e incompreso?
Suono. Non per esibizione. Per passione. Per voglia di creare qualcosa. Per dare agli altri qualcosa di me. Non capisco se la mia musica piace o meno. Non ho riscontri. Non applausi, non fischi. Non li pretendo, ma li desidero.
E la musica diventa malinconia. Talvolta le mie note scivolano. Rimbalzano tra queste pareti vuote, che vuote non suono. Non capisco il silenzio. Non amo il silenzio. Vorrei solo trasmettere con la musica però…. Poi un giorno si rompe l’archetto. E non sai se ripararlo e continuare a suonare.