A Bagdad viveva Abu Kasem , un commerciante noto per la sua grande ricchezza e per quelle sue babbucce vecchie e logore che portava immancabilmente ai piedi, segno tangibile della sua avarizia. Un giorno, concluso un fortunato affare – aveva acquistato a poco prezzo da un mercante fallito una partita di ampolle preziose e una di essenza di rose – volle festeggiare andando ai bagni pubblici. Le sue babbucce sparirono nel vestibolo, al loro posto ne comparvero altre due che Abu Kasem indossò senza remore, pensando fosse il regalo di qualcuno. Quelle babbucce appartenevano al Cadì di Bagdad, anche lui ospite dei bagni, che fece imprigionare Abu Kasem, trovato con le mani nel sacco, anzi, con i piedi nelle babbucce nuove di zecca. E così le vecchie calzature tornarono ad Abu Kasem, dopo che egli ebbe pagato a caro prezzo la sua libertà. Adirato gettò allora le babbucce nel Tigri, ma esse furono pescate pochi giorni dopo da dei pescatori, rovinando le loro reti; questi, furibondi e delusi le scagliarono dentro una finestra aperta, la finestra dell’abitazione di Abu Kasem. Le babbucce atterrarono proprio sulla tavola dove erano state disposte le preziose ampolle riempite d’essenza profumata, mandandole in frantumi. Imprecando disperato, Abu Kasem decise di disfarsi di quelle maledette babbucce e pensò di sotterrarle nel suo giardino. Un vicino invidioso lo vide scavare e lo denunciò, poiché sia il terreno sia le cose che vi erano nascoste appartenevano al Califfo. Accusato e ritenuto colpevole, Abu Kasem dovette pagare un’ammenda, e si ritrovò nuovamente con le sue babbucce e il pensiero di liberarsene al più presto. Le buttò in uno stagno lontano, ma quello era la riserva d’acqua della città e le babbucce ne ostruirono il condotto. Vennero riconosciute come le logore babbucce di Abu Kasem e questo si ritrovò nuovamente in prigione e a pagare un’ammenda più gravosa delle precedenti. Dopo altre sventure, sentendosi un uomo finito, Abu Kasem supplicò il Cadì di non essere più ritenuto responsabile dei danni che le sue babbucce gli avrebbero continuato a creare. Il Cadì accettò la sua supplica e Abu Kasem imparò a caro prezzo quali danni possa procurare il non volersi cambiare abbastanza spesso le babbucce.